Cavallo Murgese, raduno di divertimento e di riflessione

10-02-inaugurazione-raduno-murgeseNOCI (Bari) - Tutto come da pronostico o forse qualcosa in più. Il 15 Raduno del Cavallo Murgese e dell'Asino di Martina Franca ha lanciato nuovi spunti di riflessione ed interrogativi sulla destinazione futura del cavallo delle murge. Che ne sarà del cavallo pugliese dal manto nero? Complice le alte temperature che hanno fatto ripiombare Noci nella calura estiva, il raduno non solo si è confermato punto di aggregazione allevatoriale specifico, ma è divenuto anche crocevia di scambi culturali più che commerciali.

10-02-convegno-murgeseAlle 44 aziende agricole partecipanti infatti, nella tre giorni non è corrisposta nessuna compravendita di cavalli, a differenza di quanto successo gli anni precedenti. È il corrispettivo di una crisi economica che tocca veramente tutte le fasce commerciali di qualsiasi ramo. La mancata vendita però corrisponde anche alla domanda che è venuta fuori dalla tavola rotonda dal titolo "Prospettive di selezione e di mercato del cavallo delle murge in Italia e all'estero" (in foto), in cui gli allevatori partecipanti si sono chiesti a cosa serva allevare un murgese. Il tiro di schioppo è venuto fuori proprio da un allevatore che ha sbottato «non posso tenere il mio murgese come una statua di sale».

La provocazione si riferisce al fatto che i pochi esemplari esistenti sul territorio nazionale non si possono configurare in un Libro Genealogico dell'AIA e quindi gli standard morfologici sono di mero richiamo per il registro di stalloni e fattrici. Nulla più. Infatti a seconda della destinazione del cavallo le misure variano. Se il murgese si debba considerare un cavallo sportivo deve corrispondere ad alcuni standard morfologici, se è da lavoro ad altri. Ed ecco perché gli allevatori invocano che agli standard morfologici si affianchino gli standard attitudinali. Però se l'AIA non istituisce il Libro Genealogico tutto quello che si sta costruendo oggi, andrebbe disperso domani. Praticamente è come il cane che si morde la coda.

Tutto ciò si ripercuote sul mercato perché gli allevatori italiani, e cosa ben più grave quelli pugliesi, perdono interesse a comprare murgesi semplicemente perché non vogliono «delle statue di sale». Se ci si può consolare c'è il Corpo Forestale dello Stato che ha adottato il cavallo di razza murgese come cavallo istituzionale del corpo. E questo non può che rendere onore sia al Corpo che al cavallo.

10-02-team-penningPer tornare alla cronaca del raduno, vivo interesse da parte del folto pubblico presente al Foro Boario di C.da Montedoro ha suscitato la partenza e l'arrivo della sfilata di carrozze per le vie della città preceduta quest'anno dagli sbandieratori di Carovigno (Br). Sempre nella giornata di domenica è stato il Team Penning (in foto) a tenere alto l'interesse per il pubblico nei confronti dei cavalli. L'esibizione ha riguardato la "cattura" senza lazo (per la verità il regolamento esclude qualsiasi tipo di contatto fisico tra gli animali) di alcuni vitelli nel minor tempo possibile. Il divertimento si è prolungato così tanto che gli organizzatori sono stati costretti a spostare la cerimonia di saluto delle autorità e relativa premiazione dei soggetti delle diverse categorie al pomeriggio.

Alle 18.30 quindi si è potuto dare spazio ai soggetti premiati. L'allevatore martinese Giulio Caforio si porta a casa due premi per Ester, migliore femmina 18 mesi ed Ercole, miglior maschio 18 mesi. Dominga (di Filippo Disanto) è il miglior soggetto 30 mesi femmina, mentre Diso di San Paolo (di Angelo Trisolini) è il miglio corrispondente maschile. Carfagna (di Antonio Trisolini) è la migliore fattrice mentre Cledy di Vallenza (di Pasquina Netti) risulta essere il miglior stallone sulla piazza.

A fine giornata divertimento per tutti con il galà serale in stile settecentesco. Con l'inedita coppia Francesca Gigante e Rocco Miccolis nei panni di presentatori, l'occasione è stata utile ai più di conoscere le fattenze e le movenze del cavallo murgese, ora in esibizione solitaria, ora al traino di carrozze in puro stile elisabettiano. Infine auguri al signor Vito Pinto che con il biglietto n. 98 G, si porta a casa Furore, un puledro di murgese nato appena 6 mesi fa avente manto morello.

 

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