De Castro: “rivalutare l’export dell’agroalimentare”

11-23-decastro-agroalimentareNOCI (Bari) - «Rivalutiamo il mercato dell'export del settore agroalimentare per consolidare gli ottimi risultati raggiunti sinora». Lo ha detto ieri mattina l'ex ministro oggi europarlamentare Paolo De Castro intervenendo al 2° dibattito organizzato dalla Fusillo Sebastiano srl in merito al settore agroalimentare e prodotto Made in Italy. Durante la convention annuale che raggruppa gli imprenditori del primo settore svoltasi al Miramonte Party, l'europarlamentare ha raccontato come in Europa l'Italia occupi una posizione alta per quanto riguarda l'esportazione dei prodotti alimentari.

Partner privilegiati risultano gli USA e i Paesi asiatici, ma al contempo il settore italiano subisce la concorrenza del mercato spagnolo ed addirittura greco. Per l'europarlamentare continuare ad avere delle certezze come il "prosciutto di Parma", il "parmigiano reggiano", le "mele della Val di Non", e soprattutto l'olio ed il vino pugliesi significa consolidare una leadership unica al mondo che potrebbe tirar fuori l'Italia dalla crisi economica. All'interno però, ci sono ancora i divari nord-sud a frenare il piano di crescita. Il settore agroalimentare è l'unico che in quest'anno ha fatto registrare un segno positivo, in netta controtendenza con tutti gli altri settori produttivi. Merito dei piccoli e medi produttori che continuano a immettere sul mercato prodotti che rispondono ai criteri DOP e IGT.

«Farsi la guerra tra di noi, magari facendo il nero sul latte, non porta a delle condizioni di miglioramento» tuona il presidente dell'AIA Pietro Salcuni. «Bisogna rispettarsi tutti comprando le materie prime in Italia». Nel dibattito moderato da Isabella Fusillo interviene anche il dott. Alfonso Pappalardo, presidente della sezione fallimentare presso il Tribunale di Trani. Il giudice, incalzato dalle domande della moderatrice, pensa ad una giustizia non legata solo alla repressione dei reati per via delle false produzioni e manomissioni di marchi, ma pensa piuttosto ad una sorta di "rivoluzione culturale" in cui gli operatori del settore si aiutino gli uni con gli altri.

11-23-intervento-nardoniSul tavolo, relatore che va, relatore che viene. Il sindaco Domenico Nisi abbandona i lavori per incontrare a Montecassino l'Abate Ogliari nel giorno del suo insediamento, e subentra l'assessore regionale all'agricoltura Fabrizio Nardoni. L'intervento dell'assessore regionale tiene banco sino alla conclusione dei lavori. PAC, politiche per una filiera corta, rivalutazione dei GAL e dei GAC, ampliamento dei tavoli con il ministero per la tutela del Made in Italy ed aumento dei fondi è il lavoro che sta portando avanti l'assessore regionale pugliese.

Parole ascoltate non solo dai circa 200 imprenditori del settore presenti in sala, ma anche dal sen. Piero Liuzzi e da Guglielmo Minervini in lizza per le prossime primarie del centrosinistra regionale.

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