Effedue Manifatture vuole trasferire l'attività lontano da Noci

NOCI - Suscita scalpore la notizia pubblicata sul quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno nella quale viene riportata l'intenzione dei titolari dell'azienda Effedue Manifatture, proprietaria del marchio Simbols, di trasferire la propria attività lontano da Noci a partire dal 2010. Per onore di cronaca, riportiamo il pezzo a firma del sig. Angelo Pizzolato.


Imprenditori di Noci (Bari): il Comune ci intralcia, nel 2010 ce ne andiamo.

La cortesia che accoglie il cronista all’arrivo nell’azienda tessile Effedue di Noci, proprietaria del marchio Simbols, stride con il disagio emerso durante l’incontro. Franco Fauzzi e Francesca Gigante, titolari dell’azienda e nocesi di nascita, si sono conosciuti da giovanissimi e da allora, oltre a mettere su famiglia, si sono adoperati per far crescere l’azienda e portarla al di fuori dei confini nazionali.

«Sono praticamente nato nel retrobottega del negozio di abbigliamento dei miei genitori - esordisce Fauzzi - e da allora mi sono costruito, mattone su mattone, la possibilità di creare qualcosa di grande e importante. La grinta e la voglia di fare bene non mi sono mai mancate. Ma adesso non permetto che si intralci il mio lavoro con aspetti burocratici che poco hanno a che fare con la mia professione».

Una superficie di cinquemila metri quadri nella zona industriale di Noci, con un fatturato di sei milioni di euro e venti dipendenti in azienda. Più altri 600 operai che lavorano per i piccoli laboratori satelliti sparsi tra Noci e Putignano. Un indotto che permette di portare il marchio Simbols in tutto il mondo, Cina e Russia compresi. «I problemi sono cominciati - continua Fauzzi - quando l’Amministrazione comunale ha deciso di mettere in atto nel 2000 un progetto di adeguamento della zona industriale, del 1982. Nulla da eccepire, se non fosse che non hanno minimamente pensato di consultare le aziende per capire le esigenze emerse negli anni. Siamo stati privati di un ampio parcheggio per i clienti e i collaboratori per creare una strada larga 29 metri e assolutamente inutile».

Il livore nei confronti degli amministratori ha portato Fauzzi ad affermare pubblicamente che lascerà Noci se non verrà ascoltato. Intanto, al palazzo di giustizia sono state presentate varie denunce dai titolari della azienda. «Ormai abbiamo un avvocato che ci segue quotidianamente. Siamo sfiniti - dice Franco Fauzzi -. Io credo fermamente nel made in Puglia, vorrei che la nostra regione fosse un punto di riferimento per la moda, invece io adesso devo lottare con le carte bollate. Davvero una mortificazione ».

Una esperienza politica nel 1994 come consigliere della giunta Bauer e poi solo attività imprenditoriale, arricchita dall’acquisto della masseria resort «I Monitilli», in contrada Brisacane. «Il paradosso? È che l’amministrazione ha colpito - prosegue Franco Fauzzi - non soltanto l’azienda tessile ma anche la masseria, costruendo un depuratore a pochi metri. E pensare che c’era un accordo di programma con la Regione Puglia, guidata da Fitto, che prevedeva per la realizzazione di una Spa con 800 posti letti e 80 posti di lavoro». Franco Fauzzi è un fiume in piena e prosegue dicendo: «Un progetto avveniristico per la Puglia. Al momento della firma, però, gli amministratori locali mi hanno informato del depuratore. Ho cercato di donare dei terreni al Comune per spostare il depuratore, ma non mi hanno neanche ascoltato».

Il titolare di Simbols chiede solo rispetto e ascolto, altrimenti il 2010 sarà l’anno della svolta. «Vendo tutto, casa compresa. Mi accusano di abusivismo ma ho fatto tutto secondo legge e il taglio di 20 unità di personale (da 40 a 20) non è frutto della crisi ma solo di una maggiore attenzione all’indotto». Intanto, il gelo che si respira fuori dall’azienda Simbols è lo stesso che aleggia a Palazzo di Città. Bocche cucite in attesa delle sentenze.
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