Manifestazione “100% munto in Puglia” per la giornata italiana della zootecnia

MuccheBARI - Solo 1 busta di latte UHT su 4 è prodotta con latte pugliese, mentre il prezzo del latte alla stalla riconosciuto agli allevatori è al di sotto di costi di produzione, continua a scendere e le stalle chiudono inesorabilmente. La vita e la morte delle stalle pugliesi dipendono anche e soprattutto dall’importazione sconsiderata dall’estero di prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che diventano “Made in Puglia”.

A farne le spese gli allevatori e i consumatori ignari perché manca l’etichettatura dell’origine del latte che, fatta eccezione per il latte fresco e i formaggi DOP, consente d’importare latte e prodotti caseari dall’estero e trasformarli in prodotti «italiani» rendendo indistinto oltre il 40% della produzione nazionale.

Giovedì 5 maggio, alle ore 9,30, davanti al palazzo della presidenza della Regione Puglia (Lungomare Nazario Sauro 33), gli allevatori regaleranno provocatoriamente il latte 100% ‘made in Puglia’ e illustreranno al Governatore Emiliano i contenuti del ‘Manifesto per l’Etichettatura’ con dati e testimonianze dell’andamento del settore in Puglia.  

La manifestazione si tiene a 20 anni dall’approvazione del metodo ufficiale di analisi per la determinazione diretta con Decreto del 16 maggio 1996 della ‘furosina’ per scovare i formaggi senza latte.

Sempre a sostegno della zootecnica italiana, a Torino lo stesso giorno si terrà la prima giornata della Carne italiana, dove sarà presentato il Dossier “Braciole alla riscossa” sulla diversità della carne italiana e sul rischi della scomparsa degli allevamenti con gli effetti per l’economia, il lavoro e l’ambiente, ma anche sul pesante impatto dell’allarmismo sui consumi e sull’atteggiamento degli italiani rispetto alla carne.

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