Mostra bovina del centro sud: la vetrina delle campionesse [FOTO]

03 27mostrabovinacentrosudNOCI (Bari) – Cala il sipario sull’11° edizione della Mostra bovina del centro sud, che dal 24 al 26 marzo 2017 è stata aperta al pubblico dagli ampi capannoni del Foro Boario di Noci. Chiusura dei lavori e bilancio d’attività più che positivo da parte degli organizzatori (Associazione Regionale Allevatori della Puglia, con i contributi dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, del comune di Noci, della Camera di Commercio di Bari, dell'Associazione Nazionale Razza Bruna, e Associazione Nazionale Razza Frisona) che quest’anno hanno visto scendere in campo numerosi allevatori provenienti da tutto il centro sud, in buona percentuale anche giovanissimi.

Dopo l’inaugurazione di venerdì 24 marzo, l’avvio ai lavori. Il filo conduttore di tutte le attività svolte in fiera quest’anno è stato, più degli altri anni, mosso da un unico obiettivo: quello del confronto sui temi cardini dell’allevamento delle vacche e dei bovini tutti e dello scambio di informazioni utili alla crescita sempre maggiore della zootecnia, in territori che per climi, microclimi e conformazione si distinguono marcatamente. Nella giornata di sabato 25 marzo infatti, nella sala conferenze del Foro, disposto dal Comune di Noci, abbiamo assistito, insieme ad altri giovani studenti ed allevatori incuriositi, ad una chiarissima esposizione tecnica sostenuta dal prof. P. De Palo dell’università di Bari (dipartimento Medicina Veterinaria) sul tema Approccio integrato per il contenimento dello stress da caldo nell’azienda di vacche da latte.

La tematica, quanto mai attuale, è stata scelta per l’occasione per fronteggiare uno dei problemi più ingenti degli allevamenti italiani ed internazionali, costretti a dover fronteggiare il cambiamento del clima e la sofferenza delle vacche difronte allo stress da caldo. Causa di morte ed improduttività, lo stress da caldo, se non affrontato, potrebbe portare le vacche a diminuire la loro produttività e riproduttività a scapito non solo degli allevatori, ma della filiera zootecnica tutta e del mondo con cui si interfaccia. Appurata questa certezza, ha spiegato egregiamente il relatore, sarebbe bene che tutti i proprietari delle aziende di vacche da latte investissero su strutture in grado di dare freschezza alle vacche: strutture studiate sulla base della organizzazione dell’azienda, del clima del territorio e, meglio ancora, del microclima del territorio. E’ vero, ha commentato De Palo, non esiste una soluzione certa, definitiva e scientifica a questo problema; ma esistono vie d’azione che possono contenere il problema.

Domenica 26 marzo il verdetto finale di tutte le campionesse vacche appartenenti alle razze “Bruna” e “Frisona” e la relativa cerimonia di premiazione. In ordine: i titoli di campionesse assolute razza “Frisona” e “Bruna” sono stati vinti da l’azienda agricola San Pietro S.S e dall’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello. Le riserve assolute all’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello e da Mansueto Franca; Menzione d’onore per l’azienda agricola San Pietro S.S e all’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello; Campionesse assolute manze/ giovenche a Stasi Filippo e Semeraro Carlo; riserva assoluta Campionesse assolute manze/ giovenche a D’Onghia Francesco e Semeraro Carlo; menzione d’oro manze/ giovenche a Lattarulo Leonardo e Netti Paolo; miglior mammella all’azienda agricola San Pietro S.S e all’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello; miglior espositore all’azienda agricola San Pietro S.S e all’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello. Di seguito la fotogallery con tutta la cerimonia di premiazione.

 

 

 

 

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