Nextome e il nuovo progetto "Graffiti for Smart City" al Ces 2018, la più grande fiera elettronica del mondo

01 07 graffiti 4 smart city ces 2018 copiaNOCI (Bari) - Nextome, la startup pugliese per la navigazione indoor (al chiuso), che vede tra i fondatori il nocese Domenico Colucci, torna negli States per il più grande appuntamento dell'anno con l'innovazione nell'ambito dell'elettronica di consumo, il CES 2018 (Consumer Electronic Show) di Las Vegas, dal 9 al 12 gennaio.
Tutte le novità in ambito di domotica, guida autonoma, intelligenza artificiale, IoT (Internet of things) quindi interconnessione tra tutti gli oggetti e poi ancora computer, smartphone e realtà aumentata saranno presentate nell'atteso appuntamento in partenza, con le più importanti multinazionali di elettronica, accanto a innovative startup, tra le protagoniste.
Tra queste anche Nextome, che presenterà al mercato l'innovativo progetto di "Graffiti for Smart City", in collaborazione con "Mosaico digitale" di Salvatore Pepe, da Gravina di Puglia. Missione: abbellire il mondo con muri di mosaico in resina bio, ottenuta dall'olio di soia, quindi riutilizzabili e a basso impatto ambientale, al cui interno i sensori di Nextome permetteranno l'interazione dell'utente, la ricezione di informazioni importanti, ma anche il pagamento del parcheggio e di molto altro ancora!

Nextome non è semplice navigazione "indoor", come da progetto originario, partito nel 2013 grazie a "Bollenti Spiriti" dell'amministrazione Vendola dai 3 soci pugliesi Vincenzo Dentamaro, Giangiuseppe Tateo e Domenico Colucci e ampliato nel 2014 dall'ingresso del "business angel" d'esperienza, Marco Bicocchi Pichi. 
Nextome è interazione, controllo, informazione e, sì, navigazione negli spazi chiusi; un sistema che, attraverso il confronto con altre realtà innovative, locali, nazionali e internazionali, sta scoprendo e vuole scoprire tutte le sue potenzialità.

Uno degli ultimi ambiziosi progetti che hanno preso forma intorno alla realtà di Nextome è "Graffiti for Smart City", startup che nasce dalla partnership con l'azienda lucana "Mosaico Digitale" di Salvatore Pepe, che produce mosaici in bioresina (ottenuta dall'olio di soia), facili da produrre e da installare, a basso impatto ambientale, riutilizzabili, ma soprattutto digitali.
Da qui l'idea di riempire il mondo di muri e opere architettoniche colorate, ad alto impatto artistico e di conseguenza anche turistico, nel rispetto dell'ambiente, ma soprattutto con il grande intento di fornire alle persone interazioni, vibrazioni positive e soprattutto informazioni importanti per affrontare il quotidiano con più facilità: nasce così "Graffiti for Smart City".

01 07 mosaico digitale a milano copiaI mosaici di "Mosaico Digitale" e i software intelligenti di "Nextome" si uniscono per offrire una nuova esperienza di smart city e di vivibilità, da esportare in tutto il mondo: a Milano il primo esperimento, un mosaico astratto firmato dal grande designer egiziano, Karim Rashid (in foto a dx -  Mosaico Digitale©), installato nei pressi di una delle fermate metro della città.
Il risultato? Coinvolgimento degli utenti, ma soprattutto possibilità di recepire importanti informazioni su Milano. Per farlo, basta scaricare la app "Graffiti for Smart City" già disponibile sui market store digitali e catturare con la fotocamera della app lo "street wall" digitale: lo smartphone lo riconosce e permette diverse interazioni con lo stesso. La più divertente è quella di modificare il graffito come fosse una semplice foto a cui aggiungere dettagli e poi condividerla con gli amici o sulla app: con questa funzione tutti potrebbero dare la loro visione della città e, perché no, offrire soluzioni alternative al suo abbellimento.
La seconda, funzione, invece, è quella più straordinaria: recepire, cioè, attraverso l'interazione smartphone-smart wall informazioni su orientamento in città, temperature, stazioni di polizia locale e qualsiasi altra info necessaria al cittadino, con la possibilità in futuro anche di pagare il parcheggio o altro tramite la stessa procedura.
Ė questa la grande rivoluzione che Graffiti for Smart City vuole attuare nel mondo: città più belle e funzionali, che stimolino i cittadini e che allo stesso tempo li aiutino nell'affrontare il quotidiano, senza pensare che il mosaico in resina è applicabile ovunque e potrebbe quindi rispondere alle esigenze di diversi ambienti, non solo esterni, ma anche interni come hotel, ospedali e altro ancora.


01 07 salvatore pepe e domenico colucci graffiti 4 smart city copia"Molto spesso in Italia ci manca la visione" - afferma Domenico Colucci, informatico nocese, tra i fondatori di Nextome. "Salvatore Pepe non ha trovato finanziatori in Italia per il suo progetto di "Mosaico Digitale", bensì in Canada. Il fatto che il suo prodotto non potesse rendere al massimo in quel momento ha scoraggiato gli investitori italiani nel sostenerlo, gli stessi che magari adesso, dopo il suo successo, vorrebbero salire sul carro dei vincitori. 
Salvatore ha avuto visione, del futuro e di quello che in futuro, ma in un futuro più che presente, sarebbe potuto servirci".
Non manca la visione, ma neanche l'entusiasmo al nostro concittadino: l'entusiasmo anche per le ore di lavoro e i sacrifici che la vita da giovane imprenditore comporta. La voglia di contribuire al progresso, di fare qualcosa e di provarci: l'arte del fare che dovrebbe essere un po' l'anima di ogni singolo essere umano sulla terra, non fosse altro che per sentirsi utili ad una causa che fondamentalmente non riusciremo mai a spiegarci per intero, ma che allo stesso ci spinge a viverla, senza troppe domande. (in foto Salvatore Pepe e Domenico Colucci, dall'estratto di una video-intervista di Delta TV)

Così è nata "Nextome" e così sta cercando di spiccare il volo, cercando confronti e partner internazionali, perché "in Italia il lavoro è ancora poco", ma lo sta facendo partendo proprio dalla Puglia, dalla terra che gli ha offerto quella "piccola" importante possibilità di nascere.
"Se non ci fosse stato "Bollenti Spiriti" noi ora non saremmo qui" - sottolinea Domenico. "Abbiamo apprezzato tanto che la Puglia ci abbia inserito tra le sue startup più innovative in una presentazione importante durante il "Wired Digital Day" di Bari, lo scorso 5 dicembre e poi grazie a due importanti bandi regionali vinti, l'Innonetwork e il Tecnonidi, abbiamo ora a disposizione altri fondi per la nostra attività, che ci porteranno anche a raggiungere il traguardo degli 11 dipendenti nel 2019, quando formalmente diventeremo una PMI (piccola e media impresa)".
Formalmente, perché l'importantissimo programma europeo "Horizon" ha già riconosciuto Nextome come una SME (Small and Medium Sizes Enterprises - Piccola e Media Impresa) tra le più innovative del continente, insieme ad altre 2.400 selezionate: a dimostrazione di ciò, la certificazione "Seal of Excellence", che apre le porte a tutti i finanziamenti in campo europeo, nonché alla seconda trance di finanziamenti offerti proprio da Horizon nel prossimo triennio.
Horizon, per intenderci, è lo stesso programma europeo che, attraverso il lancio di numerosi satelliti in orbita, mira ad offrire al nostro continente un sistema satellitare autonomo rispetto a quello americano a cui attualmente ci appoggiamo, con conseguenti profitti per l'Unione e i suoi abitanti, nonché vantaggi per svariati campi, dall'agricoltura, alla guida autonoma e altro ancora. 

"Un risultato che ci riempie di orgoglio - sottolinea Colucci - che si aggiunge alla conquista della finale europea degli "Startup Europe Awards", dopo aver trionfato nell'edizione italiana nella categoria "CyberSecurity" insieme ad altre 11 startup". 
Grazie a questa selezione, Nextome a marzo si presenterà davanti a numerosi europarlamentari, anche italiani, sfruttando al meglio la vetrina europea e l'accesso a fondi e opportunità che questo concorso offrirà alle migliori startup.
Ora, però, c'è il CES 2018: un megafono nel visionario mercato statunitense, così avanti rispetto agli altri non prettamente per meriti tecnici o di talento - "Noi italiani abbiamo molta più creatività nell'applicare le nostre conoscenze", sottolinea Colucci - ma in quanto a coraggio nel rischiare, nel credere nel cambiamento e nel sostenerlo.
nextome team 2 copia"Abbiamo più clienti internazionali che italiani - continua l'imprenditore nocese - ma non per questo vogliamo lasciare l'Italia o non fare qui impresa, perché il messaggio è che le cose qui si possono fare. Abbiamo un progetto con il politecnico di Bari per formare ragazzi e insegnare loro che per sfondare dovranno prendere un aereo e andare a vendere il loro prodotto nel mondo e certamente non stare fermi. Abbiamo il nostro compaesano, Paolo Rotolo, nel team, uno sviluppatore 20enne di talento che in Nextome siamo sicuri tirerà fuori liberamente le sue qualità e poi crediamo nella forza delle realtà locali, come "Mosaico Digitale"".
Nextome ha comunque importanti clienti internazionali come Vodafone, Fiat o ancora il CERN (Consiglio Europeo per la ricerca nucleare) di Ginevra in Svizzera, dove dal 2018 il software pugliese aiuterà le scuole svizzere a individuare i rilevatori di gas radon (presente negli edifici e dannoso ad alti livelli di concentrazione nell'aria), a leggerne i dati e quindi a recepire la necessità di cambiare aria o di risolvere la criticità.
I primi passi per una Murgia Valley, insomma, sono già in atto ed è bello stare a guardare, ma ancora più stimolante sarebbe dare il proprio contributo alla causa, anche in questo caso attraverso un percorso incerto e un obiettivo certo: il progresso.
(in foto da sx Vincenzo Dentamaro, Domenico Colucci e Giangiuseppe Tateo, fondatori di Nextome e Marco Bicocchi Pichi, 4° socio della startup)









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