Saldi al via, Vito Casulli (Confcommercio): "Necessario un ritorno alla loro funzione originaria!”

NOCI (Bari) - A pochi giorni dalla partenza ufficiale dei saldi (la cui chiusura, ricordiamo, è fissata intorno al al 28 febbraio, ma potrebbe anche subire una proroga di 15 giorni), abbiamo intervistato il presidente di Confcommercio di Noci, Vito CasullIi: “Comprate in maniera oculata e preferibilmente nel nostro paese, affinché la macchina dell’economia non si fermi. Diffidate categoricamente da sconti esorbitanti che arrivano fino al 70%. L’indicatore di salute di un’attività commerciale? Vendere il 60% della merce nel resto dell’anno. Sì ai saldi, purché tornino a rivestire la loro funzione originaria: smaltire la roba invenduta durante l’anno".

Il primo sabato di gennaio, sarebbero dovuti partire ufficialmente i saldi a livello regionale, (nonostante alcuni commercianti abbiano giocato d’anticipo). Molti paesi della Puglia però, sono stati imbiancati dalle recenti nevicate e stretti nella morsa di un gelo che non ha invitato la gente ad uscire di casa per girare di negozio in negozio, alla ricerca degli sconti più accattivanti. 

1 08 saldi“Qualche temerario c’è già stato, questo senza ombra di dubbio” - ci confida il presidente di Confcommercio di Noci, Vito Casulli- “ma inevitabilmente questa stagione di saldi è partita un po’ in sordina e bisognerà attendere ancora qualche giorno per “tastare il polso” in maniera attendibile e si spera positiva. Indubbiamente la forte crisi economica di qualche anno fa, sta ancora facendo sentire i suoi postumi sull’intera economia. La chiusura di aziende locali storiche, che davano lavoro a molti facendo carburare alla grande la macchina dell’economia, è stata una bella batosta. Tuttavia, l’inventiva e la forza di volontà ai commercianti nocesi non mancano: ci si “reinventa” e ognuno pone in atto le proprie strategie per mantenersi a galla. La concorrenza è spietata: non tanto tra commercianti stessi, quanto tra negozi fisici e store online. Ora, la stragrande maggioranza della gente acquista su internet perché le apparenti comodità non mancano: sconti mirabolanti, possibilità di essere esenti anche da spese di spedizione. Il grande svantaggio però, è di comprare “alla cieca” e di finire tra le grinfie dei soliti furbastri che certo non scarseggiano. All’interno del negozio fisico, quello di fiducia, il cliente è curato e coccolato: tocca la merce con mano e nel caso specifico dell’abbigliamento, può indossarla e capire immediatamente se fa al caso suo”.

Abbiamo chiesto a Casulli quali consigli si sentirebbe di fornire sia ai commercianti che agli acquirenti e la sua risposta è stata categorica: “Ai commercianti di essere onesti e di non ledere la loro credibilità a causa della mania di guadagni facili; agli acquirenti di essere molto oculati negli acquisti, diffidando da chi propone sconti che arrivano anche fino al 70%!

"Sconti di questo genere" continua, "non sono indice di onestà nei confronti del cliente che pochi giorni prima ha comprato quel prodotto scontato al 10% e poi lo trova in saldo al 70%. Personalmente, nel nostro negozio non facciamo mai sconti che vadano oltre il 20-30%, perché per noi la credibilità e la serietà sono tutto. Vi confesserò qual è l’indicatore di salute di un’attività commerciale: riuscire a vendere il 60% della merce al di fuori della stagione dei saldi! Se un negozio deve attendere il fatidico periodo dell’anno per vendere, significa che non è sano e che presto potrebbe chiudere i battenti. Ci sono negozianti che cercano di accattivare i clienti con grandi sconti anche sugli ultimissimi arrivi, cosa che agli acquirenti non dispiace sicuramente, ma il rischio è che nel resto dell’anno, il negozio venda poco o nulla. La verità è che i saldi dovrebbero tornare a rivestire la loro originaria funzione, quella per cui sono nati: smaltire la roba rimasta invenduta durante l’anno! Non va gettato nel “calderone” di tutto e di più, perché sconti che superano una certa soglia, si rivelano un’arma a doppio taglio, un boomerang per il commerciante. E’ chiaro che sono solo piccoli consigli che do come imprenditore ancor prima che in veste di presidente di Confcommercio, ma ognuno è poi libero di adottare la strategia che meglio crede".

"Auguro agli acquirenti di avere a loro disposizione un buon budget da spendere per acquistare ciò che magari hanno a lungo desiderato e ai commercianti di realizzare buoni incassi, che facciano tornare a respirare un po’ l’economia. Un ultimissimo consiglio? Acquistate qui a Noci, se la amate veramente! Più l’economia del vostro paese è florida, più possibilità e più benefici ne trarrete voi stessi!”

 

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