Coldiretti Noci, buona l'annata appena trascorsa. Nuovi trattori dalla Regione

12-03ColdirettiNOCI (Bari) - L'annata agraria è ormai conclusa. Come ogni anno e, come per tradizione, spetta a tutti gli imprenditori e allevatori locali esprimere un proprio parere sul bilancio definitivo e gratitudine a Dio per i doni della terra e del lavoro. Uno dei principi fondamentali a cui i lavoratori della terra si appellano è proprio questo: Non dobbiamo mai dimenticare che la terra è di Dio, pur se posta nelle mani dell'uomo perché la governi (cf Gen 1,28). E proprio perchè bisogna rendere grazie a Dio che, anche la Coldiretti di Noci, si è appellata a Lui, tramite la funzione del Padre Don Donato Ogliari.

In occasione infatti della sessantunesima giornata nazionale di ringraziamento promossa dalla Coldiretti, anche la sezione di Noci si è mobilitata perchè ciò accadesse, al fine di condividere la gioia di lodare il  Signore per quanto continuamente ci dona. L'evento ha rappresentato l'occasione per recuperare una seria riflessione per tutti i danni e i guasti che la nostra civiltà ha prodotto e continua a produrre nel cuore del creato, in modo che cresca la nostra coscienza di rispetto e di amore. In realtà, la giornata precisa in cui tutte le sezioni dovrebbero organizzare la loro g12-03FelicePentaiornata di ringraziamento, dovrebbe essere la seconda domenica di novembre. Per Noci non è stato esattamente così, ma il principio è ciò che vale per riuscire ad esprimere sempre e comunque l'ispirazione Cristiana che ha determinato la nascita della Coldiretti. Domenica 27 novembre dunque , il segretario di Noci insieme a tutti gli iscritti e alle autorità locali, hanno aderito a questa forma di ringraziamento spirituale per tutti i doni della terra che son stati raccolti. Abbiamo dunque sentito il segretario di zona, il nocese Felice Penta (in foto a lato), per raccontarci cosa ne è stato di questa importantissima giornata.

"Abbiamo scelto di celebrare la Santa Messa proprio all'interno dell'Abbazia della Madonna della Scala per una ragione: i Monaci Benedettini ci tengono tanto ed è ormai da trentanni che ci ospitano. Come segno di ringraziamento abbiamo portato all'altare esempi di ogni genere di raccolto che la nostra terra ci da e alcuni oggetti, i cui significati hanno un significato non indifferente. I bambini li hanno portati e questi oggetti erano: una chiave (simbolo di sicurezza e che sigilla le cose più preziose), un croce (simbolo di speranza, della nascita e risurrezione del nostro Signore e dell'unione dei quattro punti cardinali), il latte (primissimo alimento per la vita dell'uomo), l'acqua (indispensabile per tutta la vita), l'olio (simbolo di sostegno e gioia)e il vino (simbolo di convivialità e nutrimento costante della vita cristiana)."

Avete benedetto alcuni trattori. Per quale motivo?"La crisi economica di cui tanto si sente parlare e di cui tanto ancora noi oggi risentiamo è vissuta sicuramente in primo luogo anche nelle campagne. Alcuni trattori li abbiamo ottenuto grazie ad un PSR regionale (il principale strumento di programmazione e finanziamento per gli interventi nel settore agricolo, forestale e dello sviluppo rurale n.d.r ) e cercheremo di utilizzarli al meglio. Oggi tutto costa di più: il gasolio, i mangimi, etc. Gli agricoltori sono costretti a sostenere spese alte per poi non riottenere in cambio lo stesso compenso quando giungo alla vendita dei prodotti. Tuttavia il raccolto quest'anno è stato positivo. Per il momento ringraziamo il Signore che almeno tutto questo ci sia stato".

Ed è proprio vero. Nonostante anche in campagna il bilancio delle spese non quadri molto, le soddisfazione per i buonissimi e coloratissimi frutti della terra è tanta e il lavoro manuale è gratificato. Nella speranza che le tradizioni legate al culto della terra continuino sempre, passando di generazione in generazione, e che la passione di questi agricoltori non cessi, auguriamo alla Codiretti un buon lavoro per la prossima annata.

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