Aperture domenicali, si tenta di fare chiarezza

02-14-negoziNOCI (Bari) - Piena facoltà d'apertura. Sono abrogati i vecchi sistemi di fruibilità al pubblico da parte degli esercizi commerciali che possono dare seguito alla "liberalizzazione delle aperture" contenute nel decreto "Salva Italia" varato dal Governo Monti. Con una eccezione. In Puglia si attende il responso della consulta a cui la Regione ha fatto appello per opporsi a questa misura.

 Stando alle parole della vicepresidente Loredana Capone la misura "difende le lobbies internazionali e non tutela gli interessi dei piccoli commercianti". Entro la fine di marzo regione e consulta dovranno esprimersi in merito al tema.

casulli-vito-01E la sede locale della Confcommercio ha organizzato una tavola rotonda per fare chiarezza mettendo sul tavolo una serie di proposte "per riavviare la macchina economica e commerciale della città". Nell'ambito dell'offerta formulata dal settore commerciale, gli esercenti indicano un accordo di massima per Noci a restare chiusi la domenica salvo i periodi più importanti dell'anno come la primavera e l'autunno che, nel settore abbigliamento, significa dare più spazio alle nuove collezioni. Nello stesso documento la sezione locale di CONFCOMMERCIO, guidata da Vito Casulli (in foto), si propone di supportare le aperture domenicali organizzando mercatini o altre iniziative ed invita l'amministrazione comunale, in tal caso rappresentata dall'Ass. Vanna Laera, ad organizzare insieme delle manifestazioni allo scopo di portare presenze e turismo a Noci.

Il ruolo tecnico è invece rivestito dal Mar. di Polizia Municipale, Carlo Vicenti, delegato al settore commercio. È Vicenti infatti ha fornire lumi su quanto sta accadendo. Il decreto Monti è in vigore dal 22 dicembre scorso. Tranne la fase di stallo conseguente all'opposizione della Regione Puglia, la nuova normativa in vigore va rispettata. Pertanto si considera superata ed obsoleta l'ordinanza sindacale n. 84 emanata dal Sindaco Liuzzi al protocollo n. 18399 e pubblicata il 24/11/2011 con validità di un anno. L'ordinanza verrà riformulata sulla base delle nuove norme a novembre 2012. Questo non vuol dire che ognuno è libero di fare ciò che vuole. L'apertura è comunque regolamentata e spetterà agli organi preposti vigilare affinché si rispettino le norme della leale concorrenza.

Quello che la Confcommercio locale ha in intenzione di fare è un accordo tra tutti gli esercenti per mantenere un certo ordine senza creare disagi alla clientela. Urge a questo punto però una nuova tavola rotonda locale dove siano rappresentate tutte le categorie di esercenti ed insieme addivenire ad una nuova regolamentazione di aperture e chiusure che non disorientino i cittadini.

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