Attività fantasma, pericolose per l’economia e la società

10-06-manifesto-parrucchieriNOCI (Bari) - Le aziende fantasma sono un cancro per la società e per il sistema economico. A ribadire il concetto già più volte espresso da economisti e politici, sono i parrucchieri ed estetisti aderenti alla sezione locale della Confartigianato. La direzione provinciale della confederazione degli artigiani ha dato inizio questa settimana su tutto il territorio della provincia barese ad una campagna di sensibilizzazione contro coloro che avviano attività artigiane fantasma, ovvero che lavorano senza fatturare e di conseguenza senza pagare le tasse.

La Confartigianato punta il dito contro i parrucchieri e le estetiste che lavorano girando per le case senza avere una regolare licenza di apertura attività e ne denunciano i rischi legati alla salute e all'economia. A Noci la sede locale degli artigiani si è riunita in assemblea chiamando a raccolta estetisti e parrucchieri titolari di attività pubbliche artigiane. Questi di tutto punto si sono imputati partendo dal presupposto: «finora questo tipo di concorrenza sleale lo abbiamo accettato. Ci abbiamo convissuto. Ora basta, anche loro devono pagare le tasse come facciamo noi».

10-06-conforti-silvestriEstetisti e parrucchieri insomma sono sul piede di guerra. Dall'assemblea nocese, tenutasi presso la sede di via XX Settembre alla presenza oltre che dei coordinatori locali Natale Conforti e Italo Laera anche dal rappresentante di categoria Antonio Silvestri (in foto), emerge una situazione particolare che fa alzare i picconi agli artigiani. Niente più attività fantasma e lavoro nero. Si lavora tutti sotto l'egida della legalità. Per questo gli artigiani nocesi del comparto estetico e coiffeur chiedono un incontro con le autorità amministrative al fine di firmare un protocollo d'intesa che regolamenti le funzioni lavorative e avvii serrati controlli per chi pratica questo tipo di lavoro completamente a nero. Il protocollo sui controlli ricadrà inevitabilmente sulle funzioni di polizia attuate dalla Polizia Municipale e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.

Gli irregolari in Puglia sono tantissimi. Colpiti dalle attività in nero, in misura rilevante, sono i settori dei servizi, più che altro quelli alla persona: estetisti, parrucchieri, podologi, visagisti, sono i soggetti nei quali operano maggiormente soggetti privi di partita IVA e spesso anche di titolo abilitante. Per questo sotto la lente d'ingrandimento degli artigiani finiscono anche le scuole di formazione professionale che educano i ragazzi per avviarli a questo tipo di attività.

10-06-manifesto-estetistiPer il momento però la Confartigianato Bari con le sedi dislocate su tutto il territorio provinciale compresa quella nocese, può solo avviare una campagna di sensibilizzazione con una duplice funzione. Sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni provocati quotidianamente da queste aziende che sono un peso non solo per le imprese regolari che ne subiscono la concorrenza sleale, ma anche per i cittadini, che pagano le tasse al doppio per il mancato gettito fiscale. Responsabilizzare il cittadino, rendendolo consapevole di quale sistema delittuoso si rende complice, prestando il fianco al lavoro nero nella vita di tutti i giorni. Spingendolo, di conseguenza, a denunciare le situazioni irregolari attraverso il numero verde appositamente costituito (0805959411).

Forse potrà essere solo un sasso nello stagno, oppure un inizio di riconversione verso le attività regolari. Sarà il cittadino-consumatore insieme agli organi di polizia a scandire il buon esito dell'azione promossa dalla Confartigianato nei confronti delle attività regolari.

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