Shopping di Natale, nessuna corsa agli acquisti

12-20-bimbi-vetrina-nataliziaNOCI (Bari) - Nocesi alle prese con gli acquisti natalizi. Fino ad ora poca o scarsa è risultata l'affluenza dei nocesi ai negozi della loro stessa città per i consueti regali di Natale, traditi da una crisi senza precedenti che frena di molto l'andamento degli acquisti rispecchiando quello che purtroppo è il trend nazionale. Su scala nazionale questo sarà un Natale all'insegna del risparmio, come emerge da un sondaggio che la Confesercenti ha commissionato alla Swg con dati raccolti nel nord, centro e sud della penisola: a dicembre i consumi si attesteranno infatti sui 36,8 miliardi, in calo del 3% rispetto al 2011.

Per la Confcommercio locale invece la battuta d'arresto ai consumi è dettata dalla chiusura dei grossi gruppi industriali legati al territorio. Purtroppo cassa integrazione ed ammortizzatori sociali con stipendi ridotti al minimo spingono le persone ad acquistare beni di prima necessità e meno frivolezze, anche se poi nella realtà dei fatti tutti girano con iphone e tablet.

«Per quanto riguarda la Provincia di Bari - commenta il Presidente Provinciale Confesercenti Benny Campobasso - i dati non si discostano molto dal resto del paese con una forte preoccupazione delle famiglie alle prese con una disponibilità sempre minore del proprio budget familiare, aggravato dalla crisi economica generale e da quello della disoccupazione che aumenta, ma anche con l'impatto che la manovra finanziaria ha prodotto pensando agli aumenti del prossimo anno rispetto a tasse, imposte e costi sulla casa e i carburanti».

«Ci dobbiamo aiutare da soli - dichiara invece il presidente della confcommercio locale Vito Casulli - dopo la recessione c'è la depressione. Per scongiurare che questo avvenga ho intenzione di indire nel 2013 una riunione plenaria aperta a tutti gli operatori commerciali di qualsiasi settore per portare idee fresche ed innovative al fine di rilanciare l'economia nocese».

Sempre secondo i dati rilasciati dalla Confesercenti si passeranno le feste con gli amici e i parenti in casa rinunciando al ristorante. Nel desolante paesaggio apocalittico sin qui registrato entrambi i rappresentanti delle due sigle del commercio sono portati a pensare positivo.

«Con l'aiuto ed il contributo di tutti, compresa l'amministrazione comunale - seguita a dire Casulli - potremo cercare di venire fuori da questa fase negativa. Dobbiamo ricordarci sempre che dopo il buio viene la luce». Anche Giovanna Nigro, rappresentate locale della Confesercenti è dello stesso avviso. «Per quanto riguarda i consumi a Noci e in provincia di Bari - dichiara la Nigro - fortunatamente, ai tanti segnali negativi si affiancano alcuni dati positivi che giungono da quello che si può ormai definire un valore aggiunto provinciale: è previsto, infatti, un aumento delle vendite di prodotti tipici e di qualità di circa il 2%, cioè l'effetto trainante del turismo e delle produzioni agroalimentari artigianali di qualità. Per quanto riguarda il turismo, tira di più quello enogastronomico».

Alla fine sembra quindi che per il Natale 2012 Noci farebbe meglio a pensare all'accoglienza e alla buona tavola, con buona pace dei bambini che aspettano ansiosi l'arrivo di Babbo Natale.

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