Il Movimento dei Forconi a Noci: ''Blocchiamo l’Italia''

12-22-movimento-forconiNOCI (Bari) - Non ce la fanno più, sono alla disperazione ma non intendono mollare. Non intendono fare come i colleghi che per i debiti si sono suicidati. Allora lotta, dura, estrema, al limite della legalità. Non si fanno specie e non hanno la benché minima paura di passare dalla parte del torto i rappresentanti del Movimento dei Forconi giunti a Noci da Catania per denunciare il loro stato di ultimi e lasciati in estrema difficoltà economica.

12-22-mariano-ferro«Non abbiamo paura di nulla- dicono- e non ci fermeremo davanti a nulla perché non abbiamo nulla da perdere». Oltre che disperati sono anche arrabbiati gli allevatori e gli agricoltori che hanno fatto capolino giovedì sera nella saletta convegni del Nuovo Foro Boario di c.da Montedoro. Il motivo della venuta del ceppo rappresentativo dei forconi, quelli che bloccarono per un'intera settimana la Sicilia a gennaio scorso, è stato l'incontro con un movimento autonomo di allevatori ed agricoltori pugliesi che hanno deciso di ribellarsi al sistema. «Un sistema che non garantisce più nessuno - spiega il presidente Mariano Ferro (in foto) - né i sindacati di categoria, né i politici». E riferendosi proprio a questi dice: «Ora o ci difendente o andate via dai c... (omissis ndr)».

Due ore e mezzo di colloquio con gli allevatori e gli agricoltori pugliesi per fare proselitismo ad una manifestazione colossale. L'idea infatti del Movimento dei Forconi è quella di ripetere ciò che è già successo in Sicilia a gennaio 2012, allargandola però a tutto il Mezzogiorno italiano. Una situazione che se dovesse andare in porto bloccherebbe metà del Paese. Un sunto assurdo, ma non utopico. Anche in Puglia infatti molti allevatori ed agricoltori stanno restituendo le tessere alle associazioni e ai sindacati di categoria perché non si sentono più tutelati. Il movimento autonomo degli allevatori nocesi ha preso piede a fine ottobre scorso ed ora si riuniscono ogni giovedì presso la saletta del Foro Boario, ma non sono la sede locale del Movimento dei Forconi.

L'estrema ratio adottata dal movimento siciliano non è però la soluzione ultima. Intento infatti del tour dei siciliani, 4 in tutto capeggiati dal loro presidente Mariano Ferro che ha girato anche in Calabria, Campani e Basilicata, è quello di raccogliere pareri e soluzioni per risolvere la gravissima situazione che coinvolge il settore primario degli allevatori e contadini del Mezzogiorno italiano. «Il nostro movimento- seguita a dire Ferro- si è costituito il 20 maggio del 2011 e vede uniti gli agricoltori e allevatori siciliani e l'Unione dei Pastori Sardi. A gennaio 2012 con la collaborazione degli autotrasportatori abbiamo messo su un movimento di protesta generale che ha bloccato l'intera regione, ma i giornali se ne sono accorti dopo tre giorni. Ecco perché a gennaio 2013, a distanza di un anno, abbiamo intenzione di ripetere l'esperienza ma di ingrandirla a tutte le regioni del sud. Noi non siamo soli e ci sono molti allevatori che come noi soffrono».

12-22-saletta-foro-boarioGli allevatori locali invece denunciano l'abbassamento del prezzo del latte alla stalla che oggi potrebbe arrivare a toccare i 0,38 € a litro. Una situazione che ormai sembra essere diventata insostenibile. Al movimento autonomo degli allevatori nocesi fanno parte anche il presidente dell'ARCM Francesco Gentile e l'Assessore alle Attività Produttive Vanna Laera (in foto). Il referente è invece il giovane Giuseppe Caponio.

L'incontro ha fruttato molto interesse da parte degli attenti ascoltatori del settore primario che hanno affollato la piccola saletta, e catturato l'interesse dei media regionali giunti in massa con telecamere e microfoni per riprendere quanto stava accadendo. «Spero che anche voi amici pugliesi- ha chiosato Ferro- riusciate ad essere dei nostri, oppure se avete una soluzione alternativa ditecela».

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