MFP: ''vogliamo fatti concreti, nessuna promessa''

03-12-stand-forconiMOTTOLA (Taranto) - Carabinieri, poliziotti in tenuta antisommossa, agenti della digos, Corpo Forestale. Ci sono più forze dell'ordine che manifestanti nell'area di sosta di San Basilio dove il neo costituito Movimento dei Forconi Puglia ha predisposto un presidio di mobilitazione permanente. Allo svincolo della SS 100 che immette nella frazione tarantina di Mottola, vi è un piccolo stand bianco sormontato da alcune bandiere del movimento forconiano. Alle spalle alcuni trattori, mezzo simbolo della protesta.

"Mobilitazione pacifica" l'avevano chiamata gli organizzatori alla vigilia della manifestazione, e così sembra essere. Il manipolo dei manifestanti si limita a fare volantinaggio all'interno dell'area di sosta dove sono ubicati consegnando volantini agli automobilisti di passaggio. Nessun megafono, né grida, né fischietti, né tamburi. Solo un immenso chiacchiericcio tra i manifestanti che tentano di fare proselitismo. Tutt'intorno un enorme cordone di forze dell'ordine.

03-12-trattori-forconiÈ così che da ieri notte il Movimento dei Forconi Puglia sta protestando contro i disagi del settore zootecnico e degli autotrasporti. «Fino a questo momento (ore 11.00 di ieri mattina ndr) stanno partecipando almeno 50 allevatori della zona - ci dice il coordinatore della manifestazione di protesta Giuseppe Caponio - contiamo di avere sempre più un numero crescente nelle prossime ore». Non solo allevatori, alla protesta possono parteciparvi tutti. Come seguita a dire lo stesso Caponio «qui si possono avvicinare tutti: agricoltori, autotrasportatori, contadini, ma anche studenti e semplici cittadini».

IL VOLANTINO - Le ragioni della protesta sono già state abbondantemente presentate nell'incontro di giovedì scorso, ma i manifestanti hanno comunque scritto un volantino di protesta che spiega le loro ragioni concentrato in tre punti: tutela dei prodotti autoctoni, tutela del diritto del lavoro, rinnovamento della rappresentanza. Tre semplici punti in cui è raccolto tutto lo sdegno verso chi non vuole ascoltarli.

Per il primo punto si esige che siano perseguite quelle frodi alimentari che da tempo vengono denunciate e che tuttora si perpetrano regolarmente danneggiando irrimediabilmente il settore. «Un esempio eclatante e più volte accertato- si legge nella nota per la stampa- è quello dei prodotti caseari Pugliesi. In molte aziende casearie la famosa mozzarella fior di latte, nel migliore dei casi, è prodotta in gran parte con latte proveniente dalla Germania o da altri paesi extra comunitari; fino ad utilizzare latte in polvere o paste cagliate di dubbia provenienza e sicurezza alimentare. Questi prodotti caseari sono un danno, non solo per le aziende zootecniche ma anche per i caseifici onesti che non riescono a competere e per il consumatore che viene ingannato e intossicato».

03-12-presidio-forconi-pano«Esigiamo che ci sia riconosciuto un equo compenso al nostro lavoro» è l'incipit del secondo punto. «Il danno delle frodi incide pesantemente sull'economia delle nostre aziende zootecniche perché crea concorrenza sleale tra i trasformatori che per conquistare fette di mercato svendono i loro prodotti scaricando tutto sui piccoli fornitori di latte locale». Poi l'affondo. «Che si riapra immediatamente il tavolo delle trattative sul prezzo del latte, con nuove regole d'indicizzazione sull'andamento del prezzo delle materie prime, chiedendo la vertenza solo quando sarà verificato il rispetto degli eventuali accordi. Esigiamo una drastica riduzione delle accise sui carburanti agricoli e non agricoli, al fine di ridurre anche i costi delle materie prime e dei prodotti necessari per sostenere le nostre produzioni. Esigiamo che sia fermato, sospeso o ridimensionato il ruolo e le attività di riscossione di Equitalia (una presa in giro anche nel nome), nei confronti delle aziende che non riescono, pur volendo, ad onorare i propri debiti».

Infine il punto terzo. «Esigiamo che i rappresentanti locali, regionali, nazionali prendano iniziative serie, fattive, concrete e urgenti per arginare e fermare il fallimento che minaccia migliaia di aziende, non solo agricole ma di tutti i settori che hanno sempre lavorato sodo, in silenzio e che oggi non chiedono di fare altro». «Noi saremo al presidio giorno e notte- chiosa Giuseppe Caponio- chiunque si sentirà capace di dare risposta a una delle nostre richieste, che venga ad illustrarcele. Ma vi avvertiamo, vogliamo fatti concreti, nessuna promessa».

IN SICILIA - Dall'altra parta anche in Sicilia i Forconi si stanno facendo sentire. In concomitanza con quelli pugliesi i manifestanti siciliani capeggiati da Mariano Ferro, hanno disposto 90 sedie sulla A19 Catania-Messina all'altezza di San Gregorio. «I nostri politici litigano per le sedie- ha dichiarato Ferro all'Ansa sicula- vengano a prendersi queste ed iniziassero a parlare dei problemi seri della gente».

Entrambe le manifestazioni di protesta continueranno ad oltranza.

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