Lavoro: giovani nocesi scettici sul proprio futuro professionale

08-16-piazza-seraNOCI (Bari) - Giovani e mondo del lavoro. Come vedono il proprio futuro lavorativo le nuove generazioni nocesi sempre più alle prese con curriculum vitae da inviare alle aziende ed attese infinite nelle anticamere degli uffici per un colloquio? Secondo gli ultimi studi del Centro per l'Impiego di Noci al 30 giugno 2013 i giovani nocesi cassintegrati o colpiti da mobilità in deroga rispondevano al 30% circa della popolazione attiva. Ma molti sono anche i giovani inoccupati in cerca della prima occupazione.

Un giro per le strade nocesi nella settimana di ferragosto per raccogliere opinioni ed impressioni degli under 40 sulla propria posizione lavorativa con uno sguardo al futuro proprio ed in un'intera generazione. «Per come la vedo io – ci dice Vito F., 31enne studente universitario – ci vorrebbe una mano anche dalla politica. Pur sapendo che l'ente comunale possa far ben poco circa la situazione lavorativa locale confido in alcune iniziative (penso ad esempio alle esenzioni temporanee di tosap, tarsu, tares) per le nuove attività avviate da giovani. Così come alcune agevolazioni fiscali per giovani imprenditori che decidono di investire in piccole aziende artigiane al di sotto di 15 dipendenti».

Un parere completamente diverso ce lo fornisce Cristian N., 23enne disoccupato: «Per me è un situazione innaturale. Non mi sono iscritto all'università cercando di inserirmi quanto prima nel mondo del lavoro. all'inizio ci ero anche riuscito, ma la crisi ed il fallimento della piccola azienda per cui lavoravo mi ha costretto ad oggi a rimanere con le mani in mano. Spero che si possa presentare quanto prima una nuova opportunità di lavoro anche per me».

Situazione pressappoco simile per il 26enne Pietro G., laureato in materie letterarie ed attualmente senza occupazione: «Mi trovo in una situazione paradossale. Ho raggiunto la completezza della mia formazione ma non riesco a trovare un'occupazione stabile che garantisca serenità. Fino ad ora ho avuto solo contratti di stage o di collaborazione saltuaria. Vedo di buon occhio la gavetta soprattutto all'interno del mio ambito perché la considero formalizzante per la professione, chiedo però solo un'opportunità per poter esprimermi e dar luogo alle mie competenze acquisite con anni di studio».

Spunto interessante lo fornisce Gianluigi N., 27enne impiegato presso una multinazionale di telecomunicazioni: «Secondo me è una questione di collegamenti. A Bari il Politecnico, secondo me, mal si collega con aziende del territorio pronte ad accogliere i neolaureati nei settori di specializzazione; cosa che, al contrario, è avvenuta al Politecnico di Milano dove mi sono laureato. Un altro collegamento riguarda le aziende con i lavoratori. Adesso che mi trovo al sud a lavorare, ho trovato molte realtà aziendali con grandi potenzialità di rigenerazione. Purtroppo una mente troppo contratta pensa in un periodo di crisi solo a tagliare mentre, a mio modesto parere, una riorganizzazione aziendale, magari assumendo una o due nuove persone, potrebbe rivelarsi più produttiva sul medio-lungo periodo».

In ultimo abbiamo raccolto il parere di un emigrante del nuovo millennio. Gianluca C., di 25anni è pizzaiolo presso un ristorante italiano a Bruxelles che così ci ha raccontato il suo punto di vista: «purtroppo mi sono trovato costretto ad andare via da Noci e dell'Italia per poter lavorare. Il mondo della ristorazione mi ha sempre affascinato e dopo aver lavorato per diversi ristoranti nocesi mi sono trovato costretto ad emigrare all'estero. È quasi un anno che sono in Belgio e, al di là dell'aspetto economico e del rispetto verso la mia persona, confesso che molto spesso ho nostalgia della mia città. Se un domani le circostanze me lo permetteranno torneò a Noci».

Dalle risposte raccolte è emerso un mosaico variegato di pensieri e sfaccettature sull'idea che i giovani nocesi hanno attualmente del mondo del lavoro. Vite diverse ed esperienze diverse che però denotano quale comune denominatore lo scetticismo sul proprio destino professionale.

 

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