Dalla Spagnola a COVID-19: Quante pandemie ha dovuto affrontare l’uomo dell’era contemporanea?

03 07 pandemie nella storia delluomo contemporaneo 2NOCI (Bari) – In pochi ricorderanno che l’uomo, sin dai tempi più antichi, ha dovuto affrontare nel corso della propria esistenza moltissime epidemie e pandemie, ridimensionando la propria vita, rivedendo le proprie abitudini comportamentali e soprattutto avendo un occhio di riguardo verso l’altro.

Un virus a RNA, come il COVID-19, geneticamente interessante, similmente a tutti i virus e batteri che popolano la nostra terra, sta paralizzando un’intera società o forse prima ancora di essa, sta paralizzando la mente umana. La popolazione mondiale ha paura. La caccia all’untore, l’egoismo smisurato, la xenofobia, la critica del nemico politico o dell’esperto sanitario si sono fatti strada in una società civile che deve invece preservare l’unione, i rapporti umani, disinnescare la paura dell’altro e camminare fianco a fianco per perseguire l’unico obiettivo meritevole di menzione: il controllo dell’epidemia.

Evidenze queste che, già Manzoni, scrittore della fine del 700, aveva sottolineato nel suo capolavoro “I promessi sposi” in occasione della grande epidemia di peste che si abbatté in Italia nel 1630.
L’uomo contemporaneo, dai primi del 1900 ha affrontato innumerevoli epidemie e pandemie, risulta quindi interessante riportarli alla memoria e valutarne gli effetti.
A causare le tre pandemie del 1900 è stato il virus influenzale A, con le sue mutazioni genomiche che hanno dato vita a diversi sottotipi con risvolti endemici, epidemici e pandemici. Resta interessante sottolineare la capacità dei virus di mutare repentinamente ed il contagio interspecie, animale-uomo.

La prima grande pandemia si verificò nel 1918 – 1919: viene tramandata nella storia con il termine “Spagnola”, identificativo del territorio di provenienza, colpì all’incirca un terzo della popolazione mondiale. Il virus influenzale di ceppo A, sottotipo H1N1, causò circa 50 milioni di decessi, determinando una letalità maggiore del 2,5%. La curva di mortalità segnalò un picco di mortalità negli adulti di età compresa tra i 25 e 44 anni. Evento che non si è più ripetuto nella storia.

La seconda pandemia si verificò nel 1957, denominata l’Asiatica, responsabile fu il sottotipo A/H2N2. In questo caso i morti furono più di un milione e colpì soggetti con malattie croniche e immunodeficienti. Questo virus scomparve dopo 11 anni, mentre pare che l’H1N1 con importanti mutazioni genetiche sia circolante tutt’ora nell’uomo.

Nel 1968, la nuova pandemia data da A/H3N2, similmente a quanto accaduto nel 1957, provenne dal Sud Est Asiatico e passa alla storia come l’influenza di Hong Kong. In Italia si contarono poco più di 20.000 decessi, ma elevati tassi di mortalità si riscontrarono in USA e Giappone raggiungendo 1 milione di decessi, riguardanti la fetta di popolazione più anziana.

A metà del 2009, ritornarono le infezioni da A/H1N1 (noto come “influenza suina”), poi denominato A(H1N1) pdm09, provocò un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio. Si concluse nell’estate del 2010, provocando circa i 100.000 e i 400.000 morti nel solo primo anno. Causò una grave malattia soprattutto negli anziani, nei bambini molto piccoli e nelle persone con patologie croniche.


03 07 pandemie nella storia delluomo contemporaneo 1Giungiamo così al 2019, dove il COVID-19, è stato isolato per la prima volta a Wuhan, Cina. Si manifesta con sintomi simil-influenzali che possono evolvere in Sindrome respiratoria acuta grave. Al momento in cui scriviamo si confermano 101.828 casi d’infezione nel mondo e 3.483 morti. In Cina ci sono stati 80.813 casi confermati e 3.073 morti, mentre 21.015 casi confermati in 92 altri Paesi e 410 morti. (fonte Ministero della Salute)
E’ troppo presto per parlare di pandemia o forse no? Ma non è mai troppo tardi per smettere di avvelenare la nostra vita sociale, anzi resta per noi doveroso rispondere all’ imperativo categorico di sostenere il nostro tessuto sociale con la nostra umanità.

EDITORIALI

© RIPRODUZIONE RISERVATA