La telenovela infinita tra PDL-UDC

11-01-telenovela-pdl-udcNOCI (Bari) - La relazione tra PDL ed UDC potrebbe prestarsi come ottimo spunto per una telenovela in salsa nocese. Un giorno trapelano bordate di odio e di stizza, un altro invece ci si dilunga su apprezzamenti reciproci, inviti alla collaborazione ed annunciate riappacificazioni. Il tutto, naturalmente, sui mezzi di comunicazione e sui giornali viene ripreso, analizzato ed amplificato. E il quadro che ne emerge non è dei migliori.

Da agosto 2010, da quando cioè è morto l'ass. alle politiche sociali dell'UDC, l'avv. Pietro Argenta, la situazione per l'UDC si è decisamente compromessa. A nulla è valso il voto favorevole concesso al bilancio di previsione 2011 a fine giugno, subito dopo l'UDC è stato messo fuori dalla maggioranza stessa e non ha ottenuto alcun assessorato nel rimpasto di Giunta  di luglio fatto dal sindaco Liuzzi, con cui si è spianata la strada alla poltrona di assessore per Graziano Putignano, Arturo D'Aprile e Vanna Laera. L'accusa rivolta all'UDC è sempre stata quella della divisione interna tra i quattro consiglieri, per questa ragione esclusi dalla gestione politica ed amministrativa del comune da luglio in poi. Mentre la posizione scelta da Antonio Locorotondo e Fabrizio Notarnicola è stata quella di assumere un atteggiamento inevitabilmente critico nei confronti della maggioranza, fino a sottoscrivere con l'opposizione la convocazione del consiglio comunale di domani 2 novembre 2011, Enzo Notarnicola e Stefano Angelini, invece, hanno tentato di collaborare e di riallacciare i rapporti con la maggioranza, provando a richiedere il ripristino dell'assessorato all'UDC.

Il sindaco ha finora ribadito di voler collaborare con l'UDC (come è accaduto nello scorso consiglio soprattutto per la questione ampliamento aree produttive), ma senza atti concreti: solo una lettera, l'ennesima, ha invitato il partito a fare i nomi di possibili assessori. E' strano leggere di questo annuncio fatto a mezzo stampa: perchè proprio ora? Forse perchè ci si avvicina ai riequilibri di bilancio per la fine di novembre e quindi si ha bisogno di maggior sostegno numerico in Consiglio? Può darsi. Certamente quello che non convince di questa relazione politica fra PDL e UDC è il suo sfibrarsi a pura e semplice "sopportazione" politica. E questo è inaccettabile per il paese.

Il sindaco ed il PDL dovrebbero chiarire in maniera inequivocabile se vogliono davvero collaborare con l'UDC su tanti progetti in arrivo (revisione PUG, ampliamento aree produttive, Contratti di Quartiere ecc) oppure no. Non è possibile farsi beffa di 1800 cittadini che hanno votato nel 2008 l'UDC per essere forza di governo e poi essere sbattuti fuori dalla stanza dei bottoni dallo stesso PDL. Ormai la misura è colma. L'UDC da parte sua dovrebbe smetterla di rincorrere le blandizie opportunistiche del momento ed agire con maggiore peso politico. Ma come è mai possibile che una maggioranza targata PDL possa escludere dalla gestione politica del paese i suoi stessi alleati? Di "parole, parole, parole" ne sono state dette troppe finora e per non rischiare di essere percepito dalla gente come un partito di "aum aum" (citazione da Notarnicola) è bene darsi da fare e far capire alla gente del perchè ci si è ritrovati in questa condizione.

 

EDITORIALI

© RIPRODUZIONE RISERVATA