Noci e Corato: la difficile missione di curare "l'anatra zoppa"

07-13-anatra-zoppa-3NOCI (Bari) - C'è un filo rosso che lega i comuni di Corato e Noci ed è la cosiddetta “anatra zoppa”. Tecnicamente l'anatra zoppa è l'esito post-elettorale, previsto anche dalla legge elettorale comunale, in cui una amministrazione si ritrovi il sindaco di un colore e una maggioranza consiliare di un altro colore politico.

Noci e Corato hanno avuto negli ultimi 10 anni due amministrazioni di centro-destra, guidate da Piero Liuzzi e Gino Perrone. Entrambi hanno completato il decennio di amministrazione e poi conquistato una candidatura nelle file PDL al Parlamento, in particolar modo al Senato della Repubblica nelle politiche di febbraio, riuscendo anche ad ottenere un seggio a palazzo Madama grazie all'ottimo risultato del PDL a livello pugliese.

Successivamente nelle amministrative di maggio, però, sia a Corato che a Noci si è verificato il fenomeno della cosiddetta “anatra zoppa”: i candidati del centro-destra, eredi rispettivi di Perrone e Liuzzi, non sono stati in grado di sfondare la soglia del 50% al primo turno, giungendo poi al ballottaggio ed uscendo sconfitti dalle coalizioni di centro-sinistra guidate rispettivamente a Noci da Domenico Nisi e a Corato da Renato Bucci.

Sembrerebbe quindi che dopo il decennio di guida targata centro-destra i cittadini di Corato e Noci abbiano voluto dare un segnale di alternanza premiando, seppur in maniera “zoppa” o “schizofrenica” il sindaco del centro-sinistra e i candidati del centro-destra, ma non mettendo nessuno dei due schieramenti nelle condizioni di ben operare. A Corato il centro-sinistra ottiene il sindaco, ma si limita a 9 consiglieri comunali di centro-sinistra contro i 15 del centro-destra;  a Noci Domenico Nisi è sindaco con 6 consiglieri comunali di centro-sinistra contro 9 consiglieri comunali di centro-destra e 1 del Movimento Cinque Stelle.

Quindi la situazione è davvero delicata e si sta evolvendo in modo del tutto particolare in questo mese di luglio. A Corato il sindaco Bucci ha già formato una giunta politica, con l'inserimento di alcuni esponenti di centro-destra rivenienti dalle file dell'ex Forza Italia, ma non si è ancora svolto il primo consiglio comunale, che si terrà per la verità il 17 luglio prossimo ed in cui si ventila l'ipotesi delle dimissioni in massa da parte del centro-destra, che non si riconoscerebbe nei referenti in giunta inseriti da Bucci e che reclamerebbe maggiore coinvolgimento nei programmi e nei ruoli chiave dell'amministrazione.

A Noci l'11 luglio scorso è stato celebrato il primo consiglio comunale che ha evidenziato una disponibilità concreta al dialogo, ma non ancora matura nell'indirizzare i consiglieri verso le decisioni importanti da prendere per far decollare l'amministrazione. Non è stato eletto il presidente del consiglio né il vice-presidente né le commissioni consiliari. È stato rinviato questo passaggio ad un prossimo consiglio, già previsto per il 23 luglio, giorno in cui il sindaco Nisi ha già annunciato l'intenzione di voler procedere alla elezione del presidente e del vice-presidente del consiglio insieme alle commissioni consiliari, alla presentazione della giunta e delle linee programmatiche.

Corato e Noci quindi si apprestano a vivere un'estate molto intensa dal punto di vista del dibattito politico sul futuro stesso delle amministrazioni. L' “anatra zoppa” potrebbe essere agevolmente curata da un impegno politico chiaro e trasparente, magari anche a tempo, per garantire la prosecuzione dei lavori della macchina amministrativa, di contro ci potrebbe essere la volontà, a Corato espressa in maniera più chiara rispetto a Noci, da parte del centro-destra, di andare verso un commissariamento, con le dimissioni della metà più uno dei consiglieri per poi procedere a nuove elezioni nella primavera del 2014 (che potrebbero sovrapporsi alle elezioni europee e forse anche provinciali, sempre che non si decida un commissariamento in attesa delle riforme costituzionali avviate).

Ecco che per Corato il 17 e per Noci il 23 luglio rappresentano due date fondamentali per capire la qualità di questa collaborazione che potrebbe portare a far nascere amministrazioni di “larghe intese” sulla scia di quello che è ora, e non si sa per quanto altro tempo ancora, lo scenario nazionale, per la verità complicato in questi ultimi giorni dagli strascichi delle vicende giudiziarie del premier Berlusconi da una parte e dalla insoddisfazione di un gruppo di 70 parlamentari PD stanchi di essere al traino delle vicende giudiziarie del leader PDL con cui il PD ha deciso di convolare a nozze e vivere quest'esperienza di governo nazionale.

Nel microcosmo di Corato e Noci si potrebbe verificare la stessa situazione rispetto alla generale collaborazione istituzionale messa in campo a Roma. Quel che è certo è che dopo il decennio Perrone e Liuzzi, oggi senatori, la situazione venutasi a creare a Corato e Noci all'indomani delle votazioni rischia di complicare la vita politica delle comunità locali, a meno che non intervenga una sana dose di responsabilità e trasparente collegialità nella gestione della vita amministrativa.

 

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