CartAttiva: la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia

Il consigliere Mariarosaria Lippolis: “A breve daremo inizio ad una fase interlocutoria con la Regione Puglia”

09 16 mariarosaria lippolisNOCI (Bari) - Giovedì 13 settembre, si è svolto a Bari, nell’ambito dell’82^ Fiera del Levante un workshop didattico sull’evoluzione della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia. In particolare, si è discusso delle linee strategiche di evoluzione della Carta, con particolare riferimento ai contenuti del D.M. 113/2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale”.  

L’Assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, ha sottolineato l’aspetto fortemente divulgativo della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia, nata nel 2006 e sviluppatasi come risultato del lavoro partecipato di più di 20 musei in tutta la regione: «Uscire fuori dal perimetro della nicchia degli studiosi per guardare in mare aperto a tutti coloro che possono essere interessati a fruire dei nostri Beni Culturali – ha dichiarato. - Con questo obiettivo nasce CartaAttiva che è, innanzi tutto, uno strumento ad uso collettivo e un modo per raccontare a cittadini e turisti la geografia dei grandi beni culturali di Puglia attraverso le storie che li hanno abitati. Con un linguaggio semplice, accessibile a tutti, e le migliori tecnologie del momento, affinché ogni singolo bene sia a portata di click. Come i tempi richiedono».

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Nel corso dell’incontro sono intervenuti Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, Silvia Pellegrini, Dirigente Sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia, Antonella Panettieri, Dirigente Servizio Reti e Ricerca applicata ai Beni culturali della Regione Puglia, Maria Assunta Apollonio per Innovapuglia, Paola Diomede, AT Sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia, Raffaele Colaizzo, AT Sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia, Paolo Schiavano, del museo di Ugento, Don Nunzio Falcicchio, del museo di Mudima, ed il Prof. Giulio Volpe, del Cons. Superiore dei beni culturali e paesaggistici. La Carta dei Beni è uno strumento complesso; è una carta di relazioni. Conserva un impianto archeologico perché basato su un approccio territoriale, globale e stratigrafico. È uno strumento di arricchimento dal basso. Unica carta dei beni culturali in Italia che si adatta perfettamente al Sistema Nazionale, come ha precisato il prof. Giuliano Volpe.

«Si tratta di uno strumento di tutela e pianificazione territoriale capace di promuovere e sviluppare turismo culturale – commenta il consigliere Mariarosaria Lippolis, che ha seguito l’incontro per il Comune di Noci. – Un’opportunità a cui Noci, con il suo patrimonio, materiale e immateriale, non può rinunciare se aspira ad occupare uno spazio proprio e ben definito nella cartografia dei siti di rilievo della Regione Puglia. Tra tutto, penso all’oasi di Barsento con annessa area archeologica, all’ancora scarsamente esplorato e valorizzato sito di Casaboli, all’Abbazia della Madonna della Scala, al nostro centro storico, all’articolato paesaggio rurale punteggiato di masserie, alla nostra tradizione enogastronomica; realtà depositarie di una stratificazione culturale, economica, architettonica, sociale e demo-antropologica che rende la nostra terra un unicum nel territorio nazionale. I beni culturali – continua il consigliere Lippolis, – non sono entità astratte di cui servirsi per esercitare l’arte oratoria all’interno di dotti circoli intellettuali. Sono entità vive, pulsanti che appartengono a tutti. E tutti devono essere messi nella condizioni di comprenderne il pregio, l’importanza, l’utilità nel tempo, di apprezzarli e interrogarli, e riscoprire parti di sé che altrimenti rimarrebbero irrimediabilmente sconosciute. Per il conseguimento di questi obiettivi, la Carta potrà rivelarsi uno strumento efficace, utile per il turista culturale, per i ricercatori e gli addetti ai lavori, per la Pubblica Amministrazione e, certamente, per il cittadino.  Devo dire che l’incontro di ieri si è rivelato interessante e produttivo. L’Assessore Capone, oltre a rendere testimonianza dell’approccio olistico alla valorizzazione dell’ingente, diffuso e peculiare patrimonio culturale di cui la nostra Regione è depositaria, ha manifestato ampia disponibilità ad avviare una collaborazione con il Comune di Noci. A breve daremo inizio ad una fase interlocutoria con la Regione Puglia».

 

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