Consiglio Comunale: varate le commissioni, Colonna si dimette da vicepresidente del consiglio

12-03-consiglio-panoramicaNOCI (Bari) - Seconda parte di consiglio comunale infuocata quella andata in scena lunedì pomeriggio all'interno dell'aula consigliare di Palazzo di Città. Il weekend avrebbe dovuto portare consiglio, ma il risultato è stato che si è resa palese la spaccatura profonda all'interno delle opposizioni. Inizialmente ad accendere gli animi è stato il tema del banco alimentare, dove si è cercato di fare il punto della situazione dopo che la stampa locale aveva sollevato dubbi sulla gestione prendendo a pretesto la fuoriuscita di due Caritas dall'organizzazione comunale.

La discussione tira in ballo i mezzi di comunicazione locali rei di nascondersi dietro articoli non firmati. La discussione termina con l'intervento di Vincenzo De Marco (CxR) che richiamando alla «responsabilità sociale degli articoli» ha riportato la pace tra i banchi. Animi sopiti al punto 6 in cui maggioranza ed opposizione, con una variazione sul provvedimento, si dichiarano in difesa del presidio ospedaliero di Putignano che rischia il depotenziamento, e spingono affinché il polo nocese conservi, così come da ultima valutazione, l'integrità dei poliambulatori attrezzati.

12-03-intervento-lobiancoPoi inizia la sequela delle nomine dei componenti delle commissioni comunali o dette anche "di seconda fascia". Subito all'attacco le opposizioni. Con una nota firmata da Angela Lobianco (Fi) e Orazio Colonna (M5S) e recapitata all'ufficio di presidenza si chiede una sospensione dei lavori per capire i termini della votazione. Le opposizioni rivendicano il voto palese (per alzata di mano), la maggioranza risponde picche trincerandosi dietro all'art. 62 del regolamento comunale che indica per le nomine sulle commissioni comunali il voto a scrutinio segreto. Si rientra in aula dopo la conferenza dei capigruppo. La prima commissione ad essere organizzata è quella della Parità e Pari Opportunità. Ancora le minoranze, per bocca di Lobianco e Colonna chiedono di poter aggiungere un componente riveniente dalla società civile all'interno della commissione. Il niet della presidenza, che si rifà al regolamento comunale, sarà la miccia che farà implodere la minoranza. Nel contempo emerge anche un asse FI-M5S che esclude Ncd.

La richiesta del duo FI-M5S insospettisce un po' tutti. «Se l'avesse fatto la maggioranza – dichiara Mariano Lippolis (Sinistra) in aula – si sarebbe parlato di poltrone, siccome l'ha proposto la minoranza si parla di rappresentanza. Mi sembra grottesco». Inoltre la consigliera Lobianco presenta in aula una serie di programmi che avrebbe in mente di sottoporre alle diverse commissioni e lancia una stoccata al gruppo degli alfaniani a cui si chiede chiarezza (il principio base è la discrasia di voto). Ira Ncd. «Da una parte si parla di CV e programmi – dichiara il capogruppo Ncd Paolo Confortie dall'altra si richiede un posto in più in commissione introducendo una persona proveniente dall'associazionismo che pare essere qualcos'altro. Con la solita arroganza FI vuole dire a noi quello che dobbiamo o non dobbiamo fare, invece io chiedo: cosa hanno in comune FI e M5S? I programmi si fanno all'interno delle commissioni, questa è pura strumentalizzazione». Pronta risposta della Lobianco: «politicamente non abbiamo nulla in comune con il M5S ma ci siamo ritrovati su alcune posizioni da assumere in consiglio comunale per il bene della città». Chiamata in causa sull'assunzione della carica "di diritto" la consigliera forzista rifiuta e dichiara che FI non prenderà parte ai lavori sulle nomine. Si accoda il pentastellato Colonna. Attimi di confusione, nell'aria la tensione è tagliente. Riprende il presidente Morea chiedendo formalmente alla consigliera Anna Martellotta l'accettazione dell'incarico "di diritto". La consigliera di Movimento Schittulli evidentemente spiazzata dalla situazione chiede 5 minuti di sospensione per decidere. Al rientro Martellotta rifiuta l'incarico «per tutela della minoranza e garantire la massima forma di democrazia». Per le minoranze gli unici a rimanere in aula son i consiglieri Ncd Francesco Gentile e Paolo Conforti.

12-03-votazione-commissioniÈ evidente che nella minoranza sono saltati gli schemi. In aula vige un silenzio surreale. Tutti assistono allibiti a quello che sta succedendo all'interno della minoranza. Dall'altra parte Noci Bene Comune e quel che resta di Noci2020 viaggiano compatti e spediti. Le forze politiche più vicine al primo cittadino Domenico Nisi hanno lasciato proprio a quest'ultimo l'onere di scegliere le rappresentanze nelle diverse commissioni. Unico paletto quello di non pescare tra le liste elettorali e i direttivi di partito. Le forze politiche più vicine a Stanislao Morea invece hanno scelto la linea classica delle proposte di nomina politica.

Si procede con le nomine per le diverse commissioni. Il voto è a scrutinio segreto. Tutte le nomine sono senza compenso ad eccezione della commissione Pari Opportunità per la quale è previsto un gettone di presenza di 13€.

Parità e Pari Opportunità: Lucia Parchitelli, Aurelia Matarrese, Annalisa Fauzzi, Domenica Anna Sansonetti, Lucia Intini (Ncd).

Vigilanza Cimitero Comunale: Rossella Trisolini, Francesco Quero, Roberto Caramia (Ncd).

Fiera della Murgia: Sindaco, Fortunato Mezzapesa, Paolo Negro, Francesco Gentile (Ncd).

Forum Attività Produttive: Antonio Natile (presidente), seguiranno i delegati delle associazioni di categoria e mondo del lavoro.

Noleggio auto con conducente: Giuseppe Mastropasqua, Francesco Gentile (Ncd).

Si aggiungono nel contempo altri due punti all'ordine del giorno che rispondono ad altre due commissioni, quella sul Centro Anziani e quella sull'Apsp "A.M. Sgobba".

Per la commissione sul Centro Anziani vengono eletti Antonio Locorotondo e Francesco Gentile (Ncd).

Commissione per l'Apsp Sgobba: Oronzo Colucci, Elena Lasaracina, Antonio De Luca e Pietro Fauzzi (Ncd). I quattro faranno parte del cda dell'azienda pubblica di servizi alla persona.

Dopo la scorpacciata di nomine e commissioni si dovrebbe ritornare alla normalità, con i consiglieri di FI e M5S di nuovo in aula. Ed invece nuovo colpo di scena. Dopo il rinvio del punto sull'approvazione del nuovo regolamento di Consiglio Comunale, Orazio Colonna chiamato a descrivere il punto da lui proposto sul decreto Sblocca Italia, spiazza tutti dichiarando le proprie dimissioni. «Vista l'evolversi della situazione e di come si sono sviluppati gli eventi – dichiara Colonna in aula – rimetto il mio incarico di Vicepresidente del Consiglio Comunale, confermando ancora una volta di non essere a caccia di poltrone». Choc per tutti, compreso il capogruppo Pd Fabrizio Notarnicola che si lancia in questa affermazione: «Ma come? Sono stato proprio io a fare il tuo nome per la vicepresidenza e adesso te ne vai così?». L'assemblea comunque prende atto delle dimissioni e si va avanti. Tutti concordi sulla difesa dei territori e delle autonomie locali «ma mancano i tempi tecnici» e quindi ci si limita ad una presa d'atto per cui si dovrebbe far presente alla Regione Puglia di impugnane il provvedimento Sblocca Italia.

Sono circa le 23.30 e si è arrivati all'ultimo punto. Si dovrebbe fare chiarezza sui lavori di via Carducci ma anche qui il meccanismo s'inceppa. Nessuno dei componenti della minoranza, che ha richiesto l'introduzione del punto all'interno del consiglio comunale, relaziona. Lobianco e Colonna fanno affidamento a Paolo Conforti che però nel frattempo ha abbandonato l'aula. L'assise decide allora per un rinvio. «Noi eravamo pronti a rispondere» commenta a fine seduta il sindaco Domenico Nisi. «Con il vicesindaco avevamo con noi tutta la documentazione atta a sciogliere ogni dubbio sulla circostanza dei lavori. Non capiamo perché, dopo tanto dafarsi, la minoranza abbia deciso di non discutere».

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