Lippolis "Alcune considerazioni sul voto al Bilancio di previsione 2015"

08 25 lippolis marianoNOCI (Bari) - Rispetto al Bilancio di previsione approvato lo scorso 11 luglio in Consiglio comunale, un dato emerge in maniera preponderante rispetto alla discussione tenutasi in Consiglio comunale: fatta eccezione per la parte relativa alla fiscalità locale, vi è stata una totale assenza di dibattito politico. Nessuna, e ribadiamo, nessuna forza politica di opposizione ha sollevato qualsivoglia osservazione rispetto al Bilancio in fase di approvazione.

Essendo, dunque, venuto meno il confronto politico tra maggioranza e opposizione su quello che è il provvedimento cardine per un’Amministrazione, riportiamo le osservazioni sollevate in Consiglio comunale dalla nostra forza politica, dal momento che anche all’interno di una maggioranza – a maggior ragione se programmatica e non politica – sussistono delle differenze di visioni e sensibilità che è giusto e necessario evidenziare.

Crediamo, innanzitutto, che il Bilancio di previsione approvato sia, rispetto a quello dello scorso anno più un bilancio tecnico che un bilancio politico. E questo per diverse ragioni, non ultimo il rispetto del patto di stabilità che strozza ogni tipo di indirizzo politico importante, ma anche e soprattutto per i tagli che il governo centrale sta operando agli enti locali, e parliamo di cifre notevoli: circa 1.700.000,00 euro. Tagli operati soprattutto sulla spesa corrente e quindi sui servizi da erogare ai cittadini. Tagli che inducono chi amministra ad affidarsi quasi completamente agli uffici, ai tecnici, costretti a loro volta a barcamenarsi tra variazioni e decreti governativi dell’ultimo minuto, tecnicismi ed alchimie varie per tenere in equilibrio il Bilancio comunale. E quindi, a essere strozzata, ridimensionata, è soprattutto la parte politica.

Se non fosse per i fondi europei o regionali a cui attingere, le casse comunali potrebbero permettere ben poco alla pianificazione politica. Andrebbe aperta dunque una discussione su come reperire risorse per pianificare interventi di cui il paese avrebbe bisogno.

Utile a tale scopo potrebbe essere la scelta di attivare un protocollo di intesa con l’Agenzia delle Entrate e la Gdf per il recupero di somme rinvenenti dalla lotta alla grande evasione fiscale.

Quindi per questa ragione, riteniamo che il Bilancio approvato abbia dei punti di forza ma diversi punti di debolezza, anche rispetto ad alcuni obbiettivi programmatici contenuti nelle linee programmatiche di governo. Un punto di forza, è rappresentato da una fiscalità locale pressoché invariata. Vi è stata la riconferma di molte aliquote con pochissime variazioni. Alcuni ritocchi sulla Tari che vanno a vantaggio di famiglie numerose e che penalizzano però i nuclei mono personali. Un dato di certo molto importante in un periodo di difficoltà come questo e che riconferma Noci come il paese che meno fa sentire la pressione fiscale ai propri cittadini, rispetto ai paesi limitrofi. Paesi limitrofi che vedono le aliquote tutte portate al massimo.

Ma molte altre scelte politiche importanti potrebbero essere condivise ed operate circa la fiscalità locale. A titolo d’esempio pensiamo alle ludopatie. Al fine di prevenire, contrastare e ridurre i rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico che ha forti ricadute sulle relazioni famigliari e sociali e ha anche un ‘incidenza sotto il profilo economico per i costi di assistenza socio assistenziale dei soggetti ludopatici, andrebbe presa in considerazione la possibilità di prevedere detrazioni fiscali sulle imposte comunali per le attività commerciali che decideranno di dismettere le slot machine dai propri locali e un aumento delle stesse per chi deciderà di tenerle.

Un’altra questione importante, è quella relativa al centro storico e agli imminenti lavori di ribasolatura che lo vedranno cantiere per molto tempo. Crediamo che una mano andrebbe tesa alle attività commerciali che risiedono nel centro storico, mettendo in piedi per le stesse un sistema di defiscalizzazioni a tempo per tutta la durata dei lavori.

Oltretutto, da una lettura attenta di questo bilancio, a parte la fiscalità locale, emerge un altro dato: la scelta di investire molto di più sulla parte relativa alle manutenzioni e al decoro urbano, aspetto su cui l’Amministrazione è andata spesso in affanno durante l’ultimo anno. E stando alle risorse che si intendono impiegare potremmo parlare di un tentativo di gestire in maniera straordinaria ciò che attiene all’ordinario.

 Un indirizzo che ci può vedere d’accordo, se non reputassimo prioritari altri aspetti e settori della vita amministrativa, settori oggi ridimensionati nelle risorse. L’anno scorso, nel tentativo di tamponare situazioni straordinarie, e quindi non ordinarie, figlie di questa crisi economica, abbiamo investito 50.000,00 euro di risorse comunali nel “fondo sociale”. Un indirizzo politico importante, a cui anche giornali come “la Gazzetta del Mezzogiorno” hanno dato risalto, indicandoci come unico paese ad aver investito tale somma per tamponare delle situazioni di disagio economico. Oggi il “fondo sociale”, sebbene la parte relativa ai progetti dei voucher lavoro (“Opificio Noci”) sia da poco stata avviata e andrà a coprire anche l’anno in corso, è ridimensionato a 10.000,00 euro.

Quindi, nonostante le difficoltà nel far quadrare i conti del nostro Comune, abbiamo ritenuto indispensabile sottolineare anche in Consiglio comunale il nostro totale disappunto circa la riduzione delle somme relative a questo capitolo di bilancio.

La platea di assistiti dalle misure previste dal fondo sociale resta oggi ampia dato il persistere della crisi economica, e ciò induce alla riflessione che tale provvedimento non possa rappresentare un unicum, un provvedimento fatto in misura straordinaria l’anno scorso, ma debba trovare continuità anche nell’anno in corso.

Un altro dato importante che emerge dalla lettura del bilancio, è la mancanza di risorse per ultimare o mettere in piedi delle misure che affrontino finalmente, di petto, e in maniera seria la questione del randagismo a Noci. Un capitolo di bilancio che rappresenta da anni, assieme al contenzioso, una delle voci in uscita più cospicue. Parliamo di quasi 200.000,00 euro. Una cifra, che in assenza di interventi mirati, è destinata a salire oltremodo. La nostra forza politica ha presentato nei mesi scorsi cinque provvedimenti in tal senso, per affrontare in maniera efficace ed intelligente questa questione.  Una su tutte, la stipula di un’assicurazione per effettuare sterilizzazioni e reimmisione sul territorio. Una misura per incentivare le adozioni e le microchippature, la dotazione di un canile sanitario e di un canile rifugio (canile rifugio presente nel Piano triennale delle opere pubbliche ma che ha visto stralciato il mutuo per la sua realizzazione dal bilancio di previsione 2015).

Questi sono solo alcuni degli aspetti che abbiamo inteso sottolineare in questa fase. Ma molte sono le proposte già pronte e che a breve presenteremo alla maggioranza, e non mancheremo di comunicare alla cittadinanza, relative ad ambiente, sociale, cultura, politiche giovanili, politiche del lavoro e associazionismo.

Se le difficoltà incontrate per far quadrare il Bilancio di previsione 2015 non hanno potuto far sì che si tenessero in conto anche questi aspetti, l’auspicio è che in fase di riequilibrio, con maggiori flussi di cassa, si vadano ad investire delle somme per rimpinguare alcuni capitoli di bilancio e per affrontare le problematiche su elencate.

L’auspicio è che in questi due o tre mesi che separano l’Amministrazione dal riequilibrio di bilancio si tenga alta la discussione politica sui provvedimenti, che inizi quindi una reale “verifica politica”, in cui si parli di provvedimenti di cui il paese ha bisogno con le relative scadenze per porle in essere e di null’altro.

Mariano Lippolis, consigliere comunale lista Sinistra

Consiglio Comunale

© RIPRODUZIONE RISERVATA