Disorganizzazione, ambiente, maltempo: la minoranza attacca Nisi

10 19 consiglieri opposizioneNOCI (Bari) - Minoranza all’attacco. Dopo gli ultimi appuntamenti di consiglio e l’emergenza maltempo i consiglieri di opposizione si sono riuniti in un incontro con la stampa per ribadire il proprio ruolo ed il proprio impegno a favore della cittadinanza. Ieri mattina nella sede di Ncd in via San Domenico i consiglieri Paolo Conforti (NCD), Orazio Colonna (M5S), Angela Lobianco (FI) e Giuseppe D’Aprile (Indipendente) hanno incontrato la stampa per mettere in evidenza alcune criticità dell’amministrazione Nisi (in foto i consiglieri d'opposizione).

Per quanto riguarda i lavori di consiglio comunale i consiglieri d’opposizione sostengono di non aver abbandonato l’aula durante il consiglio del 9 ottobre scorso, ma di non aver preso parte ai lavori perché non adeguatamente informati dall’ufficio di presidenza. «Siamo stati informati dell’aggiunta degli ultimi due punti all’ordine del giorno – sostiene Paolo Conforti – come da protocollo due giorni prima del consiglio, ma non vi era nessuna documentazione che motivasse e sostenesse i punti. Per questo non ce la siamo sentita di votare i provvedimenti ad occhi chiusi. Non un abbandono dell’aula dunque ma una presa di coscienza sui lavori di consiglio. Il mandato datoci dai cittadini ci impone di dover studiare i punti prima di votarli». «Chiediamo risposte alle nostre interrogazioni - sostiene inoltre il rappresentante del Movimento 5 stelle Orazio Colonna, - ma puntualmente la maggioranza glissa le nostre richieste. Sul provvedimento del riscatto di superficie e dei dehors si è consumato un autentico teatrino. Arrivati a quel punto sono dovuto uscire dall’aula per non essere invischiato in una situazione in cui la maggioranza non era d’accordo con se stessa e tutti sembravamo delle marionette». Alza i toni Paolo Conforti. «Alla nostra richiesta di vedere in cartella la bozza di regolamento sul baratto amministrativo, questa ci è stata occlusa. Ci chiediamo: c’è veramente qualcuno all’interno della maggioranza che decide per tutti? Tutti gli altri sono marionette nelle mani di qualcuno? Se non è così lo dimostrassero». Il riferimento è alla bagarre che si è consumata in aula di consiglio il 9 ottobre scorso al momento della discussione sui punti 10 e 11 per la regolamentazione sul riscatto dei diritti di superficie e dei dehors, ovvero l’estensione del periodo di installazione di manufatti esterni alle attività commerciali. «Per noi – sostiene Angela Lobianco – è un vero salasso per le attività commerciali nonché un dispendio di tempo perché il meccanismo attraverso il Suap è molto farraginoso».

Capitolo ambiente e decoro urbano. «No al canile comunale – scandisce la capogruppo forzista Lobianco – è un dispendio di energie e soldi delle casse comunali. Per risolvere il problema del randagismo l’unica soluzione possibile è la sterilizzazione». Per quanto riguarda i rifiuti interviene Orazio Colonna: «l’isola ecologica (im)mobile non funziona correttamente ed inoltre non sappiamo ancora a cosa servano gli scontrini se e quando escono».

Temi che introducono alla nuova polemica sulla gestione dell’emergenza maltempo. «Mi ero raccomandata al sindaco Nisi durante l’ultimo consiglio comunale di far pulire le caditoie, griglie e scoli – dice Lobianco – ma poi abbiamo visto tutti quello che è successo». «Perché il sindaco nonostante l’istituzione del Coc non ha diramato un’ordinanza? - Chiede invece Paolo Conforti - Sapeva dell’alto livello di emergenza eppure non si è premurato di comunicarlo alla cittadinanza». «Un ringraziamento importante è doveroso alle forze dell’ordine, ai volontari di protezione civile, alla polizia locale e al corpo forestale per quello che hanno fatto nonostante il loro lavoro non fosse supportato dall’amministrazione» è il pensiero di Giuseppe D’Aprile. Infine la chiusura momentanea della scuola Giovanni XXIII. «È stata una situazione gravissima», commentano i consiglieri. «Chiederemo relazioni tecniche sul perché la scuola si è allagata, una scuola ristrutturata da poco – dice Conforti - È possibile che tutta quell’acqua sia passata dalle feritoie della porta di accesso al terrazzo? La relazione di fine lavori dice che quel solaio è a norma sotto il profilo idraulico? Se così fosse perché si sono allagate le altre case nocesi? Faremo di tutto per verificare se i lavori effettuati alla scuola siano stati conformi alle leggi chiedendo spiegazioni in merito».

 

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