Seconda fumata nera per le commissioni

In aula lavoratori in cassa integrazione per protesta. La maggioranza litiga e sospende i lavori per un'ora. La minoranza, protesta e va via. Saltano le nomine: chi vince, chi perde?

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NOCI - Dalle 17 alle 21.30 di ieri il Consiglio comunale riunitosi in seduta di aggiornamento dei propri lavori non è riuscito ad approvare gli importanti strumenti di competenza del consiglio: le commissioni. Il rinvio dei punti sulle nomine aveva già creato qualche attrito in maggioranza con il PDL deciso a far valere la linea del temporeggiare per attendere l'esito elettorale delle provinciali e l'UDC fermo nell'idea di dare impulso all'azione condivisa della maggioranza attraverso le nomine di secondo livello delle commissioni. Un braccio di ferro protrattosi sin dentro l'aula del Consiglio, dove ad attendere i politici vi era un nutrito gruppo di lavoratori nocesi di un centro di elaborazione dati situato a Casamassima che hanno fatto piombare il Consiglio in ben altre riflessioni.

I lavoratori hanno lamentato agli amministratori locali il ricorso alla Cassa Integrazione fatto scattare dall'azienda a decorrere dal 27 aprile per parte dei lavoratori, evidenziando le carenze di dialogo con la componente datoriale, stigmatizzandone in maniera negativa l'operato e dando lettura del comunicato aziendale con cui è stato notificato il provvedimento. Il Consiglio si è impegnato in un'analisi attenta della situazione creatasi ed ha dimostrato attenzione ed interesse per le problematiche del lavoro elaborando un documento per la tutela dell'occupazione.

Al termine del confronto il presidente del Consiglio ha comunicato al pubblico presente l'aggiunta del 16° e 17° punto rispettivamente sui criteri di nomina delle commissioni e sull'approvazione dell'allargamento della strada comunale Caprio.

CRITERI PER LE NOMINE. Passati all'analisi del punto 16 i consiglieri hanno discusso i criteri per le nomine delle commissioni ed hanno deliberato favorevolmente. Tutto bene per ora.

LA SOSPENSIONE: scontro aperto tra PDL e UDC. Sembrava procedere tutto per il meglio ed invece il fuoco tornava a covare sotto la cenere ed alle 20.15 veniva chiesta una sospensione dei lavori per 5minuti. Un pretesto per ritrovare unità ed accordo in maggioranza. La stanza delle riunioni era facilmente individuabile grazie al vociare e alle grida che spesso si levavano.

LA MINORANZA INDISPETTITA PER L'ATTESA VA VIA.  Nel frattempo i minuti aumentavano ed il nervosismo dei consiglieri di minoranza cresceva fino al punto di prendere carta e penna per scrivere una lettera e motivare l'abbandono dell'aula. Nisi, Tinelli, Plantone, Ripa e Mezzapesa si sono dichiarati offesi dall' "indecorosa abitudine di protrarre le sospensioni" da parte della maggioranza e sono andati via.

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LA MAGGIORANZA TORNA ALLE 21.30. Il Sindaco Liuzzi, rientrando in aula, stigmatizzava la scelta dell'opposizione di abbandonare l'aula considerando fisiologico il dibattito in seno alla maggioranza e ha detto che avrebbero chiesto anche scusa per l'attesa subita da parte della minoranza, che ormai non c'era più. Solo Mezzapesa si aggirava nel palazzo (vedi foto il alto). A questo punto la proposta del Sindaco è stata quella di proseguire con il punto 17 (che verrà approvato) e di chiudere il Consiglio, "perché le nomine delle commissioni vanno condivise con l'opposizione". Alle 21.45 mancherà il numero legale ed il Consiglio sarà concluso. Si andrà a nuova convocazione.

IL RETROSCENA. Ma cosa è veramente successo ieri sera? E' da tempo che UDC e PDL si marcano a vista. Sono alleati a Noci, ma rivali in Provincia ed in Parlamento. L'UDC vuole le nomine da tempo, ma il PDL sembra non mollare, come qualche altro alleato minore. Nella scorsa seduta il presidente del Consiglio Enzo Notarnicola (UDC) presentava l'odg deciso con i capigruppo e i primi 8 punti erano le nomine. Subito la proposta della maggioranza era di spostare i punti in coda. L'UDC votava lo spostamento. Il Consiglio veniva poi aggiornato e ieri sera l'UDC chiedeva le nomine a gran voce. Chissà cosa avevano poi deciso alle 21.30!? Fare o non fare le nomine? E l'abbandono dell'opposizione a quel punto aveva creato un alibi alla maggioranza per non fare le nomine, puntando con le parole di Liuzzi (PDL) sulla "necessaria condivisione"? Oppure la condivisione non era poi necessaria e le nomine si sarebbero potute fare lo stesso, a condizione di volerle fare? Chi ha vinto e chi ha perso ieri? Vediamo: la minoranza ha sonoramente protestato (vedi documento allegato); il PDL se è vero che la linea era quella di temporeggiare ha ottenuto quello che voleva; ..e l'UDC? Sembra proprio che sia lui a perdere, non sapendo nulla di quello che sarebbe stato se la minoranza fosse rimasta in Consiglio. Morale della storia: le nomine in realtà sono uno strumento di visibilità per i consiglieri e per i loro partiti e per il Re-Sole Liuzzi, che nello scorso quinquennio le ha fatte solo al quarto anno di governo, non farle significa non delegare potere. Vi pare poco?
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