Cani randagi: approvato il regolamento per l'adozione con incentivi. I numeri del fenomeno

04 01 cani randagiNOCI (Bari) - Con 12 voti a favore e 4 astensioni (la minoranza, meno Giuseppe Notarnicola), durante il Consiglio Comunale del 31 marzo, è stato approvato il "Regolamento per l'adozione dei cani custoditi presso i canili convenzionati con il Comune di Noci": stilato dalla Commissione Affari Generali, insieme all'Assessore Parchitelli ed al consigliere Mariano Lippolis, particolarmente sensibile al tema, il piano disciplina in 9 articoli le adozioni degli esemplari, 230 a detta di Leonardo Dimartino, amministratore del rifugio "Natura Center" di Cassano delle Murge, convenzionato dal 2000 con il nostro Comune. La novità, rispetto a prima è l'elargizione di incentivi annui al privato, persona giuridica o associazione animalista che adotterà il cane, proporziali alla sua taglia. Scendiamo nel dettaglio del regolamento, con numeri e cifre del fenomeno del randagismo per il Comune di Noci.

 

LA SITUAZIONE ATTUALE - La legge quadro 14 agosto 1991 n°281 e la legge regionale n°12 del 1995 disciplinano la tutela degli animali e la lotta al randagismo, indicando le linee guida per pubblico e privato. In particolare, per quanto riguarda i cani vaganti, la legge impone che questi vengano affidati inizialmente ad un canile sanitario, dove verranno anagrafati e sottoposti alla profilassi sanitaria, rimanendo in degenza nella struttura per 60 giorni. Superato il periodo, possono essere adottati o, in caso contrario, affidati ad un rifugio. Per Noci, la struttura imputata a questo servizio è la "Natura Center" di Cassano delle Murge, convenzionata dal 2000 con il Comune dei tre campanili: per ogni singolo cane accalappiato e tenuto in gestione, il canile percepisce 1,29 euro giornalieri per un costo annuo di circa 470 euro ad esemplare. Sono 230 gli ospiti canini provenienti dal nostro territorio, a detta dell'amministratore della struttura, Leonardo Dimartino, mentre il consigliere Lippolis ha parlato, in consiglio, di un numero maggiore di esemplari, per 270 unità: ad ogni modo una cifra importante, sui 600 posti massimi di un canile (seppur molte strutture risultino sovraffollate) e ciò inserisce di diritto Noci tra i comuni con più cani randagi a carico. Il numero di 230 cani confermerebbe i dati di pagamento presenti nell'ultima determina del 2015 sui compensi elargiti alla struttura di Cassano delle Murge: tra novembre e dicembre il Comune ha versato 23.073,36 euro, che comprendono anche le spese per lo smaltimento di carcasse (det. n°1220 del 2015). Se il numero di 230 esemplari fosse confermato per l'intero 2016, il fenomeno randagismo verrebbe a costare 108.000 euro circa alle casse del comune nocese. Inoltre, il servizio di accalappiamento, a detta del consigliere Lippolis, sarebbe ad oggi ostacolato dalla mancanza di posti nei canili sanitari con cui il comune è costretto a stipulare convenzioni d'emergenza, dopo il sequestro imposto dall'ASL il 5 febbraio 2014 al Canile Sanitario di Putignano. Il sovraffollamento di queste strutture limitrofe, fondamentali per il recupero del randagio, impedirebbero ad oggi ulteriori accalappiamenti a salvaguardia dell'animale e della sicurezza.

PIANO ANTI-RANDAGISMO - L'Amministrazione comunale, sotto il sindaco Domenico Nisi, si sta dimostrando sensibile ed attenta alla questione, varando una serie di misure atte a contenere il fenomeno, seppur il piano sia solo all'inizio della sua attuazione, ammette Lippolis. A febbraio 2016, ad un anno dalla prima misura in merito, non andata a buon fine, il Comune ha stanziato una somma di 4.008,00 euro per la sterilizzazione di 40 cani, finalizzata al controllo delle nascite. L'avviso pubblico è scaduto da poco, ha confermato il consigliere di maggioranza in seduta consiliare; è in atto invece, in collaborazione con l'assessore Parchitelli, l'ideazione di un progetto per microchippature gratuite in collaborazione con l'ASL. Il Comune ha inoltre protocollato all'Azienda Sanitaria Locale un progetto di canile sanitario, individuato sull'area del Foro Boario, per rispondere in prima persona all'emergenza dei cani vaganti e per il sindaco Nisi (leggi l'intervista a Noci24.it del 1 gennaio 2016) l'obiettivo sarà raggiunto nell'anno corrente. Arriviamo così ad un'altra misura, già varata, quella del Regolamento per le adozioni dei cani custoditi presso i canili convenzionati con il Comune di Noci.

IL REGOLAMENTO PER LE ADOZIONI - Le adozioni di questi esemplari erano già effettuabili fino ad oggi, tramite richiesta al Comune, ma Nisi parla di sole 10 domande nei suoi 2 anni e mezzo di amministrazione. Da qui l'idea di un piano che incentivasse a questa buona pratica, con un piccolo aiuto economico annuo destinato al soggetto che adotta, elargito dopo i primi sei mesi solo nel caso di comprovato rispetto delle recenti norme in materia per il possesso di un animale. Possono adottare persone fisiche, giuridiche o associazioni regolarmente iscritte all'Albo comunale o regionale: per le prime due categorie il numero massimo è di 2 cani, mentre le associazioni possono adottarne un massimo di 5, dove tra 2 e 5 devono esserci le condizioni di superficie disposte dal DGR n°32 del 20.01.2015 di minimo 20mq. Il modello per la richiesta sarà presente nel Comando di Polizia Municipale o scaricabile dal sito e protocollabile sempre presso il Comando: in ogni caso il Comune sarà legittimato in ogni momento ad effettuare sopralluoghi per verificare le condizioni del cane che per norma dovrà essere microchippato ed inserito nell'anagrafe canina e dovrà esser sottoposto alla basilare profilassi sanitaria. Gli incentivi per l'adozione sono proporzionali alle dimensioni dell'esemplare:

400 euro/anno per cani di grossa taglia

300 euro/anno per cani di taglia media

250 euro/anno per cani di piccola taglia

LE REAZIONI POLITICHE AL REGOLAMENTO - La presentazione del regolamento in consiglio, da parte del consigliere Lippolis, ha scatenato le reazioni delle diverse parti politiche, in primis della minoranza che con i consiglieri Lobianco, Conforti e Colonna ha sottolineato l'assenza di un rappresentante nella Commissione Affari Generali, dopo che la delega del compianto Francesco Gentile è passata alla subentrante Francesca Gigante, fino ad oggi non schierata. Diversa, invece, è stata la presa di posizione della Lobianco che ha proposto l'abolizione degli incentivi, una misura giudicata triste e speculativa per chi si accinge ad adottare. La proposta non è stata accolta dal consiglio, che ha votato in maggioranza l'approvazione del regolamento, modificato nel punto del numero massimo di adozioni per le associazioni (inizialmente illimitato), dietro proposta dello stesso Lippolis. Il consigliere D'Onghia ha avvallato sul piano numerico l'adozione del regolamento, presentando dei rapidi calcoli sulle somme che il comune deve per mantenere i suoi cani e su quel che potrebbe risparmiare qualora il piano adozioni si rivelasse efficace in termini di risposta dei suoi destinatari. Di natura civile ed etica sono stati invece i commenti del vice sindaco Marino Gentile e di Francesca Gigante (presente nella Commissione che ha stilato il regolamento) che ha portato all'attenzione un altro modello di incentivo, quello dello "sconto" sulle tasse comunali, a quanto pare non varabile nel nostro Comune. 

 

Consiglio Comunale

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