Plantone, Lippolis e Tinelli replicano a Nisi sulla vicenda rotatoria

12 18 plantone lippolis tinelliCOMUNICATO - Sulla delibera relativa alla rotatoria tra via Mottola e via Re Ladislao approvata l'1 dicembre (leggi qui), dopo le puntualizzazioni del Sindaco (leggi qui) e la posizione de La Scelta Buona (leggi qui), si registra la replica dei consiglieri Piero Plantone (PD), Mariano Lippolis (Sinistra) e Cosimo Tinelli (Cambio per Restare).

 

 


Comunicato stampa dei Consiglieri Comunali Plantone, Lippolis e Tinelli  in risposta alle dichiarazioni del Sindaco rispetto al provvedimento relativo alla rotatoria di Via Mottola.

In riferimento alla tanto discussa delibera del rondò di Via Mottola i consiglieri comunali Pietro Plantone, Cosimo Tinelli e Mariano Lippolis intendono chiarire il proprio punto di vista che, contrariamente a quanto dichiarato dal Sindaco, è scevro da strumentalizzazioni politiche.

Partiamo dal principio. Le perplessità su questa delibera ci sono sempre state e sono state sempre manifestate al Sindaco e alla maggioranza. Nonostante ciò la delibera a marzo 2017 approdava in consiglio per l’approvazione del progetto e l’adozione della variante urbanistica al vigente PRG. Anche in Consiglio sono state sollevate le medesime perplessità tanto da condurci a votare in senso contrario (consigliere Lippolis) o in senso favorevole con la rassicurazione da parte del Sindaco di modifiche sostanziali da inserire nell’approvazione definitiva (consigliere Tinelli). Ritenuto che ogni consigliere comunale debba essere messo nelle condizioni di esprimere un voto consapevole rispetto a qualsivoglia provvedimento è stato sin da subito chiesto che il provvedimento fosse corredato, sin da principio, da una esaustiva relazione esplicativa dell’Ufficio Tecnico Comunale, cosa che non è mai avvenuta se non in occasione del consiglio comunale del 1 dicembre. Solo in quell’occasione il Consiglio ha preso atto della relazione allegandola al provvedimento.

A quanto ammontava l’importo degli oneri che l’impresa doveva scomputare? Questi oneri riguardano solo il supermercato o anche la struttura ricettiva che sorgerà alle sue spalle? Non era dato saperlo. La richiesta, formulata espressamente in sede di Consiglio del 17 marzo, non è stata mai riscontrata se non attraverso il documento, a firma dell’UTC, letto direttamente durante il Consiglio del 1 dicembre. Altre perplessità sollevate avevano ad oggetto proprio la possibilità di effettuare lo scomputo degli oneri e quindi il rispetto delle normative in materia ed in particolare dell’art. 16, comma 2-bis e comma 4 lett.d-ter, del T.U. 380/2001. Su questi punti una esaustiva relazione dell’UTC avrebbe dovuto fornire ai Consiglieri gli opportuni chiarimenti. Sulla base di quali leggi e di quali presupposti interpretativi e tecnici ci veniva richiesto di approvare questo provvedimento? Il comma 2-bis del citato articolo 16, richiede, al fine di derogare le norme sui contratti pubblici, che sia verificata la funzionalità dell’opera (la rotatoria) all’intervento di trasformazione urbanistica (il supermercato) e che la stessa opera (la rotatoria) non sia invece destinata ad eliminare criticità già presenti e solo indirettamente connesse all’aumento di traffico generato dall’intervento (il supermercato). Si tratta di aspetti importantissimi ai fini della legittimità degli atti che richiedono un’attenta analisi tecnica e giuridica di cui non si ha contezza nella documentazione portata all’attenzione del Consiglio comunale. Nessuna relazione tecnica, nessun parere o documento legale espone, chiarisce e giustifica la deliberazione richiesta ai Consiglieri comunali che, quindi, risultavano sprovvisti di sufficienti informazioni atte ad assumere una decisione consapevole.

Ci sfiora perfino il dubbio che il Consiglio non dovesse nemmeno discutere dello scomputo degli oneri di urbanizzazione, materia che attiene alle esclusive competenze dell’Ufficio Tecnico Comunale. Durante il Consiglio del 17 marzo e poi in quello del 1 dicembre venivano, inoltre, sollevate perplessità anche sul progetto stesso della rotatoria.  Appare evidente, almeno ad alcuni Consiglieri, che il progetto non risolve gli esistenti e palesi problemi di viabilità. Il progetto approvato, infatti, mentre include le 4 direttrici di via Mottola (2), via Ladislao (1) e nuovo supermercato (1) tiene fuori l’esistente supermercato (Penny Market) con l’evidente limite di riproporre due incroci (le due entrate/uscite del Penny Market) ad appena qualche metro più in là della rotatoria vanificando, così, tutti gli sforzi tecnici ed economici della stessa. Tale circostanza costituirebbe anche un grave ed evidente pregiudizio per la sicurezza stradale (l’automobilista diretto a Mottola si troverebbe, appena dopo aver attraversato la rotatoria, a “gestire” l’incrocio con le auto che escono dall’esistente supermercato (Penny Market). Anche su questo nessuna risposta né alcun supporto o parere tecnico per consentire la migliore valutazione in fase di delibera di Consiglio. Persino il parere del Comandante della Polizia Municipale, unico legittimato in tema di viabilità e sicurezza stradali, risulta inesistente e mai richiesto.

Ed ancora, il costo della rotatoria è stato quantificato dall’impresa proponente in € 223.000,00. Abbiamo chiesto che il progetto e la relativa quantificazione dei costi fossero effettuati dal nostro UTC dato che l’importo pareva spropositato. Anche su questo non siamo stati ascoltati. Durante il consiglio comunale del 17 marzo 2017, la delibera veniva approvata da 7 consiglieri con voto contrario di Mariano Lippolis. Il consigliere Fabrizio Notarnicola lasciava l’aula per incompatibilità. L’approvazione definitiva del progetto è avvenuta il primo dicembre 2017. Dal 17 marzo 2017 al 1 dicembre 2017 nessuna delle nostre perplessità e richieste hanno trovato risposta. In mancanza di supporto tecnico abbiamo dovuto documentarci e approfondire l’argomento, con il risultato di vedere aumentati i nostri dubbi a riguardo. Al fine di sciogliere ogni perplessità rispetto al provvedimento in questione, abbiamo allora chiesto che venisse trasmessa richiesta di parere alla Regione Puglia. Finalmente una nostra richiesta veniva accolta. Peccato però scoprire successivamente che La richiesta veniva sì trasmessa in Regione, ma al Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio anziché all’ufficio Urbanistica, unico ufficio evidentemente competente sull’argomento. L’ufficio rispondeva ovviamente che “tale materia non rientra nella competenza della scrivente Sezione”. E ciò non significa, come ha voluto far passare il Sindaco, che la Regione Puglia non è competente in materia, ma che tale Ufficio non è competente in materia!

Abbiamo dovuto attendere il consiglio comunale del 1 dicembre e un video del Sindaco diffuso sui social network per apprendere che gli oneri e il relativo scomputo sono pari a circa 39.000 euro.  Oltre tutto, nella prima delibera (17 marzo 2017) si approva di dover effettuare uno scomputo “parziale” degli oneri di urbanizzazione che, nella seconda (delibera del 1 dicembre 2017), diventa “totale” mediante la frase inserita al punto 1) “scomputo degli oneri di urbanizzazione come per legge” e la presa d’atto al punto 4) della “relazione esplicativa del Responsabile” che non parla di scomputo parziale. In un incontro pubblico in villa comunale, lo stesso Sindaco affermava che lo scomputo sarebbe stato pari a circa euro 16.000 (quindi parziale) contrariamente a quanto riportato nella sopra citata delibera del 1 dicembre. La nostra manifesta contrarietà dunque non è certo stata espressa rispetto all’utilità della rotatoria ma rispetto all’opacità del provvedimento e rispetto ad un modus operandi del tutto discutibile. 

Sul piano della legittimità del deliberato, saremo costretti a farci noi parte diligente e valutare di trasmettere le delibere agli organismi competenti, al fine di approfondire e acquisire ulteriori pareri a riguardo. Quanto finora esposto riguarda le perplessità da noi espresse sotto il profilo tecnico e normativo. Sul piano politico invece diversi sono gli aspetti degni di sottolineatura e che acuiscono fratture già esistenti tra noi e il Sindaco e parte della maggioranza. In primis va riscontrata l’arroganza con cui sin da principio è stato portato avanti questo provvedimento, dal Sindaco e da alcuni suoi fedelissimi. Arroganza che non ha tenuto conto delle perplessità espresse da ben tre consiglieri comunali, i quali evidentemente servivano solo a mantenere il numero legale in aula per poter permettere a pochi di approvare il provvedimento.

Il provvedimento in questione è stato approvato Il 1 dicembre, in seconda convocazione (quando basta solo un terzo dei consiglieri comunali per insediare il consiglio comunale e approvare i punti all’odg), da appena 5 consiglieri su 16 (di cui solo uno, ora all’opposizione, appartenente alla coalizione che ha sostenuto nel 2013 il Sindaco Nisi).  Dei 5 consiglieri della coalizione Noci Bene Comune facenti parte della maggioranza infatti, uno era incompatibile, un altro si è allontanato dall’aula per i motivi che non ci è dato sapere, e tre hanno dovuto manifestare il proprio dissenso votando contro o non prendendo parte al Consiglio Comunale.  Appare evidente, quindi, uno scollamento di intese che, con questo episodio, si è manifestato nella sua intensità e che porterà di certo e necessariamente ad una revisione del nostro atteggiamento politico rispetto alla maggioranza e al capo dell’amministrazione.

 

I Consiglieri Comunali

Pietro Plantone - Partito Democratico

Mariano Lippolis - Lista Sinistra

Cosimo Tinelli – Cambio per Restare

Consiglio Comunale

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