UDC: è rottura in consiglio

Fabrizio Notarnicola e Antonio Locorotondo in disaccordo sulle nomine con il capogruppo Angelini

Locorotondo_e_Notarnicola-NOCI (Bari) - Ci tengono subito a sottolinearlo, Notarnicola e Locorotondo, dopo aver preferito non partecipare alle votazioni delle commissioni consiliari su cui era nato attrito all’interno dell’UDC, “Noi siamo in maggioranza, - dice Notarnicola - ma non votiamo quelle commissioni su cui il nostro capogruppo non ha aperto un dialogo con il partito. Tutto qua. Volevamo dire la nostra, rivendicare, per esempio, il buon lavoro fatto da tanti, uomini e donne del partito, che avrebbero potuto essere valorizzati in queste nomine. Invece non c’è stato dibattito interno e i nomi sono stati scelti dal capogruppo senza coinvolgerci”. Garbato e composto. Attento osservatore delle dinamiche di maggioranza, Notarnicola ha vissuto la faccenda delle nomine con l’amaro in bocca ed insieme a Locorotondo stanno facendo la loro battaglia all’interno dell’UDC.

DOPO LE PROVINCIALI SI PRESENTA LA CRISI - E pensare che le nomine erano state per tutto il 2009 il cavallo di battaglia dell’UDC con le quali aveva incalzato i compagni di maggioranza e spronato, soprattutto il PDL, a farle. Prima delle provinciali 2009 l’UDC aveva alzato la voce sulla faccenda delle nomine, ottenendo solo promesse dal partito di maggioranza relativa in coalizione, il PDL, alle prese con la difficile trattativa sulle candidature provinciali. Il post-elezioni, invece, si è tinto di grottesco. L’UDC perde il segretario Gianni Marinuzzi e una buona parte del gruppo dirigente, che non si riconosce nella interpretazione del risultato elettorale fatta da Enzo Notarnicola e da allora il quadro non si è più ricomposto. Dichiarazioni individuali di iscritti al partito e commissariamento nelle mani dello stesso Enzo Notarnicola non fanno altro che procrastinare un dibattito interno che ci sarà, forse, solo con la elezione del nuovo segretario. Intanto si consumano rivalità e discussioni sul metodo di conduzione di questa difficile fase del partito. Nello stesso tempo, invece, il PDL si rafforza e spinge per le nomine. Fino all’altra sera, quando in consiglio le nomine si son fatte e i 5 partiti di maggioranza hanno potuto beneficiare di quegli incarichi utili per rianimare la truppa. Tutti contenti, tranne l’UDC.

PROVE DI BUON GOVERNO? - Alla domanda rivolta a Notarnicola… sono prove di un nuovo “Buon Governo”? “No di certo, noi siamo in maggioranza, nell’UDC, solo non condividiamo le scelte del nostro capogruppo”. Il messaggio è chiaro.

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