In consiglio comunale passa il bilancio di previsione 2019-21 ma aumentano Irpef e Tari

03 31bilancio1921NOCI (Bari) - Primo Consiglio Comunale cardine per l’Amministrazione Nisi, che lo scorso venerdì 29 marzo ha dovuto discutere con la massima assise il Bilancio di previsione 2019-21 e tutti gli atti propedeutici all’approvazione dello stesso.

Aliquote Imu e Tasi per il 2019 - Dopo la lettura e approvazione dei verbali delle sedute precedenti (31.7.2018, 29.11.2018, 28.12.2018 e 15.2.2019) si è entrati nel vivo dell’ordine del giorno. Primo punto ha riguardato la TASI, il cui gettito è destinato al finanziamento dei servizi indivisibili pubblici quali l’illuminazione, la sicurezza pubblica e delle strade, i servizi scolastici, i servizi sociali, ecc.. Per il 2019 sono state confermate le aliquote dell’anno precedente. Pertanto le aliquote sono state confermate, con 11 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, come segue: 1,5‰ (uno virgola cinque per mille) per le abitazioni principali e relative pertinenze, come definite e dichiarate ai fini IMU, censite in catasto nelle categorie A/1, A/8 e A/9; 2,3‰ (due virgola tre per mille) per altri immobili e aree edificabili, con esclusione degli immobili di categoria D; 2 ‰ (due per mille) per i fabbricati di categoria D (esclusi D10); 0,8‰ (zero virgola otto per mille) per i fabbricati rurali strumentali.

Il Consigliere Stanislao Morea ha proposto, per l’immediato futuro, di poter prevedere un abbassamento della tariffa per i fabbricati rurali, vista crisi che il comparto agricolo sta vivendo negli ultimi tempi, da finanziare con un incremento della tariffa per le abitazioni di lusso. Proposta che è stata presa in carico dalla Responsabile del Settore Economico-Finaziario dott.ssa Manghisi, pur tenendo conto dell’esiguità del numero di tali immobili, fatta rilevare dal Sindaco.

Confermate anche, con 11 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, le aliquote IMU per l’anno 2019, già vigenti nell’anno 2018 come approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 14/02/2018: aliquota base pari allo 0,76% e aliquota pari allo 0,40% per l’abitazione principale (solo categoria catastali A01, A08, A09) e relative pertinenze. È stata altresì confermata anche per il 2019 la detrazione pari a € 200,00 per l’abitazione principale (categorie catastali A01, A08, A09) e per gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi case popolari e dagli enti di edilizia residenziale pubblica, aventi le stesse finalità degli IACP. La somma che il Comune di Noci prevede di incassare è stimata in € 2.560.000,00 per l’esercizio 2019. Detta previsione è stata quantificata sulla base delle riscossione dell’esercizio 2018 e delle previste agevolazioni di imposta, disposte dallo Stato, per i possessori di abitazioni principali dati in comodato a parenti.

Aumenta l’Addizionale Irpef, ma resta l’esenzione fino a 12mila euro di reddito
Un lieve incremento (dello 0,30%) è stato apportato invece, all’Addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, per cui si è reso necessario modificare, per il 2019, anche il relativo Regolamento. Con la Legge n.145 del 30 dicembre 2018 (Legge di Bilancio 2019) è stata difatti ripristinata l’autonomia impositiva per i Comuni, in coerenza con il dettato costituzionale. Pertanto, a partire dal 2019, non vige più la sospensione dell’efficacia delle deliberazioni degli Enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali rispetto ai livelli delle aliquote o tariffe applicate per l’anno 2015 e disposta in origine dall’art. 1, comma 26, della Legge 208/2015 e prorogata fino al 2018. Tenendo conto di questo, nell’ambito della manovra di bilancio per il triennio 2019-2021, per poter salvaguardarne gli equilibri e garantire la copertura delle spese correnti, nonché l’attuazione dei programmi e progetti di governo, si è resa necessaria una rivisitazione in aumento dell’aliquota dell’Addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Ciò è avvenuto anche in considerazione del fatto che non era possibile razionalizzare ulteriormente le spese e qualsiasi ulteriore riduzione avrebbe rischiato di incidere sui livelli dei servizi pubblici resi alla comunità. Fatte tutte le dovute verifiche, si è calcolato che il fabbisogno finanziario per l’anno 2019 ed il mantenimento dell’equilibrio di bilancio, possono essere soddisfatti rideterminando l’aliquota unica dell’Addizionale comunale IRPEF, relativamente all’anno 2019, nella misura dello 0,8%. Tuttavia è stata confermata la soglia di esenzione per i redditi imponibili di importo non superiore a euro € 12.000,00. «Il dato non è irrilevante, poiché nonostante l’aumento necessario, è bene ribadire che il 52% delle famiglie (6.717 su 12.893), con una prevalenza di lavoratori dipendenti e pensionati, è completamente esente dal pagamento dell’Irpef, confermando la scelta operata anni fa per venire incontro alle difficoltà dei cittadini in questo particolare momento storico» ha tenuto a chiarire il Sindaco. Il gettito è previsto in bilancio per € 1.260.000,00.

L’incremento dell’addizionale ha incontrato il parere negativo dei gruppi di opposizione. Il Consigliere Paolo Conforti, nel ribadire la volontà del suo movimento a mantenere un atteggiamento costruttivo nei confronti della maggioranza e la volontà di collaborare, ha posto la questione di una possibile gradualità delle aliquota progressiva, affinché si possa tassare maggiormente chi guadagna di più chi guadagna di più.

Contrario all’aumento il Consigliere Stanislao Morea: «Fino allo scorso anno i Comuni di Noci e Castellana Grotte erano quelli con l’Addizionale Irpef più bassa. Questa peculiarità oggi scompare e l’addizionale del Comune di Noci si va ad aggiungere all’addizionale massima già imposta da altri Comuni. Comprendiamo che il Comune abbia bisogno di introitare maggiori risorse, ma questa era una nostra peculiarità in positivo. Pertanto vogliamo capire come saranno distribuite e investite queste maggiori entrate».

La risposta arriva dai banchi della maggioranza per voce del Consigliere Vito Plantone: «Di fronte alle esigenze programmatiche non possiamo fare finta di niente. I numeri sono canaglie, ti lasciano lì inchiodato senza lasciarti alcuna possibilità di muoverti. Proprio per questo abbiamo effettuato diverse simulazioni, partendo però dal presupposto che fosse necessario fare qualcosa, perché questo Comune da molti anni non riesce ad incassare quanto preventivato, arrivando ad accumulare negli ultimi 5 anni mancati introiti per oltre 2,5 milioni di euro. In questo modo non è mai possibile realizzare gli obiettivi che ci prefissiamo. Abbiamo anche simulato l’applicazione di un’aliquota progressiva, ma ciò avrebbe comportato un abbassamento della soglia di esenzione a 8.000 euro. Poi è bene tener conto del fatto che 90% dei redditi prodotti a Noci sono sotto la soglia dei 28.000 euro, e quindi la progressività delle aliquote non avrebbe consentito di raggiungere il gettito oggi necessario».

Una nota di chiarimento giunge anche dal Primo Cittadino: «A fronte dei tagli statali per la copertura dei costi dei servizi, dovendone noi coprire i costi, possiamo decidere o di eliminarli oppure di aumentare il gettito. L’unica progressività possibile, dopo tutte le simulazioni fatte, era a partire da 0,76. Ma sarebbe sembrata una presa in giro, poiché non vi sarebbe stata alcuna differenza concreta. Invece che portare la fascia di esenzione a 8mila euro, abbiamo deciso di mantenere la soglia di esenzione a 12mila euro poiché di fatto, in questo modo, il 52% del reddito imponibile, in massima parte sul reddito di pensionati e lavoratori dipendenti, si colloca in questa fascia. Negli scorsi anni, è vero che sotto questo profilo siamo stati virtuosi, ma stando in affanno con la cassa e l’erogazione dei servizi. Vi dico di più: in termini di servizi alla persona, in ambito di Piano di Zona, vi è sarà una drastica riduzione delle risorse e pertanto, già a partire dai prossimi mesi, dovremo farci integralmente carico di alcuni di essi».

Il provvedimento è stato approvato con 11 voti favorevoli e 4 contrari.

Tari: lievi incrementi dovuto all’aumento del costo di conferimento in discarica

Sono stati approvati anche il Piano Finanziario e le Tariffe 2019 della Tassa sui Rifiuti (TARI). Il Piano finanziario è lo strumento attraverso il quale i Comuni definiscono la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani, a seconda degli obiettivi prefissati. A tal riguardo, scopo principale dell’Amministrazione è quello di perfezionare il servizio e la dinamica del flusso dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, coprendone integralmente i costi come previsto per legge. Gli importi tariffari definiti per l’esercizio 2019 sono stati elaborati sulla base del Piano Economico Finanziario dell’esercizio stesso, in quanto la legge dispone che la TARI deve assicurare la integrale copertura dei costi del servizio di Igiene Urbana. «Le nuove tariffe – ha tenuto a specificare il Sindaco, – elaborate per il corrente anno, risentono dell’aumento del costo di conferimento in discarica, costo questo definito dagli impianti di conferimento e non già dall’Amministrazione comunale. Diversi Sindaci di Comuni pugliesi, tra cui anche io, hanno fortemente contestato questo aumento di costi presso le autorità competenti e si auspica che gli stessi costi possano ridursi nel tempo. Il gettito della TARI è determinato, come già detto, in base ai costi del servizio di Igiene Urbana contenuti nel piano finanziario, che copre al 100% il costo del servizio di igiene urbana. Allo stato attuale, questa Amministrazione sta garantendo anche il servizio di raccolta rifiuti per le utenze non domestiche nei giorni festivi e domenicali, senza oneri aggiuntivi per i cittadini, e ciò è stato reso possibile per aver impostato una diversa organizzazione e gestione di tutta l’attività del servizio».

Anche questo provvedimento non trova favorevoli i gruppi di opposizione. In particolare il Consigliere Morea, preoccupato soprattutto della percezione, nelle persone, che con l’avvio del porta a porta ed il relativo incremento della percentuale di rifiuti differenziati conferiti, si sarebbero abbassati i costi.

Anche questa volta, la maggioranza risponde per voce del Consigliere Plantone: «È importante che non passi un messaggio, e cioè che l’aumento dei costi sia una conseguenza dell’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, bensì dall’aumento del costo di conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica. Anzi, va spiegato che senza l’introduzione del nuovo servizio, tale incremento sarebbe stato decisamente più elevato. L’impegno deve essere ad incrementare ancor più il dato del 73% raggiunto sinora. A ciò si aggiunga che negli anni abbiamo accumulato 1mlione 800mila euro di mancati introiti dalla TARI e, pur avendo avviato le procedure necessarie di recupero necessarie, è chiaro che se ogni anno non incassiamo circa 400mila euro da tale imposizione, ciò si ripercuote negativamente sulla disponibilità di cassa».

Incalza quindi il Consigliere Conforti: «Dobbiamo domandarci come fare ad aumentare la quantità e la qualità dei rifiuti differenziati, al punto da ricavarne riduzioni importanti ed evitare questi incrementi. Inoltre sono ancora molto diffusi i fenomeni di abbandono, per cui urge una riflessione per capire come incrementare le sanzioni ed arginare il fenomeno».

Il Sindaco, a conclusione degli interventi, ha sottolineato come una delle voci che incide sulle tariffe è rappresentata dalle riduzioni previste per le utenze nell’agro. Ha quindi ringraziato i nocesi per aver avuto il grande merito di fare uno sforzo importante nella fase di avvio del nuovo servizio, consentendo di raggiungere in breve tempo risultati importanti. «Gli impianti sono totalmente in mano ai privati e v’è stato un confronto serio tra Regione Puglia, Anci, Ager e gestori degli impianti. Attualmente è in fase di sottoscrizione un accordo che dovrebbe portare ad una rimodulazione delle tariffe per il conferimento presso gli impianti. La vera sfida è ora rappresentata dal miglioramento della qualità dei rifiuti conferiti: infatti, le tariffe per il conferimento della frazione differenziata aumentano poi in base al grado di impurità dei rifiuti conferiti, che per noi è stato calcolato del 3,6%, dato assolutamente in linea con quello di altri comuni virtuosi, ma se scendessimo sotto questa soglia, potremmo ricavare uno sgravio di ulteriori 20 euro a tonnellata; potremmo prevedere l’obbligo del vuoto a rendere; così come potremmo estendere l’uso delle buste biodegradabili». Infine, ricorda che si è a lavoro per giungere alla tariffazione puntuale, per cui paga di più chi produce più rifiuti indifferenziati e che nel prossimo consiglio comunale si andranno ad approvare degli specifici regolamenti in materia di rifiuti. È importante in questa fase riportare alcuni dati: nel 2018 sono stati raccolti 4.982.237 Kg di rifiuti solidi urbani differenziati (pari al 73,04% del totale). Il costo totale del servizio è pari a € 2.920.747,86. Noci vanta una popolazione di 18.975 e 7.559 nuclei famigliari, i quali producono i quantitativo totale di 6.820.877 Kg di rifiuti (rispetto agli 8.460.979 Kg del 2017). La produzione pro capite si è dunque ridotta dai 36,16 Kg al mese del 2017 ai 29,15 Kg al mese del 2018. Sulla base di questi dati, le tariffe sono state determinate, con 11 voti favorevoli e 4 contrari.

Passa anche la verifica della qualità e quantità aree libere per il 2019

Al varo della massima assise anche la verifica della qualità e quantità aree libere anno 2019 nell’ambito del Piano di Zona 167, come segue.

Aree per la residenza:

- Zona Estensiva C3 comparto n. 25: mq 0

- Zona intensiva C1 comparti n. 3-4: mq 23.500

- Zona Estensiva C3 comparto n. 1: mq 21.237

- Zona intensiva C1 comparto n. 15: mq 905 (quota parte per un volume di mc 425)

- Zona intensiva C1 comparto n. 11: mq 0

- Zona intensiva C1 comparto n. 12: mq 4.745

- Zona Estensiva C3 comparto n. 24: mq 26.157

- Zona Estensiva C3 comparto n. 2: mq 7273

- Zona estensiva C3 comparto n. 23: mq 17.237

- Zona Intensiva C1 comparto n. 5: mq 11.858

- Zona Intensiva C1 comparto n. 14: mq 19.271

Aree per attività produttive e terziarie: nessuna disponibilità.

È stato inoltre stabilito, ai sensi dell’art. 14 del D.L. 28.02.1983 n. 55, che il prezzo di cessione di ciascun tipo di area e di fabbricato, è pari a € 17,73 per le aree dei comparti n. 25-1-24-2 -23 avente i.f.t. di 0,28 mc/mq e € 42,49 per le aree dei comparti n. 3-4-15-12-11-5-14 avente i.f.t. 0,70 mc/mq, sulla base di rivalutazione ISTAT aggiornata ad oggi.Argomento approvato con 10 voti favorevoli e 4 astenuti.

Discussione ampia sul Bilancio, che passa coi voti della maggioranza

Approvati tutti gli atti propedeutici, si passati dunque a discutere la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione per gli anni 2019-2020-2021 presentata dalla Giunta Comunale con atto n.19 in data 05.03.2019 – che contiene il piano dei fabbisogni del personale; il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici e il programma biennale di forniture e servizi; il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; il piano triennale di razionalizzazione delle dotazioni strumentali, delle autovetture di servizio e dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio; quant’altro previsto dalle disposizioni di legge – ed il Bilancio di previsione finanziario 2019-2021.

«Questo documento contabile è stato predisposto in costante raccordo con i responsabili dell’Ente, con il preciso obiettivo di dare attuazione agli indirizzi programmatici che questa Amministrazione ha tracciato in sede di insediamento – dichiara il Sindaco, Domenico Nisi. – È questo un momento tra i più significativi dell’attività amministrativa, in quanto con gli atti in esame si definiscono gli obiettivi programmatici di ciascun settore, prevedendo i relativi stanziamenti per i vari capitoli di spesa a fronte di congrue e giustificate previsioni di entrata. I bilancio preventivo viene approvato entro il termine previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno del 25 gennaio 2019, ossia il 31 marzo 2019. Purtroppo c’è da dire che la quadratura di bilancio diventa sempre più difficile, a causa dei molteplici tagli agli Enti Locali avvenuti negli ultimi anni e degli aumenti dei costi dei servizi. La legge di Bilancio 2019 ha disposto la possibilità di aumentare le aliquote dei tributi locali, per le riconosciute difficoltà operative in cui versano i Comuni, i quali sono sempre i primi a dover affrontare le numerose e diverse esigenze della collettività, che sta attraversando la crisi economica più difficile degli ultimi tempi. Il bilancio di previsione 2019-2021 è corredato dal parere favorevole dell’Organo di Revisione dei Conti, che ringraziamo per l’elevata professionalità e la costante collaborazione nei confronti del nostro Comune."

"Prima però di illustrare nello specifico le risorse dell’Ente – continua il Sindaco, – è opportuno rammentare che lo Stato ha modificato sostanzialmente il sistema dei trasferimenti a favore degli Enti Locali, apportando sostanziali modifiche e tagli ai trasferimenti statali, per cui i Comuni si sono trovati costretti a coprire il costo di molti servizi basandosi su risorse proprie. Questa Amministrazione, a fronte delle esigenze della collettività e di situazioni socio-economiche difficili se non gravi, continua a garantire i servizi sociali, i servizi a domanda individuale (quali mensa scolastica e soggiorno anziani) ed il servizio trasporto alunni. Fondamentale cambiamento al bilancio 2019 e seguenti è determinato dalle ultime disposizioni in materia di bilancio armonizzato, che permettono ai Comuni di interagire con la contabilità statale nel linguaggio del nuovo sistema di lettura dei dati contabili e del modo di operare in fase di accertamenti ed impegni».

Il Sindaco è dunque è entrato nel dettaglio del Bilancio, spiegando che le risorse fondamentali del Comune di Noci hanno l’obiettivo di garantire i servizi istituzionali, i servizi sociali, culturali e turistici. Tra queste, vi sono i gettiti delle imposte comunali, come precedentemente approvate. Nessun aumento hanno subito le tariffe per pubblicità, Tosap e affissioni, per cui le previsioni del bilancio pluriennale 2019/2021 rispettano quelle del triennio precedente.Il trasferimento del fondo di solidarietà comunale da parte dello Stato è pari ad € 718.422,40, così come provvisoriamente definito dal Ministero dell’Interno, conteggiati anche sulla base del fatto che lo Stato, con la manovra di stabilità 2018, ha esentato i possessori di abitazioni principali non di lusso dal pagamento della TASI e coloro che hanno concesso l’uso di abitazioni in comodato a parenti dal pagamento dell’IMU. «Il Comune di Noci, purtroppo, in questo contesto restrittivo ha dovuto reperire risorse proprie del territorio per la gestione ordinaria e di investimento – spiega il Sindaco. – A tal proposito, voglio evidenziare che in questo bilancio è previsto l’utilizzo di oneri di urbanizzazione solamente nella parte degli investimenti».

Per quanto concerne i Servizi pubblici a domanda individuale, le tariffe e le contribuzioni non hanno subito aumenti, in quanto la differenza dei costi è stata coperta con fondi comunali, perché, come ha spiegato il Sindaco, «questa Amministrazione, come innanzi evidenziato, intende supportare le famiglie economicamente e socialmente e pertanto il Comune copre il costo dei servizi per il 53,14%, percentuale certo non di poco conto».«In considerazione anche del fatto che i trasferimenti correnti della Regione Puglia sono individuati negli importi dell’assestato 2018 – continua il Sindaco, – essendo i Comuni le istituzioni più vicine ai cittadini, questi devono essere in grado di dare risposte ai bisogni e alle aspettative degli stessi, senza doverli esasperare con prelievi fiscali sproporzionati e inopportuni ed è questo l’obiettivo che questa Amministrazione persegue sin dal suo insediamento. Infatti, come innanzi detto, i prelievi fiscali sono nel complesso, nonostante la nuova ridistribuzione delle risorse statali, inferiori ai limiti massimi consentiti dalla legge. Il Comune di Noci, inoltre, ha scelto di non attivare l’imposta di scopo, prelievo questo destinato alle opere d’investimento. Nonostante le limitate risorse di entrata, infatti, l’obiettivo principale di questa Amministrazione è sostenere i bisogni della collettività relativamente ai servizi di carattere sociale».

Come è stato illustrato, sono state inserite in bilancio nuove voci di spesa per far fronte a problematiche presenti sul territorio per adozione randagi con microcip e misure anti randagismo; PUG – Piano Urbanistico Generale; Piano di protezione Civile; manutenzione straordinaria strade comunali; manutenzione del verde pubblico; manutenzione straordinaria del Cimitero; nuovo sistema di trasporto pubblico; rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e verticale.Importante e fondamentale è l’aver impostato le previsioni di bilancio assicurando gli equilibri di bilancio.

Per quanto riguarda il personale, la finanziaria 2019 ha ribadito che gli Enti locali assicurino la riduzione delle spese di personale garantendo il contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratiche amministrative. La previsione di spesa del personale, rientra nei limiti previsti dalle disposizioni in materia di legge, cioè tener conto della media del triennio 2011/2013 e del rapporto alla spesa corrente.

La programmazione triennale del fabbisogno di personale risulta coerente con il piano generale di sviluppo dell’Ente. Nel suddetto Piano si è preso atto che nel corso dell’anno 2019 sono assumibili 2 unità di Cat. C1 – Istruttori contabili e n. 3 unità Cat. D1 per l’Ufficio Tecnico, per l’Ufficio Ragioneria e per l’Ufficio Affari Generali. Inoltre, sono previste assunzioni di un Istruttore di Vigilanza e di un Istruttore Amministrativo. Anche nel Settore Tecnico è prevista l’assunzione di un Geometra.

Per il Contenzioso, come già avvenuto negli scorsi anni, perseguendo gli obiettivi programmatici dell’Amministrazione, le risorse saranno destinate alla definizione delle controversie in atto tramite transazioni stragiudiziali ovvero in corso di causa. L’ente si è avvalso di un nuovo sistema di assegnazione degli incarichi, sempre nel rispetto della legge in materia di incarichi professionali, e di compensi da corrispondere nell’economicità della spesa complessiva di bilancio.

Per quanto riguarda il Settore Sociale, «con questo Bilancio sarà data continuità a tutti quei servizi funzionali a soddisfare i vecchi e i nuovi bisogni, sempre più numerosi, delle persone e delle famiglie, con quello spirito innovativo, già intrapreso da questa Amministrazione, che, lungi dall’assistenzialismo, deve assicurare alle persone e alle famiglie l’inclusione sociale attiva, l’autonomia e la qualità della vita, valorizzando l’apporto anche del terzo settore e di tutte le realtà significative della nostra comunità» ha spiegato il Sindaco. Alcuni servizi saranno assicurati in forma singola, altri in forma associata con gli altri Comuni dell’Ambito Territoriale di cui il Comune di Noci fa parte. In particolare sono previste somme consolidate per interventi a sostegno della genitorialità e responsabilità familiare, soprattutto per le madri sole, e interventi a favore di famiglie affidatarie; misure di sostegno alla domiciliarità per anziani e disabili; interventi di accoglienza presso le strutture residenziali, laddove non è possibile la permanenza a domicilio e/o altre misure alternative (esempio affido familiare); interventi di integrazione socio-sanitaria; interventi di integrazione sociale per disabili; interventi di integrazione per immigrati; interventi di inclusione sociale e di prevenzione al disagio anche in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio; interventi di inclusione socio-lavorativa sostenendo e incentivando i percorsi per il Reddito di Dignità (RED) e Reddito di Inclusione (REI); interventi di contrasto alla violenza, sostenendo le attività del Centro Antiviolenza di via S. Pellico; interventi per attività socio-ricreative per minori ed anziani. «È bene ricordare, inoltre – continua il Sindaco, – che quest’anno, a seguito dell’approvazione del IV° Piano Regionale delle Politiche Sociali, saremo impegnati a livello di Ambito alla programmazione ed approvazione del IV° Piano Sociale di Zona 2019/2021. Quest’Amministrazione ha cercato finora di adempiere a tutto quanto previsto, nel rispetto delle norme, con la volontà, la sensibilità e l’impegno di accrescere la qualità degli interventi sociali tale da rispondere sempre più ai bisogni della nostra comunità e creare le condizioni di benessere per tutti, in via prioritaria per le persone che vivono in difficoltà o presentano fragilità».

Infine, per quanto concerne le poste in Bilancio, è utile citare alcune delle opere per la realizzazione delle quali sono stati previsti specifici capitoli di spesa: € 295.174,27 per manutenzione straordinaria delle strade; € 70.000,00 per manutenzione straordinaria degli immobili comunali; € 250.000,00 per la Rete viaria nella Zona Industriale; € 100.000,00 per interventi di messa in sicurezza degli immobili comunali con impiego di fondi ministeriali; € 200.000,00 per spese di progettazione; € 400.000,00 per interventi presso la scuola materna “Gallo”; € 300.000,00 per interventi presso la scuola materna “Tinelli”; € 40.000,00 per procedure espropriative; € 50.000,00 per lavori di sistemazione del centro storico all’interno del programma “Patto per la Puglia”; € 90.000,00 per interventi sulla rete del gas.

Il Presidente della Commissione Sviluppo Economico, il Consigliere Mariano Lippolis, ha riportato l’esito dei lavori della stessa, che ha posto un accento particolare sull’importanza e l’urgenza di intervenire sul personale, fondamentale al funzionamento della macchina amministrativa.

Il Consigliere Barbara Lucia ha voluto esprimere il voto favorevole del suo gruppo al provvedimento, ponendo l’attenzione sulla differenza sostanziale tra quanto espresso nell’azione amministrativa nocese ed il Governo nazionale. Ma accende anche i riflettori sulla necessaria progettualità e capacità di cogliere le sfide che attendono l’amministrazione.Le fa eco il Consigliere Piero Liuzzi, che però ricorda che con i numeri bisogna fare i conti, anche se questi spesso pongono un freno alla volontà di fare. Richiama quindi la maggioranza a fare maggiore uso della partecipazione, per far fronte alle difficoltà.Quindi interviene il Consigliere Paolo Conforti, che se pur condivide nelle linee generali quanto detto, ritiene che non si possa incolpare un’Amministrazione dell’andamento macro-economico generale. Chiede maggiore sforzo e attenzione nel settore turistico.Per il Consigliere Anna Martellotta la partecipazione sarebbe pura forma vista l’esiguità delle risorse a disposizione, per quanto possa essere una meta cui tendere. Inoltre afferma che l’omogeneità della maggioranza e il Bilancio discusso, coerente con l’idea di sviluppo già intrapresa da alcuni anni, sono due fattori fondamentali al raggiungimento degli obiettivi.Il Consigliere Stanislao Morea richiama le osservazioni fatte e i dubbi sollevati in fase di discussione delle Linee Programmatiche, poiché manca a suo avviso slancio e accelerazione rispetto a quello che è l’atto programmatorio più importante di un’Amministrazione, oltre che una efficace analisi dei fenomeni in atto.Pronta la risposta del Consigliere Vito Plantone, che respinge l’accusa rivolta alla maggioranza di non voler coinvolgere e rivendica la concretezza di questo Bilancio, che punta al miglioramento delle entrate e al presidio della spesa al fine di mettere basi solide per raggiungere gli obiettivi prefissati.Il Consigliere Fortunato Mezzapesa fa presente che i Comuni sono l’anello debole delle istituzioni italiane e che è inutile pretendere grandi cose quando manca il personale e si è ridotti ad elemosinare qualche decina di migliaia di euro ai piani più alti. «Il coraggio non manca a nessuno di noi. Ma ci vuole anche il coraggio della prudenza, nel dire ai cittadini le cose per quelle che sono, senza tentare di vendere un prodotto che in realtà non esiste» dichiara il Sindaco a chiusura dell’assemblea, ringraziando per il lavoro svolto il Collegio dei Revisori dei Conti, il Settore Socio-Economico con le responsabili dott.ssa Dalena e dott.ssa Manghisi, gli Uffici, la Commissione Sviluppo Economico ed il Consiglio Comunale tutto.

Il provvedimento è passato con 11 voti favorevoli e 6 contrari.

Consiglio Comunale

© RIPRODUZIONE RISERVATA