Rondò di via Gioia: esposto del presidente del consiglio Notarnicola a Sindaco, Provincia e Procura

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NOCI (Bari) - Scontro in atto a suon di esposti tra il presidente del consiglio Enzo Notarnicola e il consigliere provinciale Marino Gentile sulla questione rondò stradali e autorizzazione ad aprire un accesso sulla S.P. 239 da parte del nuovo distributore di benzina in costruzione. Una contesa per la quale ieri sera alle 19 si è riunita la maggioranza in una sede non istituzionale (il Consorzio Consulting del sindaco Liuzzi) per discutere della faccenda. E l'aria era quella da resa dei conti.

L'ESPOSTO - In data 26 maggio il presidente del consiglio comunale di Noci, Enzo Notarnicola, ha preso carta e penna ed ha scritto un esposto indirizzato al presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli, all'assessore ai Lavori pubblici della provincia di Bari, Michele Labianca, al dirigente dell'ufficio tecnico della provincia di Bari, ing. Nicola Anaclerio, alla procura della Repubblica e al sindaco di Noci, Piero Liuzzi. Un gesto che nasce dalla critica, evidente nel testo, dell'operato di Marino Gentile, consigliere comunale e provinciale della Lista Schittulli, reo di aver dato priorità nella realizzazione dei rondò provinciali previsti per Noci ad un progetto, quello in fase di realizzazione su via Gioia, "non tra quelli prioritari".

Nell'esposto si sottolinea che "è attualmente in fase di realizzazione, da parte della Provincia di Bari, un rondò stradale sull'incrocio tra via Putignano-Alberobello e via Gioia del Colle, in territorio di Noci; tale rondò, inspiegabilmente, è stato iniziato in fretta e furia, bruciando davvero le tappe rispetto alla normalità dell'iter amministrativo, e quasi in concomitanza con l'inizio della costruzione su via Gioia del Colle, di un nuovo distributore di benzina, già autorizzato dal comune di Noci su richiesta dei fratelli P.".

Notarnicola evidenzia poi che tale distributore avesse avuto dal comune di Noci l'autorizzazione all'apertura solo di un accesso laterale, "mentre il completando rondò, per cui è causa, permetterà (perché la Provincia ha già autorizzato) accesso e fuoriuscita dal distributore anche sulla SP. Noci-Gioia del Colle. Interpellato l'assessore al Lavori Pubblici della Provincia di Bari, il medesimo ha ammesso che della questione ‘se ne sta occupando il Consigliere Provinciale Marino Gentile (che è di Noci), e alle domande sull'opportunità di eseguire quel rondò con precedenza rispetto ad altri, ben più strategici e già concordati col Comune di Noci, ha alzato le spalle".

Nel prosieguo dell'esposto Notarnicola si lamenta della situazione creata "frutto senz'altro di forzature politiche ed ancora una volta di assurdi che più che alla buona amministrazione della cosa pubblica portano ad un'amministrazione personalistica della stessa". Notarnicola sottolinea poi che "il rondò di cui si è sin'ora parlato viene costruito attingendo ai fondi per straordinaria manutenzione della Provincia di Bari; e tuttavia già si era ampiamente discusso sulla necessità di costruire rondò in territorio di Noci, in punti particolarmente nevralgici e pericolosi (v.S.P. per Gioia del Colle, più verso Gioia, oppure sulla S.P. per Mottola, ove la visibilità dell'incrocio è critica e la pericolosità tristemente nota), tanto che, in accordo tra Provincia di Bari e Comune di Noci si era redatta una scaletta per tali lavori che, evidentemente, è stata invece stravolta, dacchè il citato rondò non era certo tra quelli prioritari".

Ecco nuovamente esposta la ricostruzione di Notarnicola "Dunque cosa si evince da quanto narrato? Sicuramente che il rondò suddescritto ha ottenuto priorità assoluta rispetto ad altri, ben più importanti, al solo fine di consentire all'erigendo distributore di benzina, sempre sopra descritto, di ottenere accesso ed uscita (tra l'altro da verificare bene sulla pericolosità) sulla strada principale; la Provincia di Bari, tra l'altro e sempre in tempi assolutamente non consueti, ha già fornito autorizzazione alla costruzione degli accessi sul rondò da parte dei concessionari della stazione di servizio, dando parere favorevole sui passi carrabili".
Quello che Notarnicola contesta inoltre è la scelta di inserire un intervento non in scaletta, cioè il rondò in questione, "Allora il sospetto che già vi erano accordi, già in fase di richiesta di autorizzazione presso il Comune di Noci; perché in caso contrario un distributore con accesso da una strada secondaria, avrebbe poco avuto motivo di esistere".
In sostanza il presidente del consiglio comunale chiede che "tutto quanto sin'ora esposto sia oggetto di attenta verifica, e che le risposte alla collettività siano chiare ed univoche, oltre che vengano represse eventuali irregolarità, sia amministrative che di legge".

 

LE REAZIONI - Pare che la missiva abbia suscitato contrarietà nella persona del presidente Schittulli e dei dirigenti provinciali e l'incontro di ieri, a cui ha partecipato anche il consigliere comunale e provinciale Marino Gentile aveva proprio il compito di chiarire alle altre forze di maggioranza questa dura presa di posizione di Enzo Notarnicola. Da rilevare che l'esposto a firma del presidente del Consiglio è un atto pubblico e politico di forte impatto e denota i gravi attriti presenti tra le forze politiche della giunta Liuzzi.

LE CONSEGUENZE POLITICHE - Il quadro quindi si complica: pochi mesi fa tre membri del PDL si rendono indipendenti uscendo dal PDL; resta in piedi la questione Noi per Noci, con un consigliere ed una segreteria da una parte che chiedono la revoca del mandato al loro ex-assessore ormai fuori dal movimento (secondo loro), il quale appoggiandosi ad alcune associazioni di categoria rivendica il proprio ruolo guida in Noi per Noci stesso; ed ora il presidente del Consiglio Notarnicola che attacca frontalmente e con un esposto pubblico il comportamento di Marino Gentile e quindi di Città Domani, cioè un'altra forza di maggioranza. In questo quadro così disgregato delle forze di maggioranza riuscirà Liuzzi a ricompattarle e a portare avanti l'azione amministrativa? Con quale compattezza dovranno affrontare anche le richieste popolari (vedi comitato Salviamo il Parco Giochi) di fare dietrofront su alcune scelte, come l'apertura della strada nel parco giochi? Ci sarà davvero unione su queste come su altre scelte? Non si rischia ora più che mai la paralisi? E poi bisognerà capire perchè mai Enzo Notarnicola, nelle vesti di presidente del Consiglio comunale abbia scelto la strada dell'esposto per affermare le sue idee: non c'è dialogo in maggioranza? O piuttosto Notarnicola ha voluto dare una lezione di metodo alla sua maggioranza? Anche questa ipotesi è probabile. Quel che sembra strano è che in fondo in un rondò ci sono sempre...precedenze da dare... perchè mai prendersela con il Gentile, in modo così eclatante, per averne indicata una?

 

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