Maggioranza 11 – Opposizione 9: lite in aula tra Sindaco e presidente del Consiglio

08-01-litigio-sindaco-presidenteNOCI (Bari) – Un consiglio infuocato quello andato in scena giovedì sera in via Sansonetti con l'UDC pronto a chiedere conto del mancato coinvolgimento nelle tre riunioni di maggioranza di luglio. In questi tre incontri, infatti, secondo quanto ribadito in aula dal presidente del consiglio, Enzo Notarnicola, "l'UDC non è stato invitato ed è stato posto fuori dalla maggioranza, nonostante la nostra disponibilità dimostrata nel votare il bilancio di previsione a fine giugno ". Cambiano, quindi, i rapporti di maggioranza limitati alle sole tre forze politiche PDL, Città Domani e Noi per Noci, per un totale di 11 consiglieri che con il sindaco fanno 12. L'opposizione si amplia inglobando non solo il PD, SeL e Popolari per Noci, ma anche l'UDC, per un totale di 9 consiglieri.

Vista la rottura dell'asse UDC-maggioranza sembrerebbe scontata l'assegnazione della poltrona di 7° assessore (donna) al movimento Noi per Noci, che nella serata di giovedì incassa anche la carica di vice-presidente del Consiglio attribuita per elezione a scrutinio segreto al consigliere Leo Rinaldi. In realtà il sindaco Liuzzi non fa cenno di voler completare subito la squadra di governo, facendo restare in gioco più forze politiche, e inizia a manifestare segni di insofferenza per le modalità di conduzione delle riunioni di consiglio comunale da parte di Enzo Notarnicola con cui ingaggia notevoli duelli verbali. "Signor presidente sta giocando male" – queste le parole del primo cittadino rivolte con veemenza al presidente del Consiglio, il quale ha replicato con altrettanta forza – "Non fate i moralisti". Liuzzi ha contestato apertamente il presidente Enzo Notarnicola per il modo di conduzione della seduta, per l'eccessivo spazio dato alle interpellanze ed interrogazioni dei consiglieri di minoranza e maggioranza e per l'incapacità di bloccare i tanti dibattiti tra consiglieri che nascono in aula ed ingolfano i lavori (Il consiglio è cominciato alle 18.30, le interrogazioni sono durate oltre 2 ore e mezza, il primo punto all'odg è stato affrontato a partire dalle ore 21 ndr ). Di contro, Enzo Notarnicola ha risposto con una lunga "filippica" contro il Sindaco e il suo modo di amministrare e di gestire le forze politiche, contro l'indifferenza manifestata nei confronti del suo partito, l'UDC, che da un anno (dalla morte dell'ass. Argenta ndr) è senza rappresentanza in Giunta e per di più è un partito che ha dato il sostegno e i suoi 4 voti il 30 giugno per il bilancio di previsione 2011, dimostrando di voler essere in maggioranza. Ciononostante l'UDC non è più stato convocato alle riunioni di maggioranza e, difatti, snobbato ed escluso dall'amministrazione.

08-01-fabrizio-notarnicolaA dare manforte all'arringa di Enzo Notarnicola hanno contribuito anche i colleghi di partito a cominciare dal capogruppo Stefano Angelini (UDC)"Abbiamo votato il bilancio per senso di responsabilità ed ora siamo snobbati. Una forza politica che lo scorso anno non l'ha votato il bilancio (Noi per Noci ndr) quest'anno è stata considerata interna alla maggioranza. Noi dell'UDC che siamo sempre stati vicini alla maggioranza veniamo totalmente ignorati. Questo è il rispetto, Sindaco?". Fabrizio Notarnicola (UDC) (in foto) ha invece sollevato numerose questioni politiche ed amministrative tirando in ballo sindaco ed assessori, in primis il neo assessore Arturo D'aprile contestato da Fabrizio Notarnicola per un impegno di spesa di 350€ per un viaggio di 3 giorni a Chianciano, per un impegno istituzionale, dell'assessore e dell'autista comunale " come è possibile impegnare solo 350€ per un pernottamento di due notti, più viaggio, autostrada, pagamento di straordinario all'autista .... La cifra sembra troppo bassa. Si può sapere quanto costerà ai cittadini il suo viaggio a Chianciano?". A questo attacco D'aprile ha risposto che effettivamente il viaggio è costato solo 350€. Poi Fabrizio Notarnicola ha attaccato l'inefficienza delle commissioni per la mancanza di impegno dei consiglieri "Poi per la commissione affari sociali le dico che il presidente Plantone ha più volte tentato di convocarla, ma un consigliere ex-indipendente, ora pdl, (Mansueto ndr) non assicura mai la presenza". Sull'ampliamento della rete gas attualmente in corso Fabrizio Notarnicola ha attaccato l'assessore Morea, colpevole di non aver concordato con le commissioni i progetti di estensione di 3 km di rete gas in città - "Chiedo che lei venga in commissione a presentare un atto di indirizzo così da realizzare in modo trasparente la progettualità dell'ampliamento della rete gas. Senza opacità". Morea ha poi replicato ricordando che le scelte sono state concordate con il Consiglio e si sono basate sulla presenza di maggiori nuclei di famiglie sul territorio e che si è dato inizio ai lavori dalle strade comunali.

Durante il consiglio c'è stato un altro momento di forte contestazione sull'utilizzo e il rispetto del Regolamento del Consiglio comunale tanto che il consigliere Domenico Nisi (PD) è giunto a chiederne la modifica - "Vi prego di mettere da parte le vostre problematiche interne alla maggioranza ed ex-maggioranza. Diamo piena disponibilità a rivedere le regole del Regolamento di Consiglio comunale circa le interpellanze ed interrogazioni, i tempi di lavoro. Rivedere il Regolamento è utile per tutti". A Nisi si è anche accodato Marino Gentile (Città Domani)"Per me è giusto regolamentare le interpellanze ed interrogazioni. Basta con le provocazioni, dobbiamo capire cosa vogliamo fare".

Il consiglio è stato fisiologicamente simile a tantissimi altri per modalità di lavoro, tempi, siparietti politici e deliberazioni notturne. Nessuno scandalo per gli osservatori navigati. Questa amministrazione, a 15 o a 11, nonostante litigi, discussioni accese e palesi, lavori sul filo della correttezza regolamentare, riesce a portare a termine gli impegni assunti e a concludere l'ordine del giorno. Sempre. E' un dato che non si può sottacere. Ciò vuol dire che la politica, a livello cittadino, attua delle scelte, assumendosene le totali responsabilità. Ciò vuol dire che la discussione, a livello locale, si trasforma in decisione, forzata o meno, condivisa o meno. La politica è il luogo della discussione, accesa, violenta, capziosa, dovuta, cercata, necessaria che sia. Purchè diventi decisione. E questa maggioranza, a 15 o a 11, decide. Mentre le minoranze cittadine dal 2003 discutono, discutono, discutono....

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