Noci nella Città Metropolitana: dubbi e prospettive

09-30-noci-citta-metropolitanaNOCI (Bari) - Tra poco meno di un mese, il 24 ottobre, le Regioni comunicheranno a Monti la loro proposta di riorganizzazione del territorio ed in particolar modo delle Province in via di soppressione e delle nuove Città Metropolitane in via di costituzione. Il percorso non è facile: numerosi sono i dubbi sulle competenze effettivamente attribuite ai nuovi organismi. E Noci, essendo al confine tra la Provincia di Bari (soppressa dal 1 gennaio 2014) e la Provincia di Taranto (che sopravvive unendosi a quella di Brindisi) cosa farà? Noci entrerà nella Città Metropolitana, sì o no?

VERSO LA CITTA' METROPOLITANA - Il dibattito cittadino è fermo e la scadenza del 2 ottobre sembra non essere vincolante dal momento che non essendo stato istituito il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) per evitare che venissero spese risorse pubbliche aggiuntive per i vari organi, la Regione Puglia ha deciso di avviare cofronti multilaterali con i presidenti delle 6 province pugliesi e con i sindaci di tutti i comuni. Dal 20 luglio 2012, giorno dell'emanazione della delibera di Consiglio dei Ministri che ha avviato il percorso di trasformazione degli enti territoriali, la Regione Puglia, tramite l'ass. Dentamaro ha avviato tavoli di lavoro con gli enti locali riscontrando notevoli resistenze soprattutto da parte delle Province che scompariranno: la Provincia di Bari e la BAT (Barletta-Andria-Trani). Sia Ventola, sia Schittulli hanno manifestato in più occasioni le proprie perplessità circa le modalità e le tempistiche imposte dal Governo per arrivare a copiere queste scelte, ma ormai il cammino è già avviato. 

LA PRIMA CONFERENZA METROPOLITANA - Venerdì 28 settembre è stata convocata a Bari, nel Palazzo della Provincia,  la Prima Conferenza Metropolitana con i sindaci della provincia di Bari e sono intervenuti il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, l’assessore del Comune di Bari alla Città Metropolitana, Filippo Barattolo, il Presidente dell’ANCI Puglia, Luigi Perrone e la responsabile POS Città metropolitana e Decentramento del Comune di Bari, Maria Cristina Di Pierro. Per Noci, in sostituzione del Sindaco, Piero Liuzzi, è stato presente l'assessore Stanislao Morea. Presenti solo 33 su 41 comuni del territorio. Schittulli ha subito chiarito ai presenti la sua posizione: "Non esiste un orientamento forte del Presidente della Provincia di Bari o del Sindaco di Bari che debba prevalere perché, in questo percorso di riordino, sono solo i sindaci della provincia di Bari ad essere i protagonisti del loro futuro amministrativo. A questi deve essere riconosciuto ampio mandato sul da farsi. Ovvero, si deve tener conto di quelle che rappresentano le loro aspirazioni od esigenze, ed anche delle loro riflessioni sull’opportunità o meno di entrare a far parte della Città Metropolitana. Per questi motivi, invito i sindaci dei comuni a convocare i Consigli comunali per operare una scelta importante sul loro futuro".

TUTTI I DUBBI - Compito della Prima Conferenza Metropolitana è stato quello di avviare il percorso verso la stesura del nuovo "statuto" della Città Metropolitana entro il 1 novembre 2013. Prima di procedere, però, alla stesura dello statuto si è deciso di chiedere una adesione formale da parte dei comuni che rientreranno nella futura Città Metropolitana. Ed è qui che entra in gioco il dibattito sul territorio - come ha detto l'ass. Morea ai nostri taccuini - un dibattito che sarà aperto in consiglio comunale per valutare le opportunità di rientrare o meno in questo nuovo ente. Ma le perplessità in merito sono tante, a cominciare dalla definizione di alcuni punti chiave, necessari all’elaborazione del nuovo statuto della nascente Città Metropolitana. "Abbiamo appena avviato la discussione sullo statuto della Città Metropolitana - dice Stanislao Morea a NOCI24.it - e sono subito nati degli interrogativi: il sindaco della città metropolitana, per il quale la norma non prevede alcun compenso, come sarà eletto: a suffragio universale o nominato dai sindaci? Ci sarà il mantenimento dell’autonomia delle funzioni dei Comuni e degli organi comunali presenti: Sindaco, Giunta e consiglio comunale? E poi, cosa molto importante, quali funzioni avrà il nuovo Ente? Di sicuro viabilità e trasporti, ma quali saranno le funzioni delegate alle macroaree metropolitane Conca barese, l’Area murgiana, Valle d’Itria e Terra di Bari?". Altro argomento importante affrontato nella Prima Conferenza Metropolitana è stato il modo con cui saranno delegate ai Comuni le funzioni attualmente svolte dalla Provincia, come la gestione delle scuole superiori di secondo grado presenti sul territorio comunale; la polizia provinciale ambientale; le attività culturali e turistiche e i servizi sociali. Alcuni comuni hanno già dichiarato la loro volontà di opporsi a tale riorganizzazione degli enti locali, come il Comune di Molfetta, che con il sindaco e parlamentare Antonio Azzollini ha già preannunciato in Provincia la volontà di deliberare il non ingresso nella Città Metropolitana: una provocazione che forse potrebbe essere seguita anche da altri comuni. Per quanto riguarda Noci bisognerà attendere il prossimo consiglio comunale in cui si discuterà delle prospettive: si andrà nella Città Metropolitana o nella Provincia di Taranto-Brindisi?

 

 

 


 

Approfondimento

CITTA' METROPOLITANE E PROVINCE: le nuove funzioni

Sia le nuove province sia le città metropolitane non avranno le giunte, ma solo un Presidente di Provincia nel primo caso ed un Sindaco Metropolitano nel secondo. Resteranno i consigli provinciali nelle Province e saranno eletti i consigli metropolitani nelle Città Metropolitane. Sulle funzioni delegate agli enti la legge parla però chiaro:

le Province quali enti di area vasta avranno le seguenti funzioni:

le Città Metropolitane avranno le seguenti funzioni:

Consiglio Comunale

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