Marino Gentile 'Mi candido con la lista Schittulli alle primarie, ma non me l'ha chiesto Piero'

10-25-marino-gentileNOCI (Bari) - Non si parla di primarie comunali nel centro destra e almeno per ora sono state ufficializzate solo quelle del centro sinistra per il 25 novembre, eppure c'è chi, come Marino Gentile (in foto), consigliere di Città Domani al comune di Noci e della Lista Schittulli alla Provincia di Bari, è pronto a candidarsi in una eventuale tornata di primarie del centro destra nocese, qualora ci fossero. Il motivo? "Ci sono già tanti che si autocandidano in giro, posso farlo anch'io o no?". E chissà che dopo l'annuncio di ieri sera di Berlusconi (primarie nazionali nel PDL il 16 dicembre) non si facciano davvero anche a Noci per la scelta del candidato sindaco del centro destra.

Nell'agone politico del post-Liuzzi iniziano ad agitarsi le acque, ma al momento non c'è nulla di ufficiale. La politica cittadina del centro destra è stata tutta concentrata sul superamento dell'ultimo e più importante scoglio politico: l'approvazione del bilancio di previsione 2012. Ora che questo capitolo è archiviato con molta probabilità si comincerà a parlare di alleanze e di raggruppamenti delle amministrative dell'aprile 2013. Fin ad oggi quelle circolate sono solo indiscrezioni: da una parte è trapelata la volontà, mai confermata pubblicamente, di una candidatura a sindaco da parte dell'attuale vice sindaco Stanislao Morea su cui non ci sarebbe la convergenza totale dell'attuale centro destra, dall'altra le pretese dell'UDC che con lo stesso Enzo Notarnicola vorrebbe vedersi riconosciuto, dopo 10 anni di governo cittadino targato PDL, il ticket verso la poltrona di primo cittadino. E tempo fa lo ha anche dichiarato a NOCI24.it. Ultimamente si è aggiunta anche una dichiarazione del consigliere Marino Gentile rilasciata a Largo Bellavista "Marino si candida sindaco: me l'ha chiesto Piero", lasciando trapelare, quindi, un placet di Liuzzi ad una sua candidatura "contro" la candidatura di Morea. Così è sembrato fino a quando non abbiamo incontrato il consigliere Gentile.

Allora consigliere Gentile, lei si candida a sindaco di Noci, sì o no? E chi lo candida? "Punto primo: premesso che non mi candida nessuno e che io ho sempre detto che se c'è uno strumento democratico, come le primarie, io sono disponibile a farle. Punto secondo: non mi candida nessuno se non il mio movimento che mi ha chiesto la disponibilità ed io ho riflettuto molto sulla proposta, anche perchè nella mia stessa famiglia ci sono state forti opposizioni, ma alla fine incontrando anche la gente che mi ha sempre chiesto se mi candidassi, sì o no, ho deciso di dare la mia disponibilità e la mia faccia".

Quindi si candida alle eventuali primarie del centro destra con la lista civica Città Domani? "Qui ho un'altra novità ancora. Io sono lista civica, ma non dimentico la mia provenienza. Sono stato candidato in un partito che all'epoca ha prestato simbolo e uomini al centro destra (il PSI ndr). Poi dopo un mese da quelle elezioni alcuni dissero: "scusate, ci siamo sbagliati, non era questo il nostro candidato sindaco e se andarono". All'epoca mi sembrò una presa in giro rispetto agli elettori da parte dei delusi di quelle elezioni e del loro risultato. Siamo nel 2003 e ci fu la famosa scissione. Da allora io ho continuato a navigare il liste civiche: l'ho fatto al Comune e l'ho fatto alla Provincia. Non nascondo che oggi mi piace il movimento Schittulli perchè mi piace l'uomo Schittulli. Dico una cosa su tutte: noi siamo arrivati con Schittulli alla Provincia ed abbiamo realizzato la spending review prima ancora che ce lo chiedesse Monti. Abbiamo diminuito i costi, diminuito i dirigenti da 30 a 16, c'è stato anche un atto forte da parte nostra qualche mese fa annunciando le dimissioni se non fosse passata la revisione della spesa. Tutto questo mi ha fatto capire che l'uomo Schittulli è capace di dare un grosso contributo alla politica di questo territorio. Per questa ragione non nascondo che forse a breve a Noci nascerà il Movimento Schittulli e che alle prossime competizioni elettorali ci sarà il Movimento Schittulli".

Allora Lei si candida con Schittulli, ma è circolata la notizia di un sostegno di Liuzzi alla sua candidatura? "Voglio precisare chiaramente una cosa che è circolata, ma è errata. Io ho solo detto che il sindaco Piero Liuzzi mi ha portato a riflettere durante una riunione politica su una cosa. Ma non è affatto vero che è stato lui a dirmi di candidarmi. E' falso. Io dico solo che non volevo fare più l'esperienza politica, avevo deciso di ritirarmi e lo avevo detto già in alcune occasioni a degli amici. Al che mi è stato detto, così in un pourparler, da Liuzzi in quella occasione che è da codardi, in politica, ritirarsi nel momento più difficile. Visto che il momento è difficile: la crisi, mettere a posto i bilanci comunali, trovare nuove risorse, non mettere mani nelle tasche dei contribuenti... questo mi ha portato a pensare di non candidarmi. Però riflettendoci bene ho raggiunto la conclusione che noi abbiamo maturato l'esperienza giusta, in 10 anni non abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadini, stiamo garantendo seppur con qualche difficoltà, dovuta ai ritardi con cui partiranno, i servizi a domanda individuale (mensa e trasporti scolastici) che dal prossimo anno saranno completamente rivisti.... abbiamo avuto attenzione al sociale... siamo in difficoltà, ma noi politici non dobbiamo mollare, anzi dobbiamo impegnarci il doppio".

Lei con molta probabilità, a seguito della riforma delle Province e della soppressione anticipata delle Provincia di Bari sin dal 1 gennaio 2014, cioè prima della sua scadenza di mandato, sarà l'ultimo consigliere provinciale nocese: che effetto le fa? "Per me è stata una bellissima esperienza. Devo ringraziare coloro che hanno permesso questo. Mi ha fatto crescere politicamente e nella vita. Mi ha fatto conoscere l'utilità dell'ente intermedio e quello che non serve dell'ente intermedio. Sono orgoglioso di essere della Provincia di Bari ed in consiglio provinciale ho sempre dato il mio contributo ed ho manifestato a volte anche il mio dissenso, uscendo dall'aula. Di recente è capitato durante la votazione per approvare la trasformazione della Provincia di Bari in Città Metropolitana. E l'ho fatto perchè credevo che dovessero essere ascoltati prima i comuni ed i territori. Così non è stato e per questo sono uscito dall'aula. Penso inoltre che una Provincia virtuosa come la nostra non debba essere sciolta. E ricordiamo sempre che attendiamo il pronunciamento della Corte Costituzionale in merito al destino delle Province".

 

 

 

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