SUAP e CdQ, l’amministrazione Nisi preme sull’acceleratore

07-17-giunta-tecniciNOCI (Bari) - Ci sono volute circa 7 ore di dibattito in aula (su 10 di consiglio comunale) ma finalmente il Comune di Noci ha raggiunto due traguardi importanti che passano sotto il nome di Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive) e CdQ II (Contratti di Quartiere). A relazionare sul 6° e 7° punto all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale il primo cittadino che ha ribadito con forza l'utilità dell'adesione alla gestione associata dello Sportello Unico per le Attività Produttive del Sistema Murgiano (Murgia Sviluppo SCARL).

Da oggi, stando allo sviluppo del dibattimento in aula, tutti coloro i quali hanno intenzione di avviare un'attività produttiva dovranno rivolgersi alla nuova struttura con sede legale ad Altamura che uniforma tutte le istruttorie all'interno dei comuni consociati. Un vantaggio, a detta della maggioranza, perché così finalmente si avviano iter procedurali da troppo tempo fermi all'interno degli uffici comunali e uniformati per tutti i comuni. Favorevoli Pd e Lista Schittulli. Si anche dalle opposizioni con Paolo Conforti (Ncd) che protende per una chiarezza burocratica per quanti vogliano avviare un'attività produttiva, e Orazio Colonna (M5S) che eccepisce sull'adesione in forma associata del servizio. A tal riguardo risponde l'arch. Certini a capo dell'utc: «rispetto ad una gestione interna che costerebbe, tra software e formazione del personale, circa 56.000 euro, si è preferita la forma associata che ne costa 11.000 all'anno». È sempre Colonna a chiedere se in caso di insolvenza della società il Comune ne debba rispondere in solido. Risponde dai banchi della maggioranza Lucia Parchitelli (Pd) affermando che vi sono diverse clausole rescissorie e che il Comune non deve temere nulla.

Capitolo a parte è il "Programma innovativo e sperimentale in ambito urbano denominato "Contratti di Quartiere II" San Domenico e Centro Storico. Approvazione schema di convenzione disciplinante i rapporti tra Comune di Noci ed Impresa aggiudicataria", punto 8 all'ordine del giorno, che ha costituito un vero e proprio consiglio comunale indipendente.

07-17-conforti-consiglioDopo la relazione di vicesindaco Giovanni Marino Gentile, salgono in cattedra i tecnici, sia di parte politica che non. Paolo Conforti (in foto) è il più battagliero di tutti. Inizia con delle domande interlocutorie rivolte alla giunta Nisi. «Le procedure espropriative sono state completate? Ci sono dei contenziosi in atto? La progettazione delle opere pubbliche è a carico del comune?» Conforti sembra un fiume in piena. Schema di convenzione alla mano chiede particolari e fornisce dati normativi e giurisprudenziali sulle procedure di appalto e tecniche. Durante la sua esposizione il capogruppo Ncd in aula propone anche due emendamenti riguardanti la diversa allocazione delle opere pubbliche, e la durata temporale del negozio di compravendita che non deve essere inferiore ai 5 anni (10 anni invece è la durata dello schema di convenzione). Conforti chiede lumi anche sul prezzo adeguato di 1580 euro al mq perché, «non vi è uno schema dei costi che giustifichi tale prezzo. La Regione Puglia ha fissato un prezzo minimo di 646 Euro».

Dura anche Angela Lobianco (Fi) che invece chiede con forza la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull'argomento. Scettico Orazio Colonna (M5S) che fa presente alla giunta comunale come il prezzo di 1580 al mq non rechi un vero vantaggio ai cittadini che hanno bisogno di acquistare casa visto che a parità di classe energetica (quelli inseriti all'interno dei CdQ saranno di fascia B) e spaziatura la differenza è di appena 12.000 euro sul mercato immobiliare locale attuale.

A fronte di una serie di dubbi sollevati dall'opposizione ha risposto la giunta. Insieme a sindaco ed assessore al ramo si sono affiancati i tecnici architetti Claudio Certini (Utc) e Michele Sgobba (Rup). Nel rispondere alla richiesta di consiglio monotematico l'assessore ribatte adducendo ad una tempistica ristretta di avvio della convenzione pena la perdita dei fondi già stanziati. Sulle questioni sollevate da Paolo Conforti rispondono i tecnici. Certini specifica che «anche se il progetto può considerarsi unitario nella sua interezza vi è una suddivisione in 6 lotti, pertanto saranno stipulate 6 diverse convenzioni. Per quanto riguarda gli espropri sono a carico dell'azienda concessionaria». Sgobba interviene sulla questione progettazione e realizzo delle opere. «La progettazione di opere rivenienti da fondi privati rimangono all'azienda affidataria. Per quanto riguarda il prezzo delle case dobbiamo distinguere tra edilizia sovvenzionata ed edilizia convenzionata. Nel nostro caso anche se siamo partiti dalla stessa base di partenza, abbiamo poi dovuto aggiungere i costi di acquisizione e quelli di realizzazione. Possiamo dire però che la vendita non sarà basata sul lotto ma sulla superficie dell'alloggio con pertinenze rivalutate al 60%».

All'interno del dibattito, fatto in massima parte di tecnicismi, vengono posti all'attenzione ulteriori due emendamenti proposti dal presidente del consiglio comunale Stanislao Morea. Uno di questi, posto in allegato B, vuole la realizzazione di opere all'interno del borgo antico in 3 anni, la realizzazione dell'orto botanico entro 6 anni. «Questo – giustifica Morea – pechè vogliamo dare precedenza e maggior valore al centro storico».

Intorno alle ore 1.30 di notte si passa alla votazione del provvedimento. Favorevoli 11 consiglieri ed il Sindaco, astenuta tutta l'opposizione.

Consiglio Comunale

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