D’Onghia: “La scuola e la didattica da sole non bastano a formare lo studente”

d'onghiaLECCE - “Spesso il mondo del lavoro non conosce il mondo della scuola e l’attuazione dell’importante metodologia didattica, l’alternanza scuola-lavoro, stenta ancora ad affermarsi nei nostri territori”. E’ quanto affermato la sottosegretaria al MIUR, senatrice Angela D’Onghia, che ieri ha partecipato al  seminario di studi “La funzione docente nel processo inclusivo. Riflessioni a margine del cambiamento”. L’incontro si è tenuto alla Facoltà di Ingegneria, Campus Ecotekne dell’Università del Salento in vista dell’imminente bando per il Corso abilitante al Sostegno Scolastico. 

“La Legge 107/2015 è perfettibile e noi dobbiamo impegnarci affinché siano sempre più numerosi gli studenti desiderosi di entrare nelle aziende per comprendere le regole del lavoro”, ha proseguito la senatrice D’Onghia. “La scuola e la didattica da sole non bastano a formare lo studente. L’alternanza invece è orientamento che apre alle più ampie possibilità. Stiamo pagando le conseguenze per aver elargito in passato troppi fondi spesi male. Dovrebbero allora essere incentivate quelle aziende che usufruiscono dei fondi regionali, con il chiaro intento che vengano utilizzati con oculatezza. In una parola occorre fare sistema per dare un avvenire alle nuove generazioni”. “L’alternanza scuola-lavoro”, ha concluso la sottosegretaria al MIUR, “è alternativa didattica che apre la mente. Un processo continuo in ognuno di noi che apre al ragazzo il mondo del sapere, qualunque sia il suo percorso scolastico. Senza la conoscenza non è possibile creare apprendimento nei vari settori produttivi”.

L’incontro all’Università del Salento ha offerto un dibattito generale attorno alla funzione docente nella scuola italiana e al tema dell’inclusione e dell’alternanza scuola-lavoro a cui hanno preso parte pedagogisti e professionisti del mondo della scuola, offrendo alcune riflessioni su un ruolo in continua evoluzione.

 

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