Piccole librerie, Liuzzi "Possiamo salvarle nella prossima legge finanziaria"

liuzzi piero senatore 01ROMA -“La prossima legge di stabilità sarà il terreno utile per salvare da ineluttabile chiusura le piccole librerie, le librerie dei piccoli comuni, le librerie storiche”. Così il senatore Piero Liuzzi, capogruppo GAL-Direzione Italia in commissione cultura di Palazzo Madama. “Sono consapevole - continua Liuzzi - che in questo scorcio di legislatura non c’è il tempo necessario per approvare la mia proposta di legge che prevede provvidenze e defiscalizzazioni per le librerie insistenti nei Comuni sotto i diecimila abitanti e, pertanto, sarà necessario trasformare i capisaldi del Ddl in emendamenti alla prossima finanziaria”.

“Negli scorsi mesi - spiega il parlamentare di Noci - ho raccolto l’appello degli eroici librai che nelle piccole cittadine dello stivale esercitano con pervicacia il mestiere difficile di erogare cultura, di farsi presidi della lettura, ma senza l’intervento dello Stato queste professionalità e tanto esempio di civismo andrà irreparabilmente perduto, perché le librerie chiuderanno i battenti, i giovani non potranno continuare il mestiere dei librai, i lettori dei mille e mille paesi d’Italia resteranno senza un banco ed uno scaffale di libri. Se chiuderanno le piccole librerie - chiosa Liuzzi - sarà la resa totale ad Amazon e si perderanno valori ben più importanti del semplice commercio di libri, quelli che l’operatore finale della filiera editoriale è in grado di assicurare alla sopravvivenza dei nostri Borghi. Sono già pronti gli emendamenti alla legge finanziaria, ma per approvarli - conclude Liuzzi - occorre la volontà di maggioranza e dell’opposizione”.

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