NOCI (Bari) - I giornali di ieri hanno reso noti i redditi dei parlamentari italiani ponendo rilevante enfasi sul 1.751.830 euro dichiarati dall'onorevole PDL Donato Bruno, avvocato di origini nocesi, che svetta quest'anno al primo posto tra i parlamentari pugliesi ed al quarto posto nazionale dopo i 3 Paperoni PDL Silvio Berlusconi, Amato Berardi e Antonio Angelucci.
Una bella scalata che prontamente Bruno si è preoccupato di chiarire dal momento che è balzato da un imponibile di 570.356 euro nel 2010 ad uno di 1.751.830 euro nel 2011. "Quello è l’imponibile su cui pago imposte per 746mila e 457 euro - dice all'intervistatore della Gazzetta del Mezzogiorno l'onorevole Bruno - Le ancora dico di più: la deduzione per l’abitazione principale ammonta a 3427 euro, gli oneri deducibili sono pari a 29.970 euro. Leggo dalla dichiarazione dei redditi, perciò so essere così preciso". Una estrema precisione anche nello spiegare le variazioni reddituali della sua professione di avvocato civilista "Sì, il lavoro va bene. Ma deve considerare che le fatture vengono emesse quando il cliente paga. I nostri sono lavori che durano anche più di un anno, e i clienti pagano sempre dopo: lavori e maturi i crediti mano a mano. Alla fine incassi: alla fine".
L'onorevole Donato Bruno è alla sua quarta legislatura consecutiva in Parlamento ed attualmente è presidente della Commissione Affari Costituzionali, snodo centrale di numerose vicende di politica nazionale attuale.
Bruno si confessa anche sul versante degli investimenti mobiliari e immobiliari "No, io non ho mai investito. Ho solo mutui da pagare. Cioé devo pagare la casa in cui vivo a Roma e devo pagare lo studio". In merito allo studio comunica anche di avere 11 collaboratori, fra cui 8 avvocati e 3 segretarie. Non sembra per nulla infastidito dalla pubblicazione dei dati sulle dichiarazioni dei redditi "No, perché dovrebbe (infastidirmi ndr)? Sono favorevole a questa trasparenza. E’ giusto che tutti sappiano come sta messo un rappresentante eletto".