Caso Ilva, Liuzzi apre al dialogo

NOCI (Bari) - "L'esito del referendum cittadino sulla chiusura del colosso siderurgico ci affida un solo messaggio: dobbiamo necessariamente riprendere il dialogo, ovvero tutti dobbiamo riconoscere che Taranto, la sua gente, la provincia ionica e quelle limitrofe, la Puglia con le sue contraddizioni e le sue eccellenze hanno bisogno finalmente di un tavolo ampio, rappresentativo degli uomini e delle donne, delle istituzioni e dell'industria, della sanità e dei servizi sociali, della Chiesa, dei lavoratori e dei disoccupati, finanche delle scuole tarantine e degli alunni".

Il sen. Piero Liuzzi interviene sul caso Ilva e sollecita un'iniziativa forte e condivisa di creazione di un consesso aperto a tutti i portatori di interessi: "non discriminando nessuno ed evitando di creare nuovi steccati, nuove barriere ideologiche, pregiudizi, arroganti arroccamenti". Chi dovrebbe fare la prima mossa? "Di certo - spiega il parlamentare - è la politica locale a dover prendere l'iniziativa, in ossequio ai principi costituzionali delle autonomie locali, in linea con i dettami dell'articolo 21 della nostra Carta, affinché sia data la parola a tutti, articolando gli interventi, componendo le riunioni in maniera tale da creare uno spirito collaborativo, finalizzato al bene comune".

"Vista dai giornali, dalle televisioni e dal web, infatti - spiega Liuzzi - si ha l'impressione che la Questione Taranto sia diventata sterile contrapposizione, prova muscolare fra coscienze ambientaliste e ragioni del lavoro; sappiamo tutti invece che non è così, che la situazione è drammatica da ogni punto di vista, che occorre ricercare equilibrio fra diritto alla salute e diritto al lavoro, fra uno sviluppo legato alle problematiche economiche odierne e prospettive di sviluppo in linea con gli obbiettivi di Kyoto".

Così conclude il parlamentare di Noci: "Il referendum bocciato dai tarantini reclama un dibattito più ampio, più serio, meno legato alle tifoserie e più fondato su dati scientifici corretti, che tenga conto degli scenari macroeconomici italiani ed europei, insomma Taranto ed i pugliesi hanno bisogno di recuperare serenità di giudizio per ripensare senza traumi modelli comportamentali civici, sociali". Il Parlamento, infine, secondo il senatore Pdl "dovrà favorire lo sforzo della politica nella difficile scommessa sulla prova di dignità che si chiede al ceto politico ed alle classi dirigenti del Paese".

dal Parlamento

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