Bari: riqualificare le città per crescere

bari campus politecnicoBARI -  "Per riqualificare la città – ha detto Vincenzo Brandi, vicesindaco di Bari – stiamo collaborando con il politecnico di Bari e abbiamo incontrato i cittadini per capire quali siano le loro necessità. Abbiamo per esempio analizzato i quartieri periferici, dove tra l’altro le case progettate negli anni 50-60 non hanno balconi, per riavvicinarli al centro. Ci vuole però una visione totale della riqualificazione. Le disponibilità economiche ci sono, basta sapere come usarle. C'è bisogno di progettazione, senza progettazione infatti non abbiamo progetti da candidare ai finanziamenti. Per questo l’aiuto e la collaborazione dei manager attraverso Prioritalia sono fondamentali". Questo è il filo conduttore emerso al convegno Citta di domani, organizzato da Prioritalia all’interno dell’Assemblea ANCI in Fiera.

"In Italia – ha detto Francesco Ruggero Politecnico di Bari – abbiamo 12 milioni di immobili, 2,5 dei quali soprattutto pubblici in disuso. Investire per riqualificarli porterebbe risparmi, occupazione e miglioramento urbano. I manager in questo possono partecipare e dare tanto. Il politecnico ha messo a punto un sistema che migliora la vulnerabilità sismica degli edifici e le prestazioni energetiche, il tutto lasciando dentro gli inquilini. Per farlo possiamo utilizzare il finanziamento della cassa depositi e prestiti, così una parte la ripaga lo stato, l'altra la coprono i risparmi dell'efficientamento energetico. Gli incentivi infatti non hanno funzionato".

"Acquaviva – ha detto Davide Carlucci - sindaco di Acquaviva delle Fonti –ha un lungo percorso di rigenerazione urbana (co pianificazione con i privati, aree pedonali, ecc). Oltre all'ex Miulli anche un mattatoio ed iniziative (open day, workshop) per far emergere idee di riqualificazione con i cittadini. È necessaria una forte collaborazione pubblico privato e competenze come quelle dei manager sono vitali".

"Dopo l’indagine fatta mesi fa e presentata anche oggi su quello che i cittadini vogliono – ha detto Marcella Mallen, presidente Prioritalia – abbiamo costruito una piattaforma collaborativa. Poi con la disponibilità di 60 stakeholders esperti su questi temi abbiamo progettato azioni di sviluppo. Ora stiamo costruendo un working paper con questi spunti che vogliamo donare alle amministrazioni pubbliche e Bari è tra queste. Oggi qui ho sentito parlare di vision, progetti e ispirazione. Tutti i concetti in linea con la mission di Prioritalia. Noi vi mettiamo a disposizione la capacità dei manager di fare execution. Siamo partiti da Roma, siamo stati a Napoli, ora qui a Bari. Il primo progetto concreto lo stiamo sviluppando a Legnano e torneremo a raccontarvelo e a fare ancora qualcosa insieme".

Come i baresi vedono la loro città emerge dall’indagine fatta a marzo 2016 per #Prioritalia da G&G Associated intervistato telefonicamente un campione di 1.000 cittadini rappresentativo della popolazione di 15 tra le principali città italiane. Bari ha una media di 5,3 punti su 10 (media nazionale 5,4) come percezione della qualità della vita da parte dei cittadini. La prima richiesta è il desiderio di sicurezza (Bari seconda dopo Napoli con il 57%), poi c’è l'occupazione giovanile (richiesta soprattutto nelle città del sud) e al terzo posto c’è minor inquinamento e aree verdi.

Bari con il 22% è il caso più elevato in Italia di richiesta di verde pubblico (Milano il primo sul tema dell'inquinamento invece). Al quarto posto viene il decoro urbano (70% di richiesta a Bari), poi vengono strade, traffico, trasporti pubblici e parcheggi. Per quanto riguarda le priorità, la prima urgenza assoluta è per i baresi la lotta alla corruzione, seguono interventi alle strade, trasporti pubblici, appalti, riqualificazione periferie. Il 78% dei cittadini dice che i manager possono dare un contributo alla governance della città (indice che si alza nelle città del sud: 88% a Palermo, 81% a Bari). Manager utili soprattutto per creazione di lavoro e per l'innovazione, quindi organizzazione del lavoro e lotta alzagli spechi. Buone pratiche più apprezzate: sviluppo sostenibile ed iniziative innovative con finalità sociali (es periferie) e infine progetti a sostegno delle infrastrutture.

dalla Città Metropolitana di Bari

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