BARI - Dallo scorso luglio la Ladisa S.p.a., azienda titolare del servizio di refezione ospedaliera per l’ASL Bari, non utilizza più il centro cottura presente a Putignano, presso la struttura di San Michele in Monte Laureto. Decisione presa per consentire lavori di manutenzione che tuttavia non risultano ancora avviati. Della vicenda si sono interessati i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Mario Conca e Antonella Laricchia che già da settembre hanno chiesto lumi al direttore generale Vito Montanaro.
“La chiusura del centro cottura di Putignano ha costretto una dozzina di lavoratori a sparpagliarsi in tre città diverse, Bari, Noci e Putignano, oltre ad aver inevitabilmente peggiorato la qualità dei pasti che vengono consumati nel Sud barese e attualmente preparati nel centro cottura di Modugno - denunciano i consiglieri pentastellati, che tirano in ballo il direttore generale dell’ASL BA - Dopo la richiesta di accesso agli atti, al direttore generale, di settembre, siamo tornati a scrivere a metà novembre alla direzione sanitaria dell’ospedale di Putignano per richiedere la documentazione sul centro cottura e sulla qualità della refezione ospedaliera fornita dalla Ladisa. Il dg Montanaro ci ha risposto prendendo tempo, a causa di un’istruttoria e di un sopralluogo da doversi compiere con gli uffici e i responsabili dell’azienda barese di ristorazione”.
“A fine 2015 - prosegue Mario Conca - sono tornato a chiedere al direttore generale gli atti che attestassero l’effettiva necessità dei lavori di manutenzione annunciati dalla Ladisa e di poter effettuare un sopralluogo presso la struttura. Richiesta alla quale non ho più ricevuto risposta e che mi ha costretto ad un nuovo sollecito formale, nella giornata di martedì”.
I Consiglieri richiamano l’articolo 39 dello statuto regionale sui diritti del consigliere regionale e quelli della legge 241 del 90 che regolamentano l’accesso agli atti nella pubblica amministrazione.
“Mi auguro che il direttore Montanaro non accampi più scuse e faccia chiarezza su questa vicenda, consentendoci un sopralluogo e fornendoci gli atti richiesti al fine di verificare le procedure adottate, a tutela dei lavoratori e dei fruitori del servizio mensa. - conclude Conca - Questa è solo la punta dell’iceberg di una situazione poco chiara sulla quale abbiamo intenzione di far luce; infatti negli anni si è proceduto con lo smantellamento delle cucine degli ospedali a vantaggio di enormi centri cottura privati che hanno fatto lievitare i costi per il pubblico e hanno fortemente scemato la qualità e salubrità dei pasti offerti ai pugliesi”.