Maltrattamento e abuso sui bambini: una questione di salute pubblica

11 16 infografica Bari 1BARI - Sono 539 i casi di maltrattamento minorile trattati tra il 2011 e il 2015 dal GIADA dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari perché vittima di violenza e abusi. È quanto emerge dal Dossier “Maltrattamento e abuso sui bambini: una questione di salute pubblica”, realizzato dall’organizzazione Terre des Hommes, che legge la violenza sui bambini con lenti nuove, che permettono di riconoscere questo fenomeno quale “problema di salute pubblica”, e come tale deve essere indagato e diagnosticato. L’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, insieme all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, alla Clinica Mangiagalli di Milano, all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze e all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, fa parte della rete di eccellenze ospedaliere creata da Terre des Hommes per il contrasto della violenza sui bambini.

Tra i piccoli pazienti assisiti a prevalere è il sesso femminile: nel 51% dei casi, infatti, i minori maltrattati e abusati sono bambine (275 casi), nel 49% si tratta invece di bambini (264 casi).

L’età media dei pazienti si attesta sui 10 anni e 7 mesi. Nel particolare, nel 39% si tratta di un’età compresa tra i 6 e i 10 anni; nel 34% tra gli 11 e i 18 e nel 22% tra 1 e 5 anni. Nemmeno i neonati vengono risparmiati da violenze e abusi: si contano infatti 25 casi di maltrattamento e abusi nel primo anno di vita (5%).

Le tipologie di maltrattamento trattate sono state principalmente di trascuratezza grave (59% dei casi) e di violenza assistita (37%). Seguono casi di maltrattamento fisico (15%) e di abuso sessuale (12%).

GIADA

GIADA dal 2000 opera presso il Servizio di Psicologia dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII ed è costituito da un’equipe interdisciplinare che può contare su tutte le specialità mediche dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico-Giovanni XXIII di Bari. Il Centro coordina un network regionale, costituito da servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, in ogni ASL della Regione.

Le attività di GIADA vanno dalla diagnosi precoce e la cura delle condizioni di violenza all’infanzia fino all’assistenza psicologica e sociale, pediatrica e specialistica delle condizioni di rischio e di violenza sui minorenni. Inoltre offre un servizio di accompagnamento giudiziario e assistenza psicologica nel corso dell’escussione delle vittime e dei testimoni di minore età, oltre che di consulto specialistico, anche a distanza, agli operatori dell’area materno–infantile su specifici e qualificati quesiti critici.

DALL’ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO ALLA CURA, COME VIENE ASSISTITO IL MINORE VITTIMA DI ABUSI

GIADA nel corso degli anni ha messo a punto un percorso operativo denominato “SISTEMA GIADA” che ha consentito di perseguire gli obiettivi di rilevare il sommerso, anche attraverso la valutazione della qualità del legame di attaccamento, e formulare precocemente diagnosi e piani assistenziali interdisciplinari e integrati, anche in rete con altre Istituzioni ed Enti Sanitari, Sociali e Giudiziari. Nei casi di traumatismi, in situazione di violenza sessuale e maltrattamento fisico, in evidenti circostanze di trascuratezza e abbandono psico-fisico a danno dei minorenni, i sanitari addetti al triage del Pronto Soccorso attivano il codice GIADA che va ad equipararsi per tempi e modalità di accoglienza, al codice giallo. Uno psicologo e un assistente sociale affiancheranno i medici di Pronto Soccorso sin dalla fase anamnestica. Nel caso in cui viene rilevato un Reato Perseguibile d’Ufficio o si evidenzia un fondato sospetto, si procederà con l’invio del referto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Civile e Penale e/o presso il Tribunale per i Minorenni, o ad un Ufficio di Polizia Giudiziaria. Dal 2013, un Protocollo relativo all’Assunzione di Sommarie Informazioni permette l’adeguato supporto all’Autorità Giudiziaria e sostegno psicologico ai minorenni coinvolti in indagini giudiziarie. In tale occasione è garantito il sostegno psicoeducativo alla famiglia.

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dalla Regione Puglia

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