L’impegno della Regione Puglia per l’affinamento e il riutilizzo delle acque in agricoltura

06 02 Assessore GianniniBARI - Progetti della Regione Puglia per 80 mln di euro, destinati all’affinamento e al riuso in agricoltura delle acque della depurazione, sono i dati, tra i più interessanti, emersi dal convegno su “Acqua: depurazione e utilizzo dei reflui”, svoltosi oggi al Palazzo dell’Acqua, a Bari, su iniziativa della sezione pugliese del Fondo Ambientale Italiano in collaborazione con AQP.

A darne notizia, l’assessore regionale alle Risorse idriche e tutela delle acque, Gianni Giannini. “Intanto, siamo riusciti ad azzerare tutte le situazioni relative alle infrazioni europee; poi, abbiamo avviato una trentina di progetti, per 80 mln di euro, per l’affinamento e il riuso in agricoltura delle acque della depurazione. Un grande sforzo organizzativo, progettuale e finanziario per garantire uno sviluppo ecosostenibile alla nostra regione, i cui frutti sono già una realtà positiva non solo in termini di benessere dei cittadini ma anche di nuovi flussi turistici, attratti dalle bandiere blu attribuite al nostro mare, oggi al primo posto in Italia insieme alla Sardegna”, ha spiegato l’assessore.

All’interessante convegno, organizzato presso la sede di Acquedotto Pugliese, che ha consegnato un significativo contributo di idee e di progetti al dibattito quanto mai attuale sulla necessità di sviluppare la cultura della tutela e del riutilizzo dell’acqua, per uno sviluppo ecosostenibile dei territori, hanno portano il proprio saluto il presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia, e il responsabile regionale del Fai, Saverio Russo.

Sono seguiti gli interventi di Piervito Lagioia, responsabile Unità tecnica Direzione reti e Impianti i AQP (“Esperienze del gestore in materia di riutilizzo dei prodotti della depurazione delle acque reflue”), Daniele Meregalli, responsabile Ufficio Ambiente FAI (“Il FAI e la campagna #salavalacqua”),Marialucrezia Colucci, delegata Ambiente Fai Puglia (“Fai buone pratiche per l’acqua, bene comune”),Oronzo Santoro, dirigente Acquasoil srl, (“Il tema dell’acqua: dalle sorgenti alle acque reflue alle sorgenti nell’economia circolare”), Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia (“La risorsa idrica nell’economia circolare”).L’assessore regionale Gianni Giannini

“Depurazione e riutilizzo dei reflui costituiscono per Acquedotto Pugliese uno degli assi principali della propria strategia aziendale. Solo lo scorso anno, gli investimenti per il potenziamento degli impianti e la progettazione di interventi per il riutilizzo delle acque reflue sono stati pari a 50 mln di euro. Le politiche rivolte alla tutela dell’acqua e al suo recupero, sono centrali per un’azienda come AQP, chiamata a gestire un bene tanto prezioso, quanto spesso limitato, ma da assicurare con continuità ai cittadini. Insieme agli interventi strutturali, Acquedotto Pugliese è impegnato in una serie di campagne e iniziative culturali, che insieme alla necessità di tutelare l’acqua danno conto dei significativi progressi in ambito ambientale conseguiti dalla nostra regione, che oggi può vantare uno dei mari più puliti di tutta Italia, grazie anche alle attività aziendali di Acquedotto Pugliese, impegnato per una gestione ottimale del Servizio idrico integrato”, spiega il presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia.

“All’interno della campagna #salvalacqua, lanciata agli inizi dello scorso anno, il Fai ha chiesto a numerose associazioni di firmare un Patto per l’acqua, che contiene una serie di proposte volte a perseguire un cambiamento profondo nelle modalità di gestione delle risorse idriche. Il Fai, oltre agli interventi di ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche progettati e, spesso, già realizzati all’interno dei suoi beni, mantiene il suo impegno per sensibilizzare ad un corretto uso della risorsa acqua, alla vigilanza sui fattori inquinanti e ad un lungimirante utilizzo dei reflui depurati”, precisa il presidente pugliese del FAI, Saverio Russo.

Depurazione e riutilizzo dei reflui costituiscono per Acquedotto Pugliese uno degli assi principali della propria strategia aziendale. Non solo per una gestione più oculata della risorsa ma anche per le ricadute positive sull’ambiente. Come testimoniano, ad esempio, i rapporti delle principali agenzie ambientali, che classificano il mare pugliese tra i più puliti dell’intero Paese. Solo l’anno scorso – nell’ambito dei 147 mln complessivi di investimenti varati da AQP – sono state finanziate opere per il potenziamento della depurazione e il riutilizzo a fini irrigui dei reflui per 50 milioni di euro. È la nuova frontiera, la progettualità decisiva che consentirà alla nostra regione non solo di disporre di maggiori volumi di risorsa da destinare alle produzioni agricole ma anche di migliorare ulteriormente la qualità dei reflui immessi nell’ambiente. AQP gestisce il più importante parco depuratori d’Italia, 183 depuratori, 9 impianti affinamento, di cui 7 in esercizio (Acquaviva delle Fonti, Castellana Grotte, Noci, Trinitapoli, Ostuni, Corsano, Gallipoli), 1 in manutenzione (San Pancrazio Salentino) e uno del comune di Fasano, al quale Acquedotto Pugliese fornisce l’acqua del depuratore. Il volume dei reflui trattati èpari a 250 mln di m3; i fanghi prodotti sono 245 mila ton. La tutela e il recupero dell’acqua sono compiti fondamentali per un’azienda come Aqp, chiamata a gestire un bene tanto prezioso, quanto limitato, ma da assicurare con continuità ai cittadini. Tutela e recupero, che Acquedotto Pugliese è impegnato con determinazione a promuovere nella comunità servita non solo grazie al piano di interventi strutturali ma anche con una serie di campagne informative: dalle pubblicazioni sui giornali alle iniziative culturali e turistiche, come il concerto realizzato lo scorso anno nell’area del depuratore di Polignano con l’orchestra della città metropolitana, sino allo spot sulla depurazione pronto ad essere lanciato già nei prossimi giorni sui media.Il presidente pugliese del Fai, Saverio Russo

 

dalla Regione Puglia

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