Parchitelli: “Grazie alle UTE di Puglia è cambiato il modo di vivere la Terza Età”

12 01 parchitelliBARI - Ieri mattina le porte del Consiglio regionale si sono aperte per accogliere le UTE di Puglia. Un incontro dedicato all’inaugurazione comunitaria dell’anno accademico 2022-2023, ma anche un momento per ricordare il ventennale della Legge regionale n. 14/2002, la cosiddetta Legge pro-UTE che riconosce e sostiene le Università popolari e della terza età della nostra Regione. Presenti all’evento l’assessore alla Formazione Sebastiano Leo, la consigliera regionale (componente della VI Commissione) Lucia Parchitelli e la dirigente del Dipartimento Istruzione e Formazione Maria Raffaella Lamacchia.

Così la consigliera Parchitelli nel suo intervento in Aula: “Abbiamo fortemente voluto celebrare questo incontro nell’Aula del Consiglio regionale. Grazie alla Legge dedicata alle UTE negli anni abbiamo avviato un processo trasversale non solo per riconoscere e promuovere progetti e iniziative sull'invecchiamento attivo e sull'apprendimento nell'arco della vita, ma soprattutto per accompagnare un cambiamento culturale nella concezione delle persone ‘anziane’: da utenti passivi a cittadini attivi e protagonisti. In questi venti anni nella nostra società tante cose sono cambiate. Se da un lato l’Italia ha visto crescere l’età media della popolazione, dall’altro la stessa terza età non rappresenta più un limite, ma in molti casi è il momento in cui vivere quello che non si è riusciti a godere negli anni precedenti, dedicati al lavoro e ai tanti sacrifici per la propria famiglia. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’invecchiamento come 'il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano' e tantissimi studi negli ultimi decenni testimoniano proprio il legame positivo esistente tra l'invecchiare in maniera attiva e i benefici sulla salute fisica e psicologica”.

La stessa consigliera, soffermandosi sull’importanza di radicare le UTE anche nelle città pugliesi dove a oggi non sono presenti, ha aggiunto: “In questo cambiamento epocale della concezione dell’invecchiamento, le UTE sono state protagoniste. Le 55 Università iscritte all’Albo regionale della Puglia, partecipate da circa 70000 utenti, rappresentano qualcosa di meraviglioso. Il nostro obiettivo deve essere quello di portare le Università della Terza Età anche nei Comuni pugliesi dove non sono presenti. Ogni vostra Università è un modello da sostenere e valorizzare, un grande moltiplicatore degli effetti positivi dell’apprendimento per contrastare l'isolamento socio culturale della terza età”.

In conclusione Parchitelli ha voluto sottolineare il valore sociale delle UTE: “La Regione Puglia che è già vicina alle vostre attività guarda al vostro lavoro come a uno straordinario strumento sociale, ma anche a un aiuto concreto per ridurre il gap tra generazioni e eliminare le barriere tecnologiche che troppo spesso ostacolano il cammino dei non-nativi digitali. Siamo orgogliosi di voi e facendo mio il vostro motto vi dico non siate ‘Mai stanchi di crescere’”

dalla Regione Puglia

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