Nuove tariffe irrigue: Morea ''E' molto grave'', Nardoni ''Tanto rumore per nulla''

06-05-irrigazioneNOCI (Bari) - Dal 15 giugno 2013 scatteranno le nuove tariffe irrigue da applicare nella distribuzione dell'acqua da parte degli impianti di irrrigazione gestiti dall'Arif, l'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, così come previsto dalla delibera 184 del direttore Arif del 20 maggio 2013 che recepisce la delibera di giunta regionale 858 del 3 maggio 2013. Aumenti, si legge nella delibera, dovuti al recepimento di direttive europee con il d.Lgs 152/2006 onde equiparare i costi del servizio idrico a quelli dei consorzi di bonifica ricadenti negli stessi territori.

LA CONTESTAZIONE DI MOREA - Questa notizia è stata rilanciata e contestata con allarmismo da parte della Provincia di Bari e del suo presidente Schittulli, così come dal candidato sindaco Stanislao Morea della coalizione NOCI20202 durante il comizio di domenica mattina, denunciando il raddoppio del prezzo dell’acqua determinato dalla Regione Puglia: “L’Assessore Regionale all’Agricoltura - tuona dal palco Morea - che è venuto qui in visita guidata, ha taciuto ai nostri agricoltori ed allevatori che, pochi giorni prima del voto, aveva firmato una Delibera di Giunta in cui il prezzo dell’acqua per gli impianti rurali sarebbe passato da 0,35€ a ben 0,70€, praticamente il doppio (…) omettendo agli agricoltori nocesi che avrebbero votato Nisi il 26 Maggio, un dato essenziale per la loro economia”. “E questo – prosegue Morea - lo considero molto grave, considerando che le stesse persone oggi si candidano ad amministrare la nostra città”.  

LA REPLICA DELL'ASSESSORE NARDONI - Ieri pomeriggio, anche a seguito di numerosi articoli di stampa che hanno ripreso la questione evidenziando le critiche del centro destra pugliese all'aumento delle tariffe irrigue dell'Arif, è giunta una replica dell'assessore regionale alle politiche agricole Fabrizio Nardoni che ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla questione delle tariffe irrigue degli impianti regionali collettivi di irrigazione in concessione ad Arif. “Tanto rumore per nulla – dichiara Nardoni – la delibera della giunta regionale 858/13 sulle tariffe irrigue di Arif rappresenta solo un atto di indirizzo e pianificazione, previsto dalla legge regionale 3/2010 istitutiva dell’agenzia Arif, con la quale si fissano i criteri per la determinazione delle tariffe e dei canoni irrigui”. “Con lo stesso atto la Giunta, senza stabilire la decorrenza degli aumenti delle tariffe, definisce anche la necessità di intervenire sugli impianti con interventi di ristrutturazione e investimenti necessari per ridurre i costi energetici e di gestione degli stessi”. “Si tratta – prosegue – di un primo passo necessario per definire una politica di tariffazione dell’acqua per uso agricolo che, adottata congiuntamente agli interventi sugli impianti, consentirà di razionalizzare ed ottimizzare l’uso delle risorse idriche, oltre che rendere omogenei i costi dell’acqua per uso irriguo emunta dai pozzi regionali, sia che gli stessi siano gestiti dai consorzi di bonifica che dall’Arif. Si elimina così un elemento di distorsione, avvertito dal mondo agricolo, per il quale terreni contigui attualmente sostengono costi dell’acqua per uso irriguo differenti”. “E’ evidente che l’aumento potrà essere praticato da Arif solo in presenza di tutte le condizioni definite nell’atto di indirizzo della giunta”. “La più approfondita conoscenza della questione avrebbe evitato di creare allarmismi – conclude Nardoni – nel mondo agricolo già provato dalla crisi dei consumi, che certamente non avverte il bisogno di essere strumentalizzato da polemiche politiche sterili e dannose”.

dalla Regione Puglia

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