L'ass. Tinelli risponde a Laforgia: "Questa Amministrazione non fa finta di chiamare a partecipare, ma chiama a partecipare e basta"

tinelli loritaNOCI (Bari) - La lettera della lettrice Maria Laforgia, pubblicata ieri su Noci24.it (leggi qui) ha provocato la immediata risposta dell'assessore dott.ssa Lorita Tinelli (in foto) a difesa dell'impianto degli eventi della seconda edizione di #NOCICREATIVA.

L'assessore Lorita Tinelli risponde a Maria Laforgia

Leggo la lettera inviata alla stampa locale a firma di Maria Laforgia e mi preme fare qualche precisazione. Innanzi tutto, vorrei sottolineare che il claim di questa edizione di #NOCICREATIVA non è “Mettere in Relazione le Idee per Progettare il Futuro” (che ha caratterizzato la prima edizione) ma “Promuovere la Legalità per favorire lo Sviluppo”.

Perché la Legalità? Perché quest’anno, approfittando della recente inaugurazione del Centro per la Legalità “Peppino Impastato”, abbiamo pensato di ospitare in questa struttura questi primi incontri della seconda edizione di #NOCICREATIVA, per consentire ai giovani e ai nocesi tutti di familiarizzare con questo spazio, la cui gestione sarà messa a bando entro settembre prossimo. Che questa motivazione possa risultare a qualcuno “inutile” o “di circostanza” è niente più e niente meno che “un punto di vista”, che rispetto ma non condivido. Che l’Amministrazione dovesse realizzare dei resoconti degli incontri, quando agli stessi era presente tutta la stampa locale e anche la web tv nocese, è niente più e niente meno che un provocazione strumentale, che rigetto perché nulla toglie e nulla aggiunge al “punto di vista” che la sig.a Laforgia legittimamente vuol fornire sull’iniziativa in sé. Che poi la stampa locale si sia limitata a fare “un sunto di ciò che i relatori hanno detto”, mi porta a presumere che probabilmente chi scrive voglia sostituirsi all’Amministrazione e anche alla stampa, piuttosto che fornire “un punto di vista”.

Ma torno in tema. Perché legare la Legalità allo Sviluppo? Perché siamo fortemente convinti che la Legalità non passi solo per il rispetto delle regole, ma anche per l’educazione, la cooperazione (il mettersi insieme a fare le cose), per il rispetto per le persone e per le cose, elementi fondamentali per lo Sviluppo di una comunità, dal punto di vista ideale prima che economico. Giacché, probabilmente, solo una comunità sana può sviluppare un’economia sana.

L’iniziativa è stata comunicata attraverso i canali ufficiali del Comune di Noci, che sono il sito istituzionale e, a seguire, la pagina Facebook, nonché attraverso la stampa locale e i manifesti affissi alle pubbliche bacheche. E dal momento che i presenti erano oggettivamente più dei sei riportati dalla sig.a Laforgia e le manifestazioni di interesse ricevute attraverso la tanto discussa “pagina Facebook” oggettivamente più dei reali partecipanti, è chiaro che in molti fossero informati dell’iniziativa. Ma non sta certo all’Assessore di turno fare il processo alle intenzioni dei cittadini che non hanno voluto o non hanno potuto partecipare. E sia chiaro, questa Amministrazione non fa finta di chiamare a partecipare, ma chiama a partecipare e basta. Mi duole però registrare che la chiamata alla partecipazione si trasformi, il più delle volte, in uno scontro tra personalismi, in un emergere farneticante di litigiosità e voglia di polemizzare, e quasi mai in un atteggiamento costruttivo a stare insieme per fare qualcosa. Stare insieme per essere comunità. Che poi è l’invito più grande emerso dall’incontro sulle cooperative di comunità.

E allora voglio fare io qualche domanda alla sig.a Laforgia: se anche avessimo riempito la sala di persone, quale cooperativa e quale comunità possiamo pretendere di costruire se siamo animati soltanto da negatività e voglia di protagonismo personale? a cosa servono sale piene di individui che, all’atto pratico, non sanno poi stare insieme? che tipo di progettualità può sorgere da una comunità litigiosa e polemica, raramente costruttiva e propositiva? come mai le associazioni, invitate per iscritto a partecipare alla manifestazione del 2 Giugno (tanto per fare un esempio fra tanti tantissimi altri) non hanno ritenuto di dover partecipare alla celebrazione dell’anniversario della nostra Repubblica, a proposito di partecipazione, bene comune, politica, cultura e comunità? riteniamo davvero che la non-partecipazione alla vita della nostra cittadina sia solo ed esclusivamente attribuibile all’Amministrazione comunale, o forse qualche responsabilità ce l’abbiamo un po’ tutti? perché non partecipiamo agli eventi anche quando non ci riguardano in prima persona, solo per il gusto di fare comunità e non solo di riempirci la bocca con questa parola?

Non voglio qui rimbalzare le responsabilità, come qualcuno vuol fare credere si faccia alle volte, ma riportare un mio personale giudizio su ciò che quotidianamente sperimento da quando rivesto questo ruolo: l’inguaribile mancanza di fiducia, la scarsa propensione al dialogo, l’esercizio quotidiano alla ricerca del difetto in ogni cosa. L’accattivante narrazione di Carmelo Rollo ci ha restituito questo: l’esempio di poche persone che hanno deciso di stare insieme per costruire qualcosa e che, grazie al loro fare, sono diventate tante. Per questo sono molto soddisfatta di quanto realizzato, e serena perché ho captato la volontà di molti nocesi a voler investire il loro tempo per costruire qualcosa per tutti. Persone che erano presenti perché interessate, e che andranno a raccontare ad altri quello che hanno ascoltato. E sono anche serena, lo dico a gran voce, perché a ottobre continueremo caparbiamente a offrire opportunità di incontro, di conoscenza, per chi vorrà coglierle e per chi, legittimamente, non vorrà farlo. Chi amministra lo fa per tutti, né per fare numero né per finire nelle foto e né tantomeno per fare dispetto o torto a qualcuno (perché mai dovremmo volere questo, del resto?). E per amministrare bisogna fare delle scelte, che possono piacere oppure no, ci mancherebbe altro! Solo, quando dobbiamo contestarle, cerchiamo di guardare oltre la punta dito puntato contro (mi si passi il giro di parole), per cogliere e valutare tutte le sfumature e non solo la superficie che più conviene.

Con l’auspicio di vedervi tutti il 1 luglio, all’incontro dal titolo “Conservare e condividere la memoria culturale di genere”, durante il quale sarà presentato il volume “Archivio di Genere: mettere in rete saperi, generazioni e comunità translocali”, a cura di Annarita Taronna e Paola Zaccaria, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “A. Moro” - Dipartimento di Formazione, Psicologia, Comunicazione, l'Archivio di Genere, il Centro di Documentazione e Cultura delle Donne di Bari, la Fondazione Cassa di Risparmio e Bari Social Book, auguro a tutti noi di poterci rincontrare animati da sentimenti positivi.

L’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili

Dott.ssa Lorita Tinelli

Giunta Comunale

© RIPRODUZIONE RISERVATA