Covid: a Noci 55 positivi e 100 persone in isolamento fiduciario

02 05 AggiornamentiCovidNOCI - Giovedì sera, dopo le 19:00, nel corso del suo incontro settimanale con i cittadini attraverso una diretta social, il sindaco Domenico Nisi ha fornito i dati relativi alla situazione dei contagi nel nocese. Il bollettino ufficiale, aggiornato alla data del 3 febbraio, vorrebbe 52 positivi e 37 persone sottoposte a regime di isolamento fiduciario. Numeri che, dall’attività di tracciamento, risulterebbero ben più importanti soprattutto per quanto riguarda i sottoposti a regime di isolamento fiduciario, che sarebbero all’incirca 100. Il numero effettivo dei positivi invece sarebbe di 55/56 persone. Continua l’attività di tracciamento fatta da medici di famiglia e pediatri di libera scelta in collaborazione con il dipartimento di prevenzione. Da sabato le attività commerciali chiuderanno nuovamente alle 20:00- 20:30, e non più alle 19:00,  pur restando in vigore tutte le limitazioni previste per le Regioni in fascia arancione. Da lunedì torna invece la didattica in presenza per gli studenti dei vari Istituti Scolastici nocesi.

Il primo cittadino ha esordito smentendo categoricamente le cifre alquanto “gonfiate” circolate su tutti i social negli ultimi giorni, e che volevano aggirarsi attorno ai 200 il numero dei cittadini positivi.  “Numeri al lotto! Se così fosse stato, ve ne avrei dato pronta comunicazione” - ha puntualizzato Nisi, focalizzando l’attenzione sul fatto che i dati purtroppo si sono stabilizzati senza che ci sia una effettiva discesa della curva dei contagi. Non ci si sta muovendo dalla soglia delle 50/55 persone positive.
Il sindaco ha altresì fatto presente ai cittadini che non si devono rincorrere ossessivamente dei dati: “Tra l’altro la soglia della nostra attenzione non può variare in base al numero dei contagiati. Dobbiamo tenere sempre alta la guardia!”
Lunedì riprenderanno inoltre le lezioni in presenza. Una decisione che è stata presa, come ha affermato Nisi, previa attenta e intensa consultazione con le dirigenti scolastiche, pediatri di libera scelta e medici di famiglia. Torneranno quindi tra i banchi gli studenti dei vari Istituti Scolastici nocesi, con la possibilità facoltativa per le famiglie di scegliere la didattica a distanza. Anche su questo fronte, il sindaco ha voluto fare un discorso molto chiaro alle famiglie, richiamandole al senso di responsabilità: “Se i vostri figli presentano dei sintomi che possano essere anche lontanamente riconducibili al covid, vige l’obbligo di non mandarli a scuola. E so che alcuni genitori non sono stati proprio precisi in questo, provocando un grave danno all’intera comunità. Ognuno deve fare la propria parte ed assumersi le proprie responsabilità. E non è vero che se i ragazzi non vanno a scuola finiscono per chiudersi nei locali. Se lo fanno, la responsabilità non è né dei medici di famiglia né tantomeno del sindaco, ma esclusivamente dei genitori!”
Sempre insistendo sul fattore responsabilità, Nisi ha redarguito anche coloro che pur non potendo assolutamente farlo, continuano a prestare a domicilio tutta una serie di servizi alla persona (estetisti, parrucchieri, barbieri ecc). “Capisco che tutti abbiano bisogno di lavorare, ma è estremamente pericoloso, per chi le eroga e per chi decide di servirsi di queste prestazioni a domicilio. Bisogna comprendere che si entra in delle abitazioni dove potrebbero esserci dei casi di positività ancora ignoti alle persone in questione, finchè non li scoprono"
Da sabato le attività commerciali potranno osservare il consueto orario di chiusura, fissato per le 20:00/20:30 e non più per le 19:00. Non bisogna però dimenticare che per la Puglia vigono ancora tutte le limitazioni previste per le Regioni in fascia arancione (divieto di asporto dopo le 18:00 per le attività di ristorazione, coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 del giorno successivo ecc)
“Ci ritroveremo giovedì prossimo, a meno che non vi siano prima (e spero vivamente di no) situazioni importanti da segnalarvi. Vi invito a pensare che anche una piccola disattenzione, qualcosa di non comunicato al proprio medico di famiglia, potrebbe metterci in condizioni di adottare nuovamente misure più restrittive”- ha concluso Nisi.

Giunta Comunale

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