Dal diritto di superficie al diritto di proprietà: i lumi dell’Assessore

assessore-paola-anneseNOCI (Bari) - Nell'ultimo consiglio comunale a tenere banco tra i tavoli dell'assise è stato il punto 4 fissato all'ordine del giorno e cioè: "Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree cedute dal comune di Noci ai sensi dell'art. 31 commi da 45 a 50 della legge n. 448 del 23/12/1998". Per non far scivolare il discorso alquanto delicato in mirabolanti tecnicismi, abbiamo chiesto lumi all'assessore Paola Annese titolare della delega al patrimonio che ha relazionato in aula sull'argomento.

 

Con le determinazioni chieste in questo punto che cosa si è cercato di fare?

La costituzione del diritto di superficie deriva dall'attuazione di interventi di edilizia residenziale pubblica che sono stati realizzati a Noci. Secondo quanto stabilito dalla legge, alcune aree venivano cedute dal Comune, che ne conservava la proprietà, in diritto di superficie alle cooperative, stipulando una convenzione per la quale, allo scadere dei 99 anni previsti, l'immobile sarebbe divenuto di proprietà del Comune. La legge 448 del 1998 consente, a seguito di proposta del Comune e di accettazione da parte dei singoli proprietari degli alloggi per la quota millesimale, il procedimento alla trasformazione da diritto di superficie in diritto di proprietà, dietro il pagamento di un corrispettivo. Il corrispettivo di riferimento è valutato su basi indicizzati Istat e varia nel corso del tempo. Le aree maggiormente interessate sono le zone D1-D2-D3-D4 dove negli anni '80 hanno avuto modo di edificare alcune cooperative.

È obbligatorio da parte dei cittadini adempiere a tale procedimento?

Non si tratta quindi di un obbligo, ma di una possibilità che viene data ai proprietari degli alloggi in diritto di superficie, di acquisirne la piena proprietà.

Quanto costa dunque la trasformazione?

La somma da pagare sarà determinata caso per caso in base alla quota millesimale dei singoli alloggi. Il corrispettivo delle aree a cedersi è stato fissato in €54,198/mq (che deriva dalla riduzione al 60% del valore venale dell'area, come indicato dalla legge), a cui saranno detratte le somme già corrisposte al momento della cessione in diritto di superficie, rivalutate al momento della trasformazione.

Durante l'assise il consigliere Mezzapesa ha animatamente dibattuto su un emendamento di carattere tecnico. L'emendamento è stato poi incluso nella delibera. Lo vuole spiegare in termini più semplici?

Nel corso della discussione durante il Consiglio Comunale, si è ritenuto di dover specificare meglio le modalità di determinazione del corrispettivo, illustrate nella relazione redatta dall'ufficio tecnico. In realtà, nella sostanza le modalità di determinazione sono le stesse che aveva indicato l'ufficio, ma alcuni passaggi che sembravano poco chiari sono stati esplicitati in delibera. L'unica modifica riguarda le spese di istruttoria della pratica, che il Consiglio ha ritenuto di ridurre al 5% dell'importo netto che verrà versato per effettuare la trasformazione.

La cosiddetta Legge Napoli stabiliva in L.17.500 il prezzo per poter effettuare gli espropri delle aree di edilizia residenziale pubblica. Può spiegare perché si è dibattuto questo tema in seno al punto all'ordine del giorno?

La Legge Napoli aveva creato una situazione che appare poco equa, oltre che ad un vuoto legislativo. Infatti le somme versate, sia da chi otteneva le aree in diritto di superficie che da chi le otteneva in diritto di proprietà, servivano proprio per pagare gli espropri. In più bisogna ricordare che era la legge stessa che definiva la percentuale delle aree che potevano essere concesse in diritto di superficie e quelle in diritto di proprietà. In ogni caso le aree espropriate dovevano essere pagate tutte allo stesso prezzo. Un criterio che oggi sembra ormai obsoleto e che abbiamo cambiato proprio nella seduta di lunedì.

Da dove deriva questa proposta di cambiamento?

Ad aprile 2009 il Comune aveva pubblicato un avviso pubblico al fine di raccogliere manifestazioni di interesse da parte di cittadini proprietari di alloggi in diritto di superficie relative alla trasformazione in diritto di proprietà. Le circa 120 richieste pervenute erano tese a conoscere la determinazione del corrispettivo da versare per poter trasformare.

E adesso?

A seguito della deliberazione del Consiglio Comunale, pubblicheremo un nuovo avviso per informare la cittadinanza delle modalità per effettuare la domanda di trasformazione. Ciò vuol dire che non necessariamente tutti coloro che hanno presentato la manifestazione di interesse dovranno realmente procedere alla trasformazione, ripeto, si tratta di una libera scelta dei cittadini.


Giunta Comunale

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