La relazione dell'ass. Schiavone al bilancio di previsione 2011

assessore-giovanni-schiavoneNOCI (Bari) - Pubblichiamo integralmente la relazione al bilancio di previsione 2011 approvato in consiglio comunale giovedì 30 giugno 2011. La relazione è a firma dell'ass. Schiavone e permette di comprendere le problematiche degli enti locali alle prese con i tagli lineari imposti dal Governo per il contenimento della spesa pubblica. Pensiamo sia utile conoscere le ragioni e le scelte che l'amministrazione  intende compiere a partire dal documento programmatico finanziario. Un confronto con gli anni scorsi è possibile farlo seguendo i seguenti link per il 2010 (74.580.525 euro) e il 2009 (78.220.730,42)


Relazione al bilancio di previsione 2011 dell'ass. Giovanni Schiavone

L’analisi del Bilancio di Previsione 2011 del Comune di Noci, quest’anno più degli anni passati, non può prescindere dall’analisi della situazione generale del comparto dei Comuni nella pubblica amministrazione italiana. Il quadro finanziario dei Comuni è particolarmente condizionato dall’applicazione delle regole di coordinamento della finanza locale (Patto di stabilità interno), che determinano annualmente gli obiettivi che ciascun ente deve raggiungere per non incorrere in sanzioni e penalità.

Per il 2011 la norma relativa al Patto di stabilità interno definisce un obiettivo molto ambizioso di comparto, stabilendo saldi obiettivo per i singoli Enti tutti di valore positivo. In particolare, i Comuni che erano in avanzo nel 2007 sono obbligati a replicare lo stesso valore di tale saldo, a prescindere dal fatto che abbiano rispettato o meno il Patto in quell’anno. In generale quindi rimangono gli obiettivi fissati del D.L. 112/08.

Il D.L. 78/10 stabilisce per il 2011 una decurtazione lineare dei trasferimenti correnti dello Stato per una misura pari a 1500 milioni di euro, che cresce a 2500 milioni per ciascuno degli anni 2012 e 2013. Si consideri che l’obiettivo per il 2012 e 2013 equivale su base nazionale all’11% della spesa complessiva dei Comuni con più di 5000 abitanti e che in termini pro capite viene chiesto a ciascun cittadino un contributo di quasi 120 euro, 100 euro per il 2011.

Valutando gli elementi contenuti nella manovra imposta ai Comuni per il triennio 2011-2013 si rileva che a partire dall’anno prossimo nessun Comune potrà registrare un disavanzo, essendo gli obiettivi tutti fissati in termini di livello di avanzo da conseguire. Ne consegue, inoltre, che l’anno prossimo tutti i Comuni dovranno garantire un livello di entrate superiore alle spese, nonostante le prime verranno tagliate di circa il 3,2%, che è la dimensione del taglio lineare di circa il 12% previsto dal D.L. 78/2010 per il 2011.

Il contributo al risanamento dei conti pubblici richiesto alle finanze comunali è stato e continua ad essere, quindi, consistente e, in ragione della presenza del blocco sull’autonomia tributaria degli Enti, ha reso necessario incidere sul contenimento della spesa per raggiungere gli obiettivi imposti. Le amministrazione comunali si sono trovate nella necessità di bloccare di fatto i livelli di spesa, proprio in una fase difficile, in cui la crisi richiede risorse aggiuntive per sostenere interventi a supporto dell’attività economica su ciascun territorio.

Vengono limitate le basi per qualsiasi iniziativa di promozione dello sviluppo del territorio, visto che le risorse ridottesi in tal misura non potranno che dimensionare l’intervento degli Enti circoscrivendolo alla sola fase di manutenzione della dotazione di capitale fisico esistente. Anzi, problemi nella gestione e manutenzione della dotazione infrastrutturale esistente potrebbero addirittura portare ad un degrado, con problemi nel medio termine legati al depauperamento soprattutto degli edifici.

Naturalmente esistono spazi di efficientamento che vanno utilizzati al meglio per sopperire alle carenze di risorse, ma la dimensione della correzione che grava sui Comuni italiani appare in ogni caso inadeguata rispetto alle crescenti funzioni che essi sono chiamati a svolgere in un’ottica di decentramento delle funzioni dello Stato. Partendo dalle premesse delineate sopra, il Comune di Noci presenta il Bilancio di Previsione 2011 e la programmazione 2011-2013 nel pieno rispetto delle normative vigenti sopra delineate. L’approvazione di questo documento programmatico costituisce l’atto più importante a cui il Consiglio Comunale viene chiamato e quest’anno, possiamo affermare con tranquillità, la costituzione delle previsioni per l’anno 2011 è stata notevolmente influenzata e vincolata dal rispetto congiunto sia delle norme relative alla Manovra finanziaria che quelle riguardanti il Patto di stabilità interno.

Partiamo però, e per fortuna, da una situazione finanziaria sana, da una gestione del bilancio oculata e sempre molto cauta, che durante questa amministrazione si è sicuramente calibrata su criteri di efficienza ed efficacia. Partiamo da una situazione precedente, quella del 2010, che vede il rispetto del Patto di stabilità, nel pieno rispetto degli obiettivi e degli impegni che questa maggioranza si è prefissata. Ma non possiamo non affermare che il percorso di formazione complessiva di questo bilancio risente pesantemente degli effetti della legislazione nazionale.

Questa maggioranza ha preso atto dei vincoli e nonostante le difficoltà evidenziate non da noi, ma dall’Anci, il Comune di Noci arriva puntuale all’appuntamento con i propri cittadini. Il Comune di Noci, come tutti i Comuni italiani, è stato chiamato ad effettuare, per l’anno 2011, tagli alle spese riguardanti incarichi di consulenza, mostre, pubblicità e rappresentanza, sponsorizzazioni in campo sportivo culturale e sociale, missioni, formazione del personale dipendente, acquisto di autovetture e manutenzione delle stesse.

Inoltre il bilancio di previsione del Comune di Noci risente del taglio dei trasferimenti statali che ammonta ad euro 394.786,00. A garantire il normale funzionamento dei servizi è intervenuta la posta di entrata relativa ai canoni, censi e livelli, che cautelativamente, è prevista in euro 244.000,00. L’obiettivo del Patto di stabilità, determinato dalle nuove regole, sarà per il 2011 ancora più difficile da raggiungere, ma l’amministrazione comunale di Noci intende continuare a rispondere positivamente agli obblighi imposti dallo Stato centrale, consapevole della difficoltà che il nostro Paese sta attraversando. Il bilancio di previsione 2011 è stato predisposto dall'Amministrazione tenendo conto degli indirizzi di programmazione, delle esigenze amministrative e della collettività pur nella ristrettezza delle risorse proprie.

Di seguito si elencano:

Le ENTRATE e le SPESE del bilancio di previsione 2011:

ENTRATE

ENTRATE TRIBUTARIE

5.936.482,63

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI DELLO STATO E DI ALTRI ENTI

4.034.829,96

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

813.070,00

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONI

43.858.234,70

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

800.000,00 

ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI

3.962.500,00

TOTALE

 

59.405.117,29

SPESE

SPESE CORRENTI

                           10.779.297,10

SPESE IN C/CAPITALE

44.200.070,47

SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI

463.249,72

SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI

3.962.500,00

TOTALE

59.405.117,29

ENTRATE:

Finanze e tributi

Relativamente alle entrate tributarie si evidenzia quanto segue:

Le entrate per trasferimenti statali subiscono, come già evidenziato nella premessa, un taglio di euro 394.786,00 per l’anno 2011 e di euro 657.976,67 per ciascuno degli anni 2012 e 2013.

Le altre entrate per trasferimenti regionali sono state stimate con una lieve diminuzione, sempre per effetto della manovra correttiva del Governo per il risanamento dei conti pubblici.

Tra le entrate extratributarie è allocata, in misura prudenziale, la risorsa relativa ai censi, canoni e livelli di euro 244.000,00 , che consente al Comune di Noci di poter consolidare le spese correnti relativamente ai servizi comunali.

Lieve aumento è stato determinato alle contribuzioni degli utenti del servizio mensa scolastica, per l’aumento delle spese di gestione.

SPESE

Spese correnti

Le spese correnti del 2011 soggiacciono al taglio imposto dal D.L. 78/2010 nelle voci indicate in premessa, quali incarichi di consulenza, mostre, pubblicità ecc.. Per le altre poste di uscita le stesse sono state stimate in base alle necessità gestionali e con una lieve decurtazione necessaria e determinata dai minori trasferimenti statali.

Ciò nonostante, si consolidano le spese relative alle attività culturali sociali e sviluppo economico. Sono confermate le spese relative ai servizi alla persona (Assistenza domiciliare anziani), ai servizi mensa scolastica e trasporto scolastico, ai servizi di assistenza ai diversamente abili, ai servizi di assistenza agli svantaggiati.

Tra le spese correnti consolidate si segnalano anche i seguenti obiettivi:

-         la sistemazione del patrimonio comunale;

-         spese per comunicazioni istituzionali;

-         informatizzazione archivio storico;

-         gestione fondi strutturali e comunitari;

-         attività relativa alle politiche del lavoro;

-         attività di programmazione e innovazione;

-         manifestazioni musicali ;

-         sportello autoimprenditoriale e informagiovane;

-         arredo urbano;

-         banda musicale;

-         torneo calcio giovanile;

-         percorsi in masseria;

-         l’università della terza età;

-         servizio civico anziani;

-         promozione prodotti enogastronomici locali;

-         promozione bovina interregionale;

-         promozione cavallo murgese;

-         forum attività produttive;

-         la gestione e l’organizzazione delle risorse umane e strumentali;

Rilevante peso assume la spesa relativa al servizio di Nettezza Urbana in conseguenza al servizio aggiuntivo di biostabilizzazione come già evidenziato innanzi.

Personale

La finanziaria 2011 ha ribadito che gli Enti locali, sottoposti al Patto di stabilità interno, assicurano la riduzione delle spese di personale garantendo il contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratiche amministrative.

La programmazione triennale del fabbisogno di personale, alla luce delle disposizioni in materia di personale di cui all’articolo 76, comma 7, del D.Lgs. n.112/2008, come modificato dall’articolo 14, comma 9, del decreto legge 78/2010, approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 94 del 17/06/2011, risulta coerente con il piano generale di sviluppo dell’Ente. Nel suddetto Piano sono indicati i concorsi già avviati nell’anno 2010:

n. 1 Istruttore contabile Ragioniere (cat. C);

n. 1 Istruttore Direttivo Assistente sociale (cat. D1).

Per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato e/o co.co.co, sono allocate in Bilancio 2011 le somme per i seguenti posti:

Informatizzazione degli Uffici

Come è noto gli Enti sono chiamati a dotarsi del protocollo informatico, strumento questo molto agevole sia nella fase lavorativa che di ricerca.

L’ufficio preposto è dotato di apparecchiature idonee, ma nel contempo occorrono altre risorse, stanziate nel corrente esercizio, per l’acquisto di altra strumentazione per il collegamento on line con tutti gli uffici comunali, per darsi impulso all’attivazione sistematica del protocollo informatico, ad oggi attivata solo in via sperimentale.

A tal proposito l’Amministrazione ha già stanziato nello scorso esercizio somme necessarie per adeguare l’impianto e le postazioni lavorative con nuove e più efficienti apparecchiature informatiche, al fine di velocizzare i tempi di lavorazione e la qualità dell’ambiente.

Tale innovazione pone le basi del più vasto processo di attuazione dell’e-government al fine di garantire la completa trasparenza amministrativa.

Contenzioso

Come per gli anni decorsi, perseguendo gli obiettivi programmatici dell’Amministrazione, le risorse saranno destinate alla definizione delle controversie in atto tramite transazioni stragiudiziali ovvero in corso di causa.

Settore Sociale                             

Così come per gli anni precedenti, la giusta considerazione è stata riservata al Settore Servizi Sociali, un settore investito da qualche anno dalla riforma dell’intero Sistema e da un processo di cambiamento che questa Amministrazione, in conformità con le disposizioni normative, attraverso gli organi tecnici e gli organi politici, sta attuando. Percorso innovativo ancora in itinere se si considera che la L.R. n° 19/06 e il Regolamento attuativo n°4/07, nel definire l’articolazione dei servizi sociali, non più residuali ma rivolti a tutti gli individui e le famiglie, chiama i Comuni e gli Ambiti ad ulteriori adempimenti quali per esempio:

  1. la definizione di interventi, prestazioni, servizi sociali e il rilascio agli utenti dei titoli per l’acquisto dei servizi;
  2. l’accreditamento dei servizi e/o soggetti che erogano interventi e servizi sociali;
  3. l’autorizzazione al funzionamento di tutte le strutture e servizi socio – assistenziali e attività di vigilanza sugli stessi;
  4. i criteri per la definizione delle tariffe dei servizi;
  5. l’adozione della carta dei servizi, ecc…

 

Con questo Bilancio sarà assicurata continuità a tutti quei servizi funzionali a soddisfare i vecchi e i nuovi bisogni emergenti all’interno dei nuclei familiari, alcuni in forma associata con gli altri Comuni dell’Ambito, altri in forma singola, così come previsti nel Piano di Zona, nell’Accordo di Programma e nei relativi atti.

In particolare sono previste somme per i seguenti interventi:

 

  1. interventi di sostegno ai minori e ai nuclei familiari;
  2. misure economiche per sostenere i nuclei a basso reddito o comunque in difficoltà;
  3. interventi a sostegno della genitorialità e responsabilità familiare soprattutto per le madri sole e interventi a favore di famiglie affidatarie;
  4. misure di sostegno alla domiciliarità per anziani e disabili;
  5. interventi di accoglienza presso le strutture residenziali, laddove non è possibile la permanenza a domicilio e/o altre misure alternative (esempio affido familiare);
  6. interventi di integrazione socio – sanitaria;
  7. interventi di integrazione sociale per disabili;
  8. interventi di inclusione sociale e di prevenzione al disagio anche in collaborazione con le Associazioni presenti sul territorio;
  9. interventi per attività socio – ricreative per minori ed anziani.

 

Si rammenta che le risorse destinate al Settore sono aggiuntive rispetto a quelle del Fondo Sociale Regionale e che i Comuni devono garantire la percentuale di cofinanziamento prevista per legge, in quanto, com'è noto, la copertura finanziaria ai servizi previsti nel Piano Sociale di Zona, la cui programmazione è stata approvata dal Coordinamento Istituzionale, riviene dalle entrate del Fondo Nazionale Politiche Sociali, del Fondo Regionale e dalle risorse comunali per una quota pari almeno al 30% del F.N.P.S. (meglio specificato nell’all. A).

Questa Amministrazione ha cercato finora di adempiere a tutto quanto previsto, nel rispetto delle norme, con la volontà e l’impegno di accrescere la qualità degli interventi sociali e della relativa programmazione sociale, tale da rispondere sempre più ai bisogni della nostra comunità.

SPESE IN C/CAPITALE (INVESTIMENTI).

Le spese in c/capitale, le c.d. spese per investimento, a seguito delle nuove disposizioni in materia di patto di stabilità, possono essere sostenute solamente se si verificano le entrate, ossia dopo aver introitato le somme. Infatti è obbligo per l’anno 2011 inserire come allegato obbligatorio di bilancio il prospetto relativo al patto di stabilità interno, che per le spese d’investimento sono sostenibili solo in presenza di incassi per poter effettuare i relativi pagamenti. Il Comune di Noci, pur avendo esplicitato tutte le necessità dell’Ente in materia di opere pubbliche ritenute necessarie per lo sviluppo socio-economico del territorio, ha preventivato, ai fini degli obiettivi del patto, una reale stima degli incassi e dei pagamenti.

Anche nella parte delle risorse finalizzate agli investimenti sono previsti trasferimenti in conto capitale statali (Fondi relativi ai Contratti di Quartiere II), regionali (Fondi per il Piano Strategico della Valle D'Itria), nonché da privati, rispettando gli equilibri di bilancio.

Inoltre il Comune può utilizzare in pieno anche le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Relativamente al dettaglio delle opere da realizzare si rimanda a quanto già discusso in occasione dell’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche nel quale sono indicate dettagliatamente le opere da realizzare.

 

CONCLUSIONE:

Nel ringraziare tutto il personale che ha collaborato alla redazione del Bilancio previsionale 2011, si resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Ass. al Bilancio ad alla Fiscalità Locale

Rag. Gianni SCHIAVONE

Giunta Comunale

© RIPRODUZIONE RISERVATA