Laboratori Urbani e spazi comunali: basta con le strumentalizzazioni. Nessun ritardo “ingiustificato” nell’avvio dei lavori

02 22 glanNOCI (Bari) - Il 6 giugno scorso l’Amministrazione comunale ha comunicato l’ottenimento di un finanziamento regionale di 150mila euro per il progetto “Energie in Circolo”, nato da un’analisi condivisa delle criticità strutturali e di gestione realizzata con il coinvolgimento attivo dell’associazione Acuto, capofila dell’ATS G.Lan che ha gestito insieme ad altre associazioni i tre spazi di Alberobello, Locorotondo e Noci, per i primi sei anni. Gestione che, è bene ricordare, è scaduta a giugno 2015 ed è già stata prorogata, di comune accordo con gli altri Comuni, fino a giugno 2016, quando di fatto quello spazio è stato chiuso in previsione dell’inizio dei lavori.


Tra gli interventi di progetto, erano stati previsti l’acquisto di nuove attrezzature (notebook, microfoni, mixer, casse, cavi); la revisione dell’impianto elettrico con la creazione di nuovi punti per le prese; la creazione di nuove postazioni per aula studio; l’acquisto di nuova segnaletica esterna per rendere i Laboratori più facilmente individuabili dall’esterno; la realizzazione di un bar-punto ristoro, che ha la doppia funzione di contribuire ad ampliare gli orari di apertura e rendere questi spazi più accoglienti e di sostenerne le economie di gestione; la realizzazione di un impianto con pannelli fotovoltaici al servizio del nuovo impianto di riscaldamento, la sostituzione delle lampade presenti con lampade a led e la sostituzione di alcuni infissi e la manutenzione di altri, per abbattere i costi delle utenze; la trasformazione del locale adiacente i Laboratori Urbani in un magazzino fornito di armadietti con chiavi per associazioni e utenti privati; un nuovo sistema di illuminazione per il corridoio espositivo, che lo renderà maggiormente idoneo ad ospitare mostre; l’acquisto di un nuovo videoproiettore compreso di mixer e sistema audio per la sala convegni; la fornitura di una Tv/lavagna Lim per proiezioni nella sala formazione; la fornitura di nuove bacheche per consentire la pubblicazione di notizie/informazioni anche offline; la realizzazione di una doccia nel bagno disabili per performer.

Da giorni l’associazione “Young Macs” sta facendo girare un comunicato in cui si parla di “attesa ingiustificata” rispetto al non avvio dei lavori e, di conseguenza, alla riapertura di questo spazio, con l’invito a manifestare affinché la politica torni ad “ASCOLTARE i problemi e le esigenze dei CITTADINI”.
È bene precisare che i referenti dell’associazione (e non solo) in questione sono stati più volte notiziati circa i motivi dei ritardi, tutt’altro che “ingiustificati”. Al fine di ripristinare uno stato di verità, si precisa dunque che si sta operando una variante rispetto al progetto finanziato al fine di ottenere le stesse prestazioni di risparmio energetico senza ricorrere all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, rispetto ai quali la Sovrintendenza ha espresso parere contrario. Proprio questa mattina (21 febbraio) v’è stato un sopralluogo finalizzato a rinvenire quanto prima a soluzione condivisa. Senza l’approvazione di questa variante, infatti, nessuno degli interventi previsti dal progetto può essere messo in cantiere.
Contestualmente all’avvio ai lavori, sarà pubblicato il nuovo bando di gestione, che è già pronto.

«Immaginare che vi sia una qualche volontà politica a privare i cittadini di spazi di aggregazione, quando il problema è di natura tecnica e amministrativa, significa non avere cognizione delle cose e dire cose che non stanno in piedi – ha affermato il Sindaco, Domenico Nisi. – Nessuna manifestazione potrà accelerare l’iter burocratico che porterà alla riapertura della spazio. Riapertura che necessita, inoltre, dell’affidamento in gestione attraverso bando pubblico».
Rispetto alle altre strutture menzionate nel comunicato, inoltre, si precisa che, per quanto attiene al Centro per la Legalità “Peppino Impastato” si è già proceduto con l’affidamento provvisorio all’unico soggetto che ha partecipato al bando di gestione e si è in attesa della certificazione antimafia per procedere con l’aggiudicazione definitiva, oltre che della firma di un Protocollo per la Legalità con la Prefettura a ulteriore tutela dell’Ente; per quanto riguarda il MU.RA., invece, come è stato più volte ripetuto, si sta lavorando al bando di gestione, che è quasi pronto, con un’attenzione particolare, vista la complessità della struttura. Incomprensibile risulta invece apprendere della presunta chiusura del Centro Romanazzi! Quei locali, infatti, non solo non sono chiusi, ma sono diverse le realtà che vi operano da tempo: il Centro Anziani, il Centro Polivalente e il progetto SPRAR.
«Invito chi si fa promotore di iniziative di protesta fini a se stesse a recarsi dal sottoscritto, dal quale riceverà tutte le informazioni del caso sulla questione, senza ingenerare confusione nei cittadini – ha concluso il Sindaco. – È bene, infatti, distinguere dove finisce l’interesse pubblico di chi ha legittimamente bisogno di spazi per poter esercitare le proprie attività gratuitamente svolte a beneficio dell’intera collettività e dove inizia quello privato di quanti, invece, hanno bisogno di spazi per esercitare altro tipo di attività. Ferma restando la libertà di ognuno a manifestare civilmente per il riconoscimento dei propri diritti, ove questi risultassero in qualche modo lesi, mi premeva portare all’attenzione di tutti queste poche ma necessarie considerazioni».

Staff del Sindaco – Responsabile Comunicazione
Dott.ssa Alessandra Neglia

 

Palazzo di citta'

© RIPRODUZIONE RISERVATA