Auguri e propositi del Sindaco alla cittadinanza per le festività natalizie

palazzo_di_citt-precetto_natale10NOCI (Bari) - In occasione del consueto scambio di auguri avvenuto all'interno del palazzo di città tra amministratori e dipendenti della pubblica amministrazione, in cui vi è stata la benedizione della Natività da parte dell'Arciprete Don Peppino Cito, abbiamo rivolto qualche domanda al primo cittadino Piero Liuzzi sulla situazione politica nocese alla fine dell'anno corrente, e sui buoni propositi per il 2011.

 

 

Sindaco, con quale clima economico e politico Noci si accinge a vivere le vacanze natalizie?

"Giungiamo all'appuntamento di fine anno con qualche preoccupazione in più. E' la comunità cittadina per intero che sta risentendo della palese crisi strutturale e congiunturale che ancora attanaglia l'economia in Italia ed in Puglia. Certo, la situazione pugliese - aggravata da fattori di mancata crescita e di aggancio alla domanda nazionale - ci penalizza maggiormente. Pertanto, è ancora diffuso, in coincidenza con questo Natale, un clima di scetticismo nella società nocese, di palpabile precarietà. Il quadro politico nazionale, inoltre, induce a pensare con pessimismo. Ma il panorama politico-amministrativo locale, voglio assicurare tutti, è fatto di componenti che si fanno carico delle responsabilità, dei ruoli esercitati a tutti i livelli di rappresentanza: dai consiglieri comunali agli assessori. Significativi appaiono perciò gli atti di Consiglio o di Giunta adottati nel corso dell'anno. L'attività amministrativa poi si espleta su più tavoli, giorno per giorno, in sede o nelle riunioni operative e di concertazione con altre amministrazioni. Il risultato di tutto questo lavoro diuturno è costituito dalle decine di opportunità progettuali e finanziarie a cui attingiamo, qualche migliore di euro che l'Amministrazione porta a Noci, a tutto vantaggio dell'economia cittadina".

Secondo Lei Noci come ha affrontato l'anno 2010 che sta per concludersi?

"Ancora una volta i nocesi hanno mostrato carattere. Le ragioni per soccombere c'erano tutte e durano da alcuni anni. Ma la tenacia e lo spirito di resistenza che ci caratterizza - in economia, nell'esercitare le professioni, fra gli artigiani, nell'agricoltura e nel commercio, fra i portatori di interessi collettivi ed individuali, negli operatori di attività materiali ed immateriali - ci sta salvando. E l'Amministrazione comunale ha antenne sufficienti per asserire ciò. L'Amministrazione, per il naturale ruolo centrale detenuto nel panorama socio-economico cittadino, non può mancare di sottolineare la diffusa tendenza quasi invariata di intraprendere sul territorio. Ci sono "stazioni" di monitoraggio interne alla nostra pubblica amministrazione che registrano una tendenza al fare, a non farsi fagocitare dagli eventi. Lo testimonia il gran lavoro dell'Ufficio tecnico comunale, l'ingente numero di pratiche per ritirare i permessi di costruire, le tante iniziative di privati a realizzare il commercio, le attività libere ed autonome. Il Comune segnala la crescita delle entrate tributarie, altrettanto quelle dovute agli oneri per costruire, all'affrancazione dagli usi civici e per trasformare il diritto di superficie. Ma non solo indicatori sensibili di gettito fiscale: c'è vivacità della domanda e dell'offerta fra vari strati della popolazione. E c'è tanta attesa nelle nuove iniziative. Pubblico e privato saranno chiamati fra poco a collaborare. I contratti di quartiere contribuiranno a risolvere molte aspettative dal punto di vista economico, del diritto all'abitazione, della qualità della vita, dell'arredo urbano funzionale ed all'altezza dei tempi".

Pregi e difetti dell'amministrazione comunale in rapporto al suo operato sul territorio.

"I difetti è inutile nasconderli. Ci sono. Ma alcuni sono sopravvalutati. C'è un lavoro che non appare, ma che invece, costituisce il tessuto connettivo dell'Amministrazione. Posso certificare che non si vive di inerzia. La macchina amministrativa, fatta di funzionari che vanno riducendosi per numero, è consapevole. Penso di aver impresso ai nostri collaboratori il senso del ruolo delicato e propulsivo occupato nel pubblico e riconosciuto dall'utenza, da chi paga le tasse, da chi è in definitiva - i cittadini - il nostro datore di lavoro. E gli assessori, particolarmente alcuni, sono in linea con questo "carma"".

I difetti potranno essere corretti fino alla fine del suo mandato?

"Sarà un'occupazione continua. Tutti ci sforzeremo per fare meglio e per far recepire dalla popolazione gli sforzi attuati. Attendo fiducioso l'avvio di una nuova fase politico-amministrativa che, sollevata dalle resistenze dialettiche dell'anno in corso, sia in grado di imprimere nuovo slancio al programma. La transizione che da alcuni mesi ha aperto la verifica volge alla fine. Noci ha bisogno di tenere alta la testa. Gli amministratori, in qualsiasi ruolo e posizione allocati, devono comprendere che a questo obbiettivo non possono mancare, non possono sottrarsi. Sto lavorando quindi affinchè col nuovo anno si imprima una spinta energica alle decine di azioni positive che daranno propulsione all'intero operato dell'Amministrazione. Assicuro che c'è gente di buona volontà attorno a me, nei gruppi consiliari come pure nelle forze politiche che mi sostengono. Una grande patrimonio umano, di competenze, di disponibilità civiche di cui la cittadinanza, con me, può essere fiera".

Cosa augura ai cittadini nocesi per le imminenti festività natalizie?

"Tanta serenità quindi a tutti i nocesi. Un saluto caloroso a tutti i nocesi che vivono, operano, lavorano, studiano fuori Noci. Un abbraccio forte e collettivo. Ricreativo e corroborante a tutti. Un arrivederci a presto. Probabilmente in estate, quando cioè l'offerta turistico-culturale e spettacolare ci richiama ad essere comunità ed a dimostrarlo. Per chi risiede fuori, quella stagione è pregna di emozioni. In quelle serate i nocesi si riprendono le radici. Diventano testimoni del fascino della comunità che vive, palpita, è creativa, guarda al passato con la vista sul futuro. L'estate nocese vive di gioventù e attrae la gioventù. Pensate al grande lavoro dei festival musicali e di cinematografia attuali a Noci in quel periodo per iniziativa delle associazioni giovanili nocesi collegate con istituzioni di alto valore culturale nel mondo. E poi c'è la grande stagione delle sagre autunnali: sono il nostro biglietto da visita in Puglia, ora anche all'estero. "Bacco nelle gnostre" e "Pettole e cioccolato" danno notorietà a Noci ed ai nocesi, muovono centinaia di interessi piccoli, creano reddito diffuso, sono vetrina per tutta l'economia. Indubbiamente, costituiscono un' iniezione di orgoglio sano. Che ripaga delle marginalità umilianti che pure il nostro paese ha vissuto negli scorsi decenni".

Cosa invece si augura per il 2011?

"Ancora tanto lavoro, per tutti. Non voglio sorvolare sulle innumerevoli difficoltà di cui sono vittime le fasce più deboli della nostra popolazione: i giovani particolarmente. Ma anche gli adulti espulsi dal mondo del lavoro e della produzione. Sia il 2011 un anno di ripresa. Non dobbiamo sfiduciarci. Non perdiamo la speranza. In questo, sosteniamo ogni utile iniziativa che perviene dal mondo del volontariato. Anche a Noci il volontariato fa miracoli perchè di continuo ci unisce, armonizza, ci rende coesi. Sono decine gli esempi, le associazioni, i gruppi giovanili e di adulti, sportivi e culturali, donne e uomini di buona volontà e di capacità indiscusse che si mettono insieme e condividono i bisogni ed i sogni della gente di Noci. Gli anziani del centro sociale, con la loro esuberanza, ci inducono a pensare che tutte le stagioni della vita sono buone per essere utili a se stessi ed a tutti quanti. Ottimo è il percorso che l'Università della Terza Età sta svolgendo nell'ambito del riconoscimento della funzione vitale dell'apprendimento continuo. Rappresenta, inoltre, un ancoraggio sicuro per le nostre famiglie la devozione ai valori cristiani, alla capacità di solidarizzare in sintonia con l'insegnamento evangelico. Le nostre parrocchie fanno un buon lavoro a tale proposito. E c'è il mondo multiforme della scuola. Il sistema scolastico nocese è fra i più accreditati. Ne sono orgoglioso. Insegnanti consapevoli. Preparati e dall'inclinazione al dono: quello del sapere. Che può far bene subito ed è premessa per lo sviluppo. Di ciascuno e di tutti , oggi e sempre".


Palazzo di citta'

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