NOCI (Bari) - Qui di seguito il messaggio del sindaco Piero Liuzzi in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2012.
Manifesti 70x100 e duemila cartoline sono state stampate dall’Amministrazione sul progetto grafico ideato dall’arch. Gianni Palattella. Di grande effetto e fortemente evocativa appare la composizione: su un fondo grigio che richiama le cenciose uniformi dei deportati nei campi di concentramento, spicca il ritaglio di stoffa gialla che simboleggia la “stella di David”; chiaro riferimento all’Olocausto.
E poi i versi di Martin Niemoller. Poesia dedicata all’ignavia ed all’apatia che favorirono l’ascesa del nazismo al potere col suo immane carico di violenze e prevaricazioni, di stermini e di morte della civiltà. Attribuita a Bertold Brecht – cui si deve probabilmente un adattamento - la lirica richiama l’attenzione all’assuefazione al male: sotto qualsiasi latitudine esso venga perpetrato, da qualsiasi uomo, ideologia, scopo venga manifestato. La “violenza della tranquillità” è germe che serpeggia ancor oggi; assurdamente, l’indifferenza ne è l’epifania. Le guerre e qualsiasi conflitto in atto sul pianeta costituiscono l’infrazione al diritto alla vita, alla libertà. Chi se ne preoccupa? Chi interviene per limitarne i danni, il male, l’offesa al genere umano? Accade infatti che uomini e donne, adulti e bambini sono dimenticati e la loro vita – e quindi la loro morte- finisce per non meritare nemmeno una citazione di giornale, un rigo d’agenzia, un fotogramma di tg. Con questi sentimenti, dunque, si aprono le riflessioni sulla Giornata della Memoria e sul prossimo “Giorno del ricordo” (le vittime delle “foibe” e delle deportazioni “titine” all’indomani della 2^ guerra mondiale) nella nostra cittadina. Le scuole nocesi, in primis, sono impegnate con ogni mezzo a difenderne la valenza civile e pedagogica. L’istituzione-Comune, ancora una volta, si fa interprete della volontà collettiva di testimoniare sul territorio la lezione della storia. Per richiamare tutti alla responsabilità. Per rinnovare il patto di fratellanza, vera conquista dell’Unità della Nazione.
Piero Liuzzi
