A.M. Sgobba, la struttura è finita ma le attività stentano a partire

10-14-sgobba-taglio-nastroNOCI (Bari) - Più che un'inaugurazione è stata un'attestazione di fine lavori quella svoltasi sabato pomeriggio presso la nuova casa di riposo A.M. Sgobba a due passi dal santuario della Madonna della Croce. Al di là del taglio del nastro alla presenza di autorità e senatori (in foto), difatti la struttura, anche se completata e pronta per ospitare gli anziani a ricovero, non può ancora assolvere alla funzione di accoglimento per problemi burocratici legati sia al trasloco delle persone già ricoverate presso la sede di via Repubblica, sia per le nomine del nuovo consiglio d'amministrazione.

10-14-sgobba-politiciPer come è organizzato il complesso hanno avuto ragione i tecnici ed il consiglio d'amministrazione uscente a definirlo come «fiore all'occhiello delle strutture sanitarie». Indubbiamente un riconoscimento indiscusso a Giuseppe Carucci ed al suo team di collaboratori che hanno visto realizzato un sogno dopo 30anni di battaglie. Camere doppie corredate di comfort fino a 30 posti letto, una cucina, una sala da pranzo, una cappella, una palestra, uffici amministrativi, e all'esterno un ampio parcheggio, un campo da bocce, un orto ed un frutteto coltivato a ciliegi dovrebbero tenere impegnati gli anziani ospiti in diverse attività.

IL TRASLOCO - Al momento però la nuova struttura non può ospitare gli anziani già accolti nella sede di via Repubblica perché vi sono da completare alcuni iter burocratici per il trasloco in blocco dei 18 anziani lì ricoverati. Inoltre vi sono pareri contrastanti sull'utilizzo degli spazi della vecchia sede dopo lo spostamento. Per il presidente pro tempore Giuseppe Carucci «rimarranno in dote all'Opera pia», mentre per l'Assessore comunale Clementina Fusillo «quella sede è di proprietà comunale ed a fine trasloco ritornerà nel demanio pubblico».

10-14-sgobba-ingressoLA GESTIONE - Ulteriori difficoltà emergono sull'iter di quella che sarà la nuova gestione della struttura. L'Opera pia, come precedentemente annunciato, si è trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona e sarà assoggettata ad un nuovo assetto gestionale. All'attuale Commissione comunale permanente verrà sostituito un Consiglio d'amministrazione. Questi sarà composto da un presidente, che verrà nominato dalla Giunta regionale pugliese, e da quattro componenti scelti dal Consiglio comunale (non più con nomina diretta del sindaco). A questi si affiancherà un Collegio di revisori dei conti composto da tre unità anch'esse scelte dal Consiglio comunale. Per tutti l'incarico è di 4 anni senza compenso alcuno. Figura rilevante nella gestione della nuova Azienda Pubblica di Servizio alla Persona "Angela Maria Sgobba" (questa la dicitura completa della casa di riposo), sarà quella del Direttore generale. Quest'ultimo verrà scelto da un apposito albo regionale facente capo all'Asl Regione Puglia. Sarà l'unico a ricevere un compenso e l'incarico, salvo diverse disposizioni contrattuali, non sarà a tempo determinato.

Il problema è che ad oggi, con la struttura già completata e pronta a funzionare, nessuna di queste nomine è stata fatta e nessuno dei coinvolti, dal presidente Carucci all'amministrazione comunale, hanno saputo fornire spiegazioni circa la tempistica per portare a termine l'iter burocratico-amministrativo. Insomma, alla fine la nuova sede distrettuale dell'A.M. Sgobba ha aperto le sue porte, ma al momento pare che nessuno possa entrarci.

 

Palazzo di citta'

© RIPRODUZIONE RISERVATA