Nisi: ''Questo paese è la nostra casa''

12-22-precetto-comuneNOCI (Bari) - «Questo paese è la nostra casa ed io vi invito a guardarlo con occhi diversi per migliorare il nostro lavoro». E' il messaggio che il sindaco di Noci Domenico Nisi lancia ai dipendenti comunali riuniti nell'atrio del primo piano di palazzo di città per il rinnovo degli auguri natalizi. "Fino ad oggi mi sono state rivolte tante richieste – prosegue il primo cittadino – consentitemi per una volta di farla io una richiesta: fare bene il nostro lavoro incrementando il grado di consapevolezza e di responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti dei cittadini" (foto a cura di Caterina Quarato).

12-22-benedizione-bimbo"Noi non ci tireremo indietro nell'amministrare - chiosa Nisi - tantomeno amministrare al massimo delle nostre capacità intellettive, professionali, umane". Le parole di Nisi seguono a ruota la cerimonia religiosa condotta dall'arciprete don Peppino Cito conclusasi con la benedizione del "Bambino" inserito nella rappresentazione della Natività allestita in Comune (in foto). Successivamente il presidente del consiglio comunale Stanislao Morea rilancia il messaggio di collaborazione tra ente e cittadinanza facendo leva sulle difficoltà socio-economiche che la città è costretta ad attraversare.

Il precetto natalizio a palazzo di città è stata anche occasione per congedare alcuni dipendenti comunali che quest'anno sono andati in quiescenza. Tra un panettone offerto dal "Panificio Recchia", ed una bottiglia di vino delle "Cantine Barsento", si sono potuti salutare ben nove dipendenti comunali. Angela Amatulli, Angelo Tinelli, Marianna Curci, Silvano Lippolis, Antonio Liuzzi, Francesco Laera, Milena Miccolis, Cosimo Resta e Felice Ritella sono i nove dipendenti che dall'1 gennaio 2014 saranno in pensione (in realtà alcuni di loro erano già in quiescenza da qualche mese ndr).

A margine dell'iniziativa il sindaco ha colto l'occasione per comunicare pubblicamente la chiusura degli uffici comunali per la giornata di venerdì 27 dicembre dove comunque saranno garantiti i servizi essenziali.

 

Palazzo di citta'

© RIPRODUZIONE RISERVATA